“A Sua immagine” incontra lo scultore Jago

“Utilizzo il marmo come materiale nobile legato alla tradizione, ma tratto temi fondamentali dell’epoca in cui vivo. Il legame con il mondo è fortissimo. Guardo a ciò che mi circonda, gli do forma e lo condivido”. Parole di Jago, lo scultore di fama internazionale conosciuto come “the social artist” (con oltre 830mila followers che coinvolge nel processo creativo attraverso le dirette streaming) ospite di Lorena Bianchetti nell’appuntamento con  “A Sua immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura, in onda sabato 18 marzo alle 16 su Rai 1. Figlio di un insegnante di educazione artistica, Jago scopre la sua vocazione da bambino visitando i musei. Le sue prime sperimentazioni sono sui sassi di Anagni perché non poteva permettersi di acquistare il marmo: “Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto la povertà”. Per arrivare a importanti riconoscimenti come la Medaglia Pontificia per “Habemus Hominem”, ritratto di papa Benedetto XVI. Per la prima volta al mondo una sua scultura è stata inviata sulla Stazione Spaziale Internazionale affidata a Luca Parmitano, che dagli Stati Uniti racconterà la sua esperienza.
A seguire, “Le Ragioni della Speranza” con don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova. L’antica città di Efeso è la protagonista della quarta puntata ambientata in Turchia, registrata prima del tragico evento e non nei luoghi del terremoto. Scavi archeologici unici al mondo mostrano la Biblioteca di Celso e il teatro dove avvenne una sommossa contro i cristiani. A Efeso San Paolo visse tre anni e si svolse un importante Concilio ecumenico che definì Maria Teothokos, Madre di Dio. Il Vangelo narra l’episodio del cieco nato: anche lui, come San Paolo sulla via di Damasco, trovò la luce della vita.  

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