Il 7 febbraio su Rai1 prende il via la seconda stagione della serie “Màkari” con Claudio Gioè, Ester Pantano, Domenico Centamore, Andrea Bosca. Le dichiarazioni del cast

Avevamo lasciato Saverio Lamanna deciso a cullarsi nei sogni di gloria letteraria sotto il sole di Màkari, accanto al fido Piccionello, e in attesa di ricongiungersi all’amata Suleima, volata a Milano per realizzare i propri sogni. Nella seconda stagione della fortunata serie “Màkari”, tratta dalle opere di Gaetano Savatteri, in onda su Rai1 in tre prime serate a partire da lunedì 7 febbraio, ritroveremo Claudio Gioè, Ester Pantano, Domenico Centamore, la new entry Andrea Bosca, Filippo Luna, Tuccio Musumeci, Antonella Attili.

E’ trascorso un anno. Il proposito di Saverio di affermarsi come romanziere è ancora al palo, al punto che il suo editore si sta preparando a dargli il benservito. Non bastasse il fosco quadro professionale, la lontananza da Suleima pesa ogni giorno di più sul loro rapporto.
Una buona notizia ci sarebbe: grazie a un importante progetto carico di speranze e di ideali – La Città del Sole – Suleima torna a Màkari in pianta stabile. Ma Saverio capisce subito che rallegrarsi è prematuro perché la sua ragazza non è più la studentessa che ha incontrato l’estate precedente. È cresciuta, ha una carriera avviata e arriva in Sicilia accompagnata dal fascinoso, carismatico e ricchissimo capo, Teodoro Bettini, di cui Saverio è gelosissimo. Lamanna dovrà lottare non poco per non perderla e soprattutto per non cadere nei suoi soliti maledetti errori.
E vivrà questa nuova stagione del suo amore alle prese con tre nuove indagini che risolverà, insieme a Piccionello, col suo personale piglio da detective per caso, magari un po’ strampalato e picaresco, ma straordinariamente acuto e tenace.

“Dopo che la serie è piaciuta molto ai nostri telespettatori siamo felici di portare la seconda stagione su Rai 1 a nemmeno un anno di distanza. “Màkari” ha questa leggerezza che è entrata nel cuore di tutti”, ha esordito in conferenza stampa Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction.

Abbiamo fatto una corsa per riuscire ad arrivare in tv nello stesso giorno a distanza di un anno, approfittando dell’allentamento della pandemia abbiamo girato con grande tranquillità e penso che in un momento come quello che continua a vivere l’Italia sia importante raccontare la storia di un apparente perdente, scritta benissimo nei romanzi di Gaetano Savatteri, che però ha dalla sua un’etica e una visione del mondo che ci appartiene, su uno sfondo bellissimo di una delle parti più belle della Sicilia che è il trapanese. In questa seconda stagione abbiamo diversificato e siamo andati anche nella zona di Agrigento. Sono affezionato alla lievità di questo racconto che non rinuncia ai grandi temi dell’essere e dell’etica e che si avvale di personaggi che sanno trasmettere la differenza tra il bene e il male. Claudio Gioè ha interpretato Saverio con grande maestria, Ester Pantano è una fidanzata bellissima perché non rinuncia ad essere quello che è, con lievità e profondità, e poi c’è una grandissima spalla come Domenico Centamore che siamo felici di avere nella squadra della Palomar”, ha dichiarato il produttore Carlo Degli Esposti.

Lo scrittore Gaetano Savatteri ha affermato: “Nell’opera di Soavi ritrovo questo spirito del tempo che ho tentato di mettere nei miei libri e lo sfuggire all’indignazione e alla rassegnazione perenne. Senza la porta spalancata da Camilleri forse non sarei mai riuscito a pensare a dei protagonisti a colori. Inoltre la Sicilia è cambiata rispetto a cinquanta anni fa. Lo stesso personaggio di Saverio deve fare i conti con una serie di modelli arcaici per cui è geloso ma non deve dimostrarlo e ha a che fare con stereotipi sociali e folkloristici”. 

2021, Michele Soavi
credit foto Assunta Servello

Quindi la parola è passata al regista Michele Soavi:Si è consolidata una grande sintonia con gli attori, abbiamo aggiunto il coraggio nelle nostre invenzioni, nella consapevolezza di percorrere la strada giusta. Abbiamo cercato di scavare nelle bassezze dell’essere umano. Non sono storie di mafia, che spesso viene usata come pretesto, copertura o secondo fine. Noi abbiamo lavorato con grande armonia cercando di calcare le onde della commedia, di far ridere rimanendo con i piedi attaccati per terra”. 

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credit foto Valentina Glorioso

Claudio Gioè torna a vestire i panni del giornalista Saverio:E’ un personaggio divertente e piacevole. Eravamo felici di girare in Sicilia, dovevamo solo cercare di lasciar fluire il nostro divertimento nel raccontare queste storie sceneggiate e scritte bene. E’ una gioia quotidiana, è un personaggio diverso rispetto a quelli che ho fatto negli ultimi tempi e mi ha regalato tanta ironia, anche grazie ai miei due compagni di viaggio Domenico Centamore ed Ester Pantano. Gaetano racconta questa caratteristica dei siciliani di mettere una maschera per nascondere dei tratti o per celare debolezze e difficoltà come quelle che avrà Lamanna nei confronti di Teodoro. E’ uno dei personaggi che sento più vicino alla mia cultura e alla mia età e mi ha lasciato una forte impronta etica come quella che Saverio porta avanti non inseguendo il facile successo, magari fuori dalla Sicilia, ma scegliendo di continuare a fare il giornalista nella sua terra. Questo nasconde un barlume di speranza, un’opportunità, una possibilità di sviluppo per questa regione. Nella seconda stagione ci sarà l’approfondimento della storia con Suleima, che ha trovato la sua realizzazione a Milano. Questo mette dei punti di domanda che sono stati per me intriganti da rappresentare”.

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credit foto Valentina Glorioso

Ester Pantano dà il volto a Suleima: “Ritrovare Michele Soavi alla regia è stato un grande sollievo e un supporto artistico e umano. Tra Claudio, Domenico e Andrea Bosca che è una new entry sono stata circondata da uomini (sorride). Suleima era già molto donna nella prima stagione ma stava finendo i suoi studi, ora si afferma a livello professionale senza rinunciare all’amore e quindi porta un equilibrio tra la necessità professionale e quella privata. Per lavoro tornerà casualmente in Sicilia dove ritroverà Saverio che nutre una gelosia verso Teodoro, che però non viene scaturita da Suleima. Piccionello sarà invece fondamentale nel riequilibrare alcuni momenti in cui Saverio non è in grado di capire gli atteggiamenti del mio personaggio”.

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credit foto Valentina Glorioso

Domenico Centamore interpreta Piccionello:Sono felice di vestire nuovamente i panni di Piccionello perché rappresenta la gioia, la nostra Sicilia, i nostri colori, la vivacità. E’ cresciuto, ha appreso alcune cose da Saverio, lo aiuta di più, poi si scoprono anche alcuni aspetti del suo privato. Insomma ci saranno delle novità. Non finirò mai di ringraziare chi mi ha dato la possibilità di fare questo ruolo”. 

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credit foto Valentina Glorioso

Andrea Bosca è l’affascinante architetto Teodoro: “Sono felice e grato di tornare a recitare in una serie italiana dopo un’esperienza all’estero, nella meravigliosa Sicilia, con persone con le quali mi sono sentito in famiglia. E’ stato bello ritrovare Michele Soavi sul set dopo La guerra è finita, mi sono sentito molto protetto perchè mi ha permesso di fare un ruolo diverso e di espormi su un lato anche gioioso. Teodoro è un architetto, ha girato il mondo e si vede bene qual è la sua capacità, cioè scegliere le persone giuste per un determinato progetto. Ha anche una tenerezza che traspare nel modo in cui racconta le cose”.

Sinossi prima puntata, IL DELITTO DI KOLYMBETRA, dal romanzo omonimo di Gaetano Savatteri edito da Sellerio Editore

Suleima vive a Milano da un anno e la relazione con Saverio comincia a soffrire per questa distanza. Ma c’è la possibilità di ritrovarsi! Verrà infatti qualche giorno in Sicilia, per lavoro. E Saverio la raggiunge ad Agrigento insieme a Piccionello. Non vuole lasciarsi scappare l’occasione di riabbracciarla, anche perché la ragazza arriva con il suo capo, Teodoro Bettini, una specie di semidio, del quale Saverio è da tempo gelosissimo, e quindi a motivarlo è anche il desiderio di sorvegliare la situazione e marcare il territorio!
Nel frattempo, ad Agrigento, viene ritrovato il cadavere del professor Demetrio Alù, grande archeologo e massimo esperto dei Templi, che Saverio e Peppe avevano conosciuto in quei giorni. Saverio capisce subito che il movente del delitto ha a che fare con il responso che avrebbe dovuto dare Alù circa il più grande mistero della Valle: dove si trovino i resti del Teatro Antico di Agrigento. Mistero dal quale adesso dipendono interessi enormi. Saverio si troverà a dover dipanare la matassa intricata dell’omicidio, ma anche la trama delle passioni e delle tensioni dei personaggi che vi ruotano attorno. E alla fine una meravigliosa novità: a causa di un nuovo progetto, carico di speranze e ideali, Suleima potrà tornare definitivamente in Sicilia! Ma c’è dell’altro, qualcosa che non può che rovinare la festa al nostro Saverio.

di Francesca Monti

credit foto Valentina Glorioso

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