Sethu calcherà il palco del Festival di Sanremo 2023 per la prima volta in gara tra i big con il brano “Cause Perse”, al fianco di suo fratello gemello Jiz che lo accompagnerà impugnando la chitarra elettrica. Si tratta di un pezzo che parla di rivalsa nonostante i numerosi fallimenti.
Classe 1997, originario di Savona, Sethu, nome d’arte di Marco De Lauri, attraverso la sua musica racconta una generazione che vive tra incertezze, ansie e paure per il futuro. Ragazzi stanchi, abbandonati ai ritmi della provincia e della noia e che combattono spesso per la loro sanità mentale.
Nella serata del venerdì dedicata alle cover duetterà con i Bnkr44, uno dei fenomeni più freschi ed esplosivi del momento sulle note di “Charlie fa surf” dei Baustelle, di cui quest’anno ricorre il quindicennale della pubblicazione.
In occasione della sua partecipazione al 73° Festival di Sanremo esce anche l’EP “Cause Perse” (Carosello Records), una prima raccolta di brani perfettamente coerenti con il sound del pop contemporaneo che racchiude diverse sfaccettature dell’artista, spaziando dal rap alle ballad melodiche. Interamente scritto da Sethu e prodotto dal gemello Jiz, l’EP verrà presto suonato anche dal vivo con un tour che toccherà diverse città italiane.
Qui la nostra video intervista con Sethu:
Marco, sei tra i vincitori di Sanremo Giovani con “Sottoterra”, cosa ti ha lasciato questa esperienza?
“Mi ha lasciato tanto perchè è stata formativa, mi ha permesso di conoscere altri artisti molto forti e poi non ero mai stato in televisione né avevo preso parte ad eventi in diretta televisiva. Sanremo Giovani mi ha insegnato come gestire i ritmi serrati e le emozioni. Deve ancora arrivare però la parte emotivamente più pesante che è il Festival di Sanremo (sorride)”.
Quali sono le sensazioni e le aspettative per il Festival di Sanremo 2023, in cui condividerai il palco con tuo fratello gemello Jiz?
“E’ un’emozione incredibile salire sul palco dell’Ariston per un evento storico come il Festival, è fighissimo e ancora di più condividerlo con Jiz che produce i pezzi, cura la parte musicale e sarà al mio fianco in qualità di chitarrista. E’ incredibile essere passato dalla mia cameretta a Sanremo con mio fratello ed è una bella soddisfazione. Sono stressato ma carico e gasato”.
In gara porti “Cause perse” che parla di rivalsa nonostante i fallimenti che possono capitare nella vita…
“E’ un brano scritto un anno e mezzo fa, non pensato ad hoc per Sanremo e quindi libero da ogni schema che potevo avere. Parla sia di fallimento che di rivalsa, sono partito dall’espressione causa persa che sta a significare quando agli occhi degli altri commetti sempre gli stessi errori, non cambi mai e allora è meglio lasciarti perdere, non puntare su di te perchè tanto sei testardo, prosegui nei tuoi sbagli. In realtà poi, anche se ti senti solo lungo il percorso che ti porta a stare bene, ai tuoi obiettivi, la chiave è trovare chi ci crede quanto te, come è successo a me con Jiz, e proseguire la strada insieme”.
credit foto Claudia Campoli
Le tue canzoni raccontano incertezze, paure, rabbia, euforia, ma anche momenti intimi e caotici. Da cosa trai ispirazione?
“Traggo ispirazione da tutto, in particolare dal mio vissuto, ma anche da mio fratello, specialmente per il sound e da quello che ho intorno”.
Nella serata dedicata alle cover porterai “Charlie fa surf” dei Baustelle in duetto con BNKR44. Come nasce questa collaborazione?
“I BNKR44 sono un collettivo di Empoli, fresco, giovane, e l’ho scelto perché vorrei portare il messaggio di una nuova generazione pop sul palco di Sanremo. Ho deciso di cantare il brano dei Baustelle “Charlie fa surf”, che compie 15 anni, per celebrare una canzone importante che ha un testo attuale per certi versi, di impatto, potente. Mi sembrava perfetto”.
Cosa vorresti arrivasse di te e della tua musica a chi ti ascolterà per la prima volta a Sanremo 2023?
“La spontaneità senza filtri, alla fine mi piace essere così sia nella parte più dura che in quella più introspettiva. Sono un ragazzo che fa musica in modo spontaneo”.
In “Cause perse” canti “ho sogni troppo grandi per queste tasche”, posso chiederti quali sono questi sogni?
“Tutti, in particolare quello di stare bene nella vita, di essere soddisfatto di quello che faccio, soprattutto nella musica. A volte è come se questo sogno fosse così grande che diventa un peso e non riesci a contenerlo nelle tasche. Io ho sempre avuto ambizioni enormi e chissà se questo mi porterà lontano”.
Durante la settimana sanremese uscirà l’Ep “Cause perse”, poi tornerai live?
“Stiamo chiudendo le date del tour e porteremo sicuramente in giro per l’Italia le canzoni contenute nell’Ep”.
Hai aperto i live di Willie Peyote e dei Pinguini Tattici Nucleari, che esperienze sono state?
“Li ho aperti come ospite di Clavdym, bravissima cantante, all’Ippodromo e al Forum di Assago e sono state due esperienze incredibili. Spero che in futuro anche quei palchi saranno miei”.
Qual è la canzone delle varie edizioni del Festival di Sanremo a cui sei più legato?
“Soldi di Mahmood rimarrà sempre nel mio cuore perchè ha rappresentato un punto di rottura e l’inizio della nuova musica italiana. Inoltre ho tanti ricordi di quando guardavo Sanremo da piccolo con i miei genitori”.
di Francesca Monti
di Claudia Campoli
Grazie a Federica Moretti