SANREMO 2023 – Video intervista con i Modà, in gara con “Lasciami”: “Oltre le paure ci sono le cose più belle, ma bisogna avere il coraggio di affrontarle”

I Modà sono in gara al Festival di Sanremo 2023 con “Lasciami”, un brano intenso scritto da Kekko Silvestre, che affronta un tema importante, la convivenza con la depressione.

La band, che sarà diretta dal Maestro Adriano Pennino, torna sul palco dell’Ariston per la quarta volta dopo la partecipazione nella categoria giovani nel 2005 con “Riesci a innamorarmi”, e quelle nei big nel 2011 accanto ad Emma Marrone con “Arriverà”, seconda classificata, e nel 2013 con “Se si potesse non morire” che si piazzò al terzo posto.

Nella serata dedicata alle cover i Modà duetteranno con Le Vibrazioni in una inedita versione orchestrale di “Vieni da me”, brano pubblicato nel 2003 dalla band capitanata da Francesco Sarcina e diventato in breve tempo un vero e proprio classico della musica italiana.

Il 27 marzo prenderà invece il via il tour dei Modà per la prima volta nei principali teatri italiani e accompagnati da un’orchestra.

Alle prime date già annunciate si sono aggiunti nuovi appuntamenti che portano a trenta il numero di concerti programmati a partire dal 27 marzo a Roma fino ad arrivare al 30 maggio a Bologna.

Sarà l’occasione per festeggiare i vent’anni di storia della band e i molti traguardi raggiunti da Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria).

Qui la nostra video intervista con Kekko Silvestre dei Modà:

Kekko, è il quarto Festival di Sanremo con i Modà, quali sono le vostre sensazioni? Sono simili o diverse dalle precedenti partecipazioni?

“Da un punto di vista dell’ansia siamo agli stessi livelli di dieci anni fa però per quanto riguarda le aspettative ci presentiamo un po’ più leggeri, perché ai tempi eravamo nell’occhio del ciclone, eravamo la band rivelazione, con un disco di diamante, stadi e palazzetti pieni, stavolta arriviamo dopo aver realizzato tutti i nostri sogni e ci sentiamo più consapevoli di quanto Sanremo sia prezioso anche per il dopo. Cercheremo di fare la nostra bella figura in modo che la canzone possa arrivare alla gente. Quel palco ha una risonanza grande e l’argomento che andiamo a trattare è importante, quindi dobbiamo avere la giusta empatia”.

Porterete in gara “Lasciami”, una canzone da te scritta, molto personale, in cui affronti una tematica nella quale si possono ritrovare tante persone e di cui spesso è difficile parlare: la depressione. Ci racconti quando hai scritto questo brano?

“Non l’ho scritto per il Festival ma lo scorso settembre, alla fine di una riflessione che avevo fatto, in quanto volevo ricordarla in una canzone per avere sempre presente quello che ho passato. Vorrei arrivasse un aiuto verso tutte quelle persone che come me ne soffrono e che fosse una sorta di invito ad aprirsi. La depressione è una malattia molto diffusa, di cui però si parla troppo poco, che si scatena in seguito ad eventi o alla repressione di situazioni interiori e quando ti viene diagnosticata la prima cosa che provi è rabbia e vergogna. O almeno è quello che è accaduto a me. Mi sono reso conto con il tempo che più ne parlavo e più stavo meglio e mi sentivo meno solo, quindi vorrei cercare di aiutare le persone che hanno paura di tirare fuori il problema. Infatti la depressione ti blocca, hai paura di uscire, di fare qualunque cosa che prima ti sembrava normale. E non bastano solo i farmaci per curarsi ma ci vuole anche la forza di volontà. Per me questo Sanremo ha un significato molto importante. Sto andando ad affrontare una delle paure più grandi, il palco dell’Ariston, e lo sto facendo apposta perché so che oltre le paure ci sono le cose più belle che uno sogna, ma bisogna avere il coraggio di affrontarle, senza avere vergogna di fallire, perché siamo esseri umani e ognuno ha i suoi punti di forza e le sue fragilità. L’importante è stare bene con se stessi, non avere nulla da rimproverarsi o dire perché non ci ho provato perchè quella è la più grande sconfitta, il più grande pentimento. “Lasciami” parla della convivenza con la depressione, che sembra quella con una donna, di questo rapporto odio-amore. Quando la depressione arriva la odi sotto tutti i punti di vista, ma nel momento in cui impari a conviverci scopri che ti insegna un po’ di cose, ad esempio che stavi sbagliando prima a vivere la vita in quel modo, e a vedere altri punti di vista”.

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Ascoltando la canzone mi hanno colpito queste parole “ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me, ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te”…

“Inizialmente vedevo i farmaci come veleno e mi vergognavo di doverli assumere, questo ha mostrato quella parte di me superficiale, che non andava a fondo delle cose che magari contavano, ma anche la mia impulsività e quanto dessi peso a situazioni sbagliate. La parte peggiore di me sono i difetti che ho e su cui sto lavorando. La parte migliore sono i benefici che mi ha dato la depressione perchè mi ha fatto vedere degli aspetti che non conoscevo e che ho scoperto con il tempo, come il mio essere più menefreghista e guardare il bicchiere mezzo pieno”.

Nella serata dedicata alle cover canterete con Le Vibrazioni “Vieni da me”. Com’è nata l’idea di unire sul palco dell’Ariston due band che hanno scritto la storia della musica italiana?

“L’idea nasce dal fatto che abbiamo una storia molto simile, siamo due band che hanno sempre suonato dal vivo, che arrivano dalle cantine. Cercavamo qualcuno che ancora porti la musica suonata nei dischi e sui palchi, quindi abbiamo subito pensato a Le Vibrazioni, che sono stati i primi ad emergere tra i gruppi italiani e sono arrivati al successo. Francesco e i ragazzi hanno apprezzato molto l’idea e siamo contenti di poter duettare insieme. Preparatevi perchè ci sarà da divertirsi”.

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Il 2023 è un anno di importanti festeggiamenti per i Modà, infatti ricorrono i venti anni di storia della band e i dieci dalla pubblicazione di “Gioia”, disco cinque volte platino che ha segnato un punto di svolta nella vostra carriera. Come avete pensato di festeggiare questi due traguardi nel tour teatrale che vi vedrà sul palco per la prima volta con un’orchestra?

“Sarà un tour con l’orchestra e sarà bello rivisitare le canzoni con un arrangiamento diverso rispetto a quello che si sente negli stadi o nei palazzetti. Sarà un live meno esplosivo e più romantico”.

Qual è la prima immagine che ti viene in mente pensando a questi primi venti anni con i Modà?

“L’immagine che mi viene in mente è una barca con cinque postazioni e cinque persone che remano dalla stessa parte”.

Una parola per descrivere ciascuna delle vostre partecipazioni al Festival di Sanremo…

“2005 il dramma, 2011 la rinascita, 2013 la conferma, 2023… te lo dico dopo il Festival di Sanremo (sorride). Per ora c’è tanta curiosità”.

di Francesca Monti

photo by Doublevision.film

Grazie a Jessica Gaibotti ed Elisa Marchina

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