La seconda serata del 73° Festival di Sanremo, condotto da Amadeus insieme a Gianni Morandi, ha preso il via con l’esibizione di Will che ha cantato “Stupido”, seguito dai Modà che sono tornati in gara con “Lasciami” e da Sethu con “Cause perse”.
Sono saliti sul palco accolti dalla standing ovation del Teatro Ariston in delirio tre miti della musica italiana: Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano che hanno cantato Andavo a cento all’ora, Se bruciasse la città, Mattino, Rose rosse, Scende la pioggia, Felicità, Perdere l’amore, Uno su mille, E’ la mia vita. Il trio ha poi omaggiato Umberto Bindi con “Il nostro concerto”.
La gara è proseguita con gli Articolo 31 e “Un bel viaggio”, Lazza con “Cenere”, Giorgia con “Parole dette male”, Colapesce e Dimartino con “Splash”, Shari con “Egoista”, Madame con “Il Bene nel Male”, Levante con “Vivo”, Tananai con “Tango”, Rosa Chemical con “Made in Italy”, LDA con “Se poi domani”, Paola e Chiara con “Furore”.
Super ospiti della serata i Black Eyed Peas che hanno cantato Mamacita, Don’t you worry, I gotta feeling e il nuovo singolo Simply the best.
Amadeus si è poi collegato con Piazza Colombo dove si sono esibiti Nek e Francesco Renga e con la nave da crociera dove ha cantato Fedez. Il conduttore ha poi salutato la campionessa di pattinaggio di velocità su ghiaccio Francesca Lollobrigida e lanciato il contest per scegliere la mascotte dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Ospiti anche Francesco Arca e Mario Di Leva per presentare la serie “Resta con me”, dal 19 febbraio su Rai 1 e il comico Angelo Duro.
La co-conduttrice della seconda serata, la giornalista Francesca Fagnani, ha portato sul palco dell’Ariston un monologo sull’istruzione scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida che “scontano la loro pena senza cercare la nostra pena, perchè non se ne fanno niente. Non tutte le parole sono uguali, per arrivare su questo palco ci sono parole che devono abbattere muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata. Non siamo animali, non siamo bestie, né killer per sempre, vogliamo che ci conoscano. Hanno picchiato, rapinato, ucciso, ma se si chiede loro perché, non trovano la risposta che vorrebbero avere, la cercano, la abbozzano, ma non esce perché è inutile cercarla così, bisogna andare al giorno, al mese, alla vita prima. Hanno 15 anni e gli occhi pieni di rabbia e vuoto, hanno 18 anni e lo sguardo perso o sfidante, chiedono aiuto senza sapere quale. La scuola l’hanno abbandonata, ma nessuno li ha mai cercati, non la preside né gli assistenti sociali, né le madri o i padri che quando c’erano non ce l’hanno fatta. Se nasci in quel quartiere, palazzo o da quella famiglia è solo nei banchi di scuola che puoi intravedere la possibilità di una vita alternativa. Lo Stato non può esistere solo attraverso la fondamentale attività di repressione delle forze dell’ordine, deve combattere la povertà scolastica, offrire pari opportunità ai più giovani. E’ una questione di democrazie, uguaglianza e rispetto della Costituzione. Lo Stato deve essere più sexy dell’illegalità”.
Questa la classifica provvisoria della Sala Stampa dopo la seconda serata:
Colapesce Dimartino
Madame
Tananai
Lazza
Giorgia
Rosa Chemical
Paola & Chiara
Levante
Articolo 31
Modà
LDA
Will
Shari
Sethu
Questa la prima classifica generale:
Marco Mengoni
Colapesce Dimartino
Madame
Tananai
Elodie
Coma_Cose
Lazza
Giorgia
Rosa Chemical
Ultimo
Leo Gassmann
Mara Sattei
Colla Zio
Paola & Chiara
Cugini di Campagna
Levante
Mr Rain
Articolo 31
Gianluca Grignani
Ariete
Modà
gIANMARIA
Olly
LDA
Will
Anna Oxa
Shari
Sethu
di Francesca Monti