Siamo giunti alla terza serata del Festival di Sanremo 2023, condotto da Amadeus con Gianni Morandi, che ha visto l’esibizione di tutti i 28 Big in gara.
Ad aprire le danze sono state Paola & Chiara con la trascinante “Furore”, seguite da Mara Sattei con “Duemilaminuti”, Rosa Chemical con “Made in Italy”, Gianluca Grignani con “Quando ti manca il fiato” che ha interrotto la performance a causa di un problema tecnico e ha poi ricantato il brano con ancora più energia senza fare polemiche mostrando alla fine la scritta No War sul dorso della camicia, Levante con “Vivo”, Tananai con la romantica “Tango”, Lazza con “Cenere” che è sceso in platea per regalare alla mamma i fiori di Sanremo, LDA con “Se poi domani”, Madame con “Il bene nel male”, Ultimo con “Alba”, Elodie con “Due”, Mr Rain e il tenero coro dei bambini con “Supereroi”, Giorgia con “Parole dette male”, cui il pubblico ha riservato grandi applausi, i Colla Zio con “Non mi va”, Marco Mengoni, favoritissimo per la vittoria finale, con “Due vite”, Colapesce Dimartino con “Splash”, i Coma_Cose, che in conferenza stampa hanno annunciato che convoleranno presto a nozze, con “L’addio”, Leo Gassmann con “Terzo cuore”, I Cugini di Campagna con “Lettera 22”, Olly con “Polvere”, Anna Oxa con “Sali”, acclamata dalla platea, gli Articolo 31 con “Un bel viaggio”, Ariete con “Mare di guai”, Sethu con “Cause perse”, Shari con “Egoista”, Gianmaria con “Mostro”, i Modà con “Lasciami”, Will con “Stupido”.
Co-conduttrice della terza serata è stata la campionessa di pallavolo Paola Egonu, elegantissima, che ha portato sul palco dell’Ariston un monologo in cui si è raccontata a 360 gradi: “Non sono qui a dare lezioni di vita perchè alla mia età sono più le cose che ho da imparare che da insegnare. Cerco di ricavare da ogni giorno un insegnamento e così è stato anche nelle settimane di avvicinamento al Festival. Spesso in passato sono stata definita ermetica, così mi sono impegnata a raccontarmi di più, provando a ridurre al minimo lo spazio di interpretazione. Questo non ha evitato comunque che alcune frasi venissero strappate dal contesto, tagliate, incollate in senso casuale e fiondate sui giornali come titoli usati per far rumore”.
La pallavolista ha poi svelato che si è innamorata della pallavolo guardando il cartone animato Mila e Shiro: “Sono la prima di tre fratelli, e devo tutto a mamma Eunice e papà Ambrose. Sono loro che mi hanno permesso di vivere un’infanzia felice, che mi hanno sostenuta e che mi hanno insegnato che se vuoi qualcosa devi guadagnartela senza temere i sacrifici. Mi hanno aiutata a trovare il mio percorso, anche se questo ha significato per loro vedermi andare via di casa a 13 anni. Non sono madre, sogno di diventarlo un giorno, ma sono certa che nessun genitore sia felice che la propria figlia cresca lontana dal suo amore e dal suo sguardo. Grazie mamma, grazie papà, che per amore verso di me, avete rinunciato a me. Certo, le vostre carezze e le vostre attenzioni mi sono mancate e continuano a mancarmi. Ma sapevo, sapevamo e so che questa è la mia strada”. Da bambina chiedevo perché sono alta? Perché mio nonno vive in Nigeria? Perché mi chiedono se sono italiana? Crescendo i perché sono continuati. Perché mi sento diversa? Perché vivo questa cosa come una colpa? Perché ogni volta mi sono punita dando una versione sbagliata di me stessa? Con il tempo ho capito che questa mia diversità è la mia unicità. E che nella domanda “Perché io sono io?” c’è già anche la risposta: “Perché io sono io. Io sono quella che quando oggi ancora mi fanno una domanda sul razzismo, rispondo così: Prendete dei bicchieri di vari colori e metteteci dentro l’acqua. Vedrete che la maggior parte delle persone sceglierà il bicchiere trasparente, solo perché il suo contenuto è più limpido. Eppure se proverete a bere da uno dei bicchieri colorati, scoprirete che l’acqua ha sempre lo stesso gusto, fresco e vitale, perché siamo tutti uguali oltre le apparenze. Gioco in attacco ed il mio obiettivo è quello di riuscire ad avere tra le mani la palla decisiva da schiacciare, quella che farà punto. A volte ci riesco, altre volte sbaglio e sto imparando ad accettare l’errore. Crescere vuol dire imparare a dare il giusto peso alle critiche, affrontare i momenti brutti ma anche godersi quelli belli. Amo l’Italia, vesto con orgoglio quella maglia azzurra che per me è la più bella del mondo e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani”.
Ospiti della serata i Maneskin che hanno proposto un esplosivo medley con “I wanna be your slave”, “Zitti e buoni”, “The Loneliest” e “Gossip” con Tom Morello, chitarrista dei Rage Against The Machine. La band ha ricevuto il Premio Città di Sanremo, come il grande Peppino Di Capri, a cui è stato attribuito quello alla carriera.
Massimo Ranieri, dopo la standing ovation di mercoledì con Al Bano e Gianni Morandi, è tornato sul palco dell’Ariston per cantare il singolo “Lasciami dove ti pare”, e con Rocio Munoz Morales ha poi annunciato il nuovo varietà di Rai1 ‘Tutti i sogni ancora in volo’, in onda da maggio il sabato sera. L’attrice tornerà nel cast della serie “Un passo dal cielo”, in onda dal 30 marzo su Rai 1. Tra gli ospiti anche l’attore e regista Alessandro Siani, al cinema con “Tramite amicizia” dal 14 febbraio.
Gianni Morandi e Sangiovanni hanno invece cantato “Rifatti mandare dalla mamma 2.0″, dal Suzuki Stage si è esibita Annalisa con “Bellissima” mentre dalla nave da crociera Gué Pequeno.
Il Festival di Sanremo ha reso omaggio al leggendario compositore tre volte Premio Oscar Burt Bacharach, scomparso a 94 anni sulle note di “I Say A Little Prayer”.
Questa la classifica generale al termine della terza puntata:
Marco Mengoni
Ultimo
Mr Rain
Lazza
Tananai
Madame
Rosa Chemical
Colapesce Dimartino
Elodie
Giorgia
Coma_Cose
Gianluca Grignani
Modà
Paola & Chiara
LDA
Ariete
Articolo 31
Mara Sattei
Leo Gassmann
Colla Zio
Levante
Cugini di Campagna
gIANMARIA
Olly
Anna Oxa
Will
Shari
Sethu
di Francesca Monti