Di lei si è detto di tutto e il suo contrario (giusto per parafrasare un suo pezzo). La retorica quando si parla di Anna Oxa è dietro l’angolo, perchè ogni aggettivo è stato già pronunciato, ogni sostantivo è stato già scritto.
Materia di studio nei percorsi delle scienze della comunicazione, la Oxa è quanto di più amabilmente divisivo in termini di impatto di immagine e di gestione del proprio essere professionale (il privato non si tocca e non ci riguarda).
Anche in occasione di questo Sanremo 2023 (e deve ancora cominciare) si sono già spesi per lei fiumi di parole. Anche troppe.
Nel bene e nel male. Nella luce, e in ciò che qualcuno vorrebbe, zone oscure.
Al di là di ciò che alla fine della kermesse resterà in una sterile classifica per noi comunque resterà il verdetto che dichiara un’unica grande vincitrice. Ed è proprio lei: Anna Oxa.
E non solo per il pezzo che sulla fiducia sappiamo sarà l’ennesimo gioiello in termini di scrittura e interpretazione, ma soprattutto per il coraggio della cantante barese di rimettersi in gioco (nonostante la sua storia), di reinventarsi, di misurarsi con uno scenario musicale ben diverso da quello di 12 anni fa (ultimo festival a cui partecipò), per la voglia di ricontattare il suo pubblico, per quell’innato talento di manifestare, attraverso la sua musica, nuovi messaggi e nuovi capitoli della propria vita. La donna che avanza di pari passo con la sua arte.
Cosa assai rara “dalle nostre parti”!
Anna Oxa non è solo la sua storia, ma la nostra, fatta di evoluzioni di pensiero e di costume.
Insomma è molto più di un attimo e di emozioni da poco. Siamo noi e i nostri canti dell’anima.
di Linea Spezzata
Anna Oxa è l immenso