Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”, edito da Bompiani, ha vinto la 59esima edizione del Premio Campiello

Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”, edito da Bompiani, ha vinto la 59esima edizione del Premio Campiello con 99 voti, precedendo Paolo Malaguti, secondo con “Se l’acqua ride” (Einaudi) che ha totalizzato con 80 voti, e Paolo Nori, terzo con “Sanguina ancora, l’incredibile storia di Fedor M. Dostoevskij” (Mondadori), che ha ottenuto 37 voti. Quarta posizione, a quota 36, per Carmen Pellegrino con “La felicità degli altri” (La nave di Teseo), quinto posto per Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli), che ha ottenuto 18 voti. La cinquina finalista era stata scelta a maggio dalla Giuria dei Letterati, presieduta dallo scrittore e regista Walter Veltroni.

La cerimonia conclusiva del premio organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto, trasmessa in diretta televisiva su Rai 5, è stata condotta da Andrea Delogu. Ad accompagnarla sul palco, Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale e attore.

La serata è iniziata con il ricordo di Daniele Del Giudice, lo scrittore nato a Roma ma che da molti anni viveva a Venezia, scomparso pochi giorni fa e al quale è stato attribuito il riconoscimento alla carriera. Poi si è passati alla presentazione dei singoli autori e dei loro volumi.

Nel corso della cerimonia, durante la quale sono stati ricordati, a 100 anni dalla nascita, Mario Rigoni Stern e Andrea Zanzotto, sono stati anche premiati i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: Alice Scalas Bianco, che ha ottenuto il Campiello Giovani con il racconto “Ritratto di Parigi” e Daniela Gambaro, alla quale è stata assegnata  l’Opera Prima per “Dieci storie quasi vere”, edito da Nutrimenti.

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