Turandot Dancing Queen, Opera Pop di Alessandro Augusto Fusaro e Marcello Rossi Corradini, andrà in scena in prima rappresentazione sabato 25 settembre, alle ore 20.30, alla Gran Guardia di Verona, in Piazza Brà, con replica il 26 alle 17.30.
Verona si rivela ancora una volta come uno dei luoghi più importanti d’Italia per le manifestazioni
musicali. In concomitanza con la presenza in Arena di una delle Star mondiali della canzone, nella
stessa Piazza prende l’avvio uno spettacolo musicale nuovo e di grandi ambizioni.
I 2 autori, i Maestri Alessandro Augusto Fusaro e Marcello Rossi Corradini, hanno saputo fondere
le diverse profonde specializzazioni per proporre al pubblico uno spettacolo estremamente attraente: la rivisitazione di Turandot in chiave attuale, come se la favola di Carlo Gozzi si svolgesse ai giorni nostri.
Ma oggigiorno non si canta più in forma lirica, oggi c’è il pop, il rock, la dance, l’elettronica, il rap e
il progressive sinfonico.
È possibile unire in un’opera sola tutti questi stili? È la prima volta che qualcuno azzarda questo tentativo. Del resto, attualizzare l’opera resa immortale da Puccini vuol dire calarla in una realtà, quella della nostra società, che vede convivere culture differenti, lingue diverse, valori divergenti.
L’operazione riuscirà se il pubblico si riconoscerà nei personaggi percependo come attuale l’opera.
Gli autori, per cultura musicale e professionale, hanno l’obiettivo di avvicinare i giovani alla comprensione della forma operistica, appassionandoli alle storie raccontate nei secoli scorsi dai grandi autori classici.
Lo spettacolo dura 1 ora e 45 minuti, si divide in due atti, ognuno con una ricca proposta di temi musicali e arrangiamenti, dosati per caratterizzare al meglio i diversi personaggi; coinvolge 7 cantanti e il Coro dell’Università di Verona.
Turandot Dancing Queen è un flusso continuo di musica che evolve continuamente e conduce l’azione scenica sempre col canto