Intervista con Beppe Convertini: “Le radici per me sono fondamentali, come la famiglia”

“Il mare mi dà un senso di libertà assoluta. Immergermi nelle acque mi permette di allontanare i cattivi pensieri”. Beppe Convertini è al timone della terza stagione di “Azzurro. Storie di mare”, il format da lui ideato e condotto, che racconta le bellezze e le eccellenze della costa italiana, in onda dal 30 luglio con sette nuove puntate la domenica alle 9.40 su Rai 1.

L’attore e conduttore ha pubblicato recentemente il libro “Paesi miei. In viaggio con Linea Verde alla scoperta delle tradizioni italiane” (Rai Libri) in cui ci fa conoscere quei posti che appaiono meno di frequente nelle guide turistiche, attraversando la penisola da Nord a Sud, toccando tutte le regioni d’Italia a partire da Scanno, in Abruzzo, e offrendo di ognuna uno scorcio inedito sulle sue tradizioni e sull’impegno dei suoi abitanti a riscoprirle e preservarle.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Beppe Convertini mentre si trovava sul set di un film che uscirà prossimamente e con la sua consueta gentilezza e disponibilità ci ha parlato del suo rapporto con il mare, dei ricordi legati alle estati trascorse con i nonni e della nuova avventura alla conduzione di “Uno Mattina in Famiglia”.

29DD4BC1-83D8-449F-9C5F-8A054A31D622

Beppe, è iniziata su Rai 1 la terza stagione di “Azzurro. Storie di mare”…

“La nuova edizione è partita alla grandissima perchè abbiamo avuto oltre un milione di telespettatori e quasi il 20% di share, quindi ringrazio il pubblico di Rai 1 che con grande affetto ci ha seguito in questa prima puntata. Il nostro viaggio è iniziato da Ponza, per poi raggiungere Gaeta, Sperlonga, navigando lungo la costa laziale. E’ stato davvero emozionante raccontare usi, tradizioni e costumi, bellezze, eccellenze, storie di gente di mare. Sono felice che i telespettatori abbiano navigato con noi in un luogo speciale quale il Lazio”.

Quale sarà la meta della prossima puntata?

“Nella prossima puntata che andrà in onda il 13 agosto alle 9,40 su Rai 1, in quanto domenica 6 ci sarà la Santa Messa con Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, la protagonista sarà Napoli. Scopriremo le sue bellezze in compagnia di due importanti personaggi del mondo dello spettacolo, cioè Maurizio Casagrande e Franco Ricciardi, che racconteranno il loro rapporto con la città che culturalmente è al centro dell’attenzione del mondo, dopo aver vinto anche il campionato di Serie A, e con il mare, ma anche la loro infanzia e la vita attuale in questo luogo magico”.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Cosa rappresenta per te il mare?

“Il mare mi dà un senso di libertà assoluta. Immergermi nelle acque mi permette di allontanare i cattivi pensieri. Quando facciamo le immersioni per raccontare i fondali sei solo con te stesso e con la natura e ti dà emozioni straordinarie perchè dimentichi il tran tran quotidiano, l’inquinamento, i rumori della città, ed è un viaggio speciale. Sin da bambino, in quinta elementare e poi alle medie, d’estate i miei genitori mi mandavano a lavorare alla bottega di mio cugino o a fare il venditore ambulante al mercato per guadagnare qualche soldo per i libri e per farmi capire quanto fossero importanti il lavoro e il senso del sacrificio. E quando andavo al mare con il pullman insieme ai miei compagni di classe o facendo l’autostop era un momento bellissimo. Io sono nato a Martina Franca, nella Valle d’Itria, la Valle dei Trulli, dove ci sono uliveti, vigneti, masserie e il mare ha sempre avuto una magia incredibile, è il mio ecosistema preferito, è vita per me”.

Hai pubblicato “Paesi miei. In viaggio con Linea Verde alla scoperta delle tradizioni italiane” (Rai Libri), com’è nato questo libro e come hai scelto i paesi? 

“E’ un diario di bordo dei miei viaggi con “Linea Verde” e con “Azzurro. Storie di mare”. Appuntavo sulla mia agenda, che da trenta anni è sempre la stessa, tutte le emozioni vissute nel borgo che andavo a scoprire, le storie, le eccellenze, le bellezze storiche, culturali, paesaggistiche. Così ho riordinato questi appunti e rileggendoli mi è venuta l’idea di metterli nero su bianco. Sono viaggi verso mete che non fanno parte degli itinerari turistici classici ma sono dei gioielli da scoprire. L’Italia è il paese più bello del mondo, ci vorrebbero più vite per scoprirla, quindi approfittiamo di quella che abbiamo per visitarla”.

cover_convertini (1)

Il libro è dedicato ai tuoi genitori, papà Donato e mamma Grazia…

“Le radici sono fondamentali come la famiglia e i valori della mia terra quali il rispetto, l’educazione, il lavoro, l’amore, quindi è dedicato a papà, che è scomparso nel 1990, a soli 57 anni, e a mamma che è una donna estremamente forte, attenta, decisa, che ha amato e ama tantissimo me, le mie due sorelle e mio fratello che purtroppo non c’è più, i suoi quattro nipoti e i cinque pronipoti, che presto diventeranno sei. E’ un pilastro fondamentale della mia vita. Molto spesso nella quotidianità frenetica in cui viviamo non dedichiamo il tempo necessario alle persone che contano davvero, cioè i nostri genitori. Oggi cerco di restituire a mia mamma l’amore che mi ha donato da quando sono nato. Da venti anni la porto in vacanza alle cale di Otranto con la famiglia, poi appena ho un momento libero vado a trovarla. Invito tutti a dire più spesso ti voglio bene ai propri genitori”.

Cosa porti nel cuore di questi anni di conduzione di “Linea Verde”?

“Linea Verde mi ha permesso di conoscere la provincia italiana autentica, laboriosa, di incontrare donne e uomini speciali che fanno sì che l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato italiani siano apprezzati nel mondo, di scoprire quali sono i valori veri, quelli che mi hanno inculcato la mia città, la mia famiglia, perchè in tutti i borghi italiani c’è questo senso di accoglienza, questo affetto, questa operosità. Ho scoperto dei veri e propri gioielli, ho conosciuto tradizioni, usi e costumi, ho avuto il privilegio, la gioia, l’onore di viaggiare nel nostro Paese e visitare luoghi che altrimenti non avrei avuto modo di conoscere, nonostante faccia questo mestiere, di attore e conduttore, da oltre trenta anni. E’ un viaggio davvero speciale quello di Linea Verde. Quest’anno abbiamo ottenuto oltre il 25% di share, con 3 milioni e mezzo di spettatori di media e ringrazio il pubblico che segue con affetto questo programma che ha una storia quarantennale”.

Da settembre inizierai una nuova avventura alla conduzione di “Uno Mattina in Famiglia” al fianco di Ingrid Muccitelli e Monica Setta…

“Sono onorato di lavorare con il grande maestro Michele Guardì e con le mie due nuove compagne di viaggio, Ingrid con cui ho condiviso per due anni la conduzione di Linea Verde ed è straordinaria, e Monica che conosco da sempre. Sono due amiche e meravigliose professioniste. Sono felice di dare il buongiorno agli italiani nel fine settimana, con una squadra fortissima e super collaudata. Ringrazio il direttore dell’intrattenimento daytime Angelo Mellone che mi ha dato la possibilità di affrontare una nuova sfida”.

All’inizio di questa chiacchierata ci hai raccontato che sei sul set di un film, cosa puoi anticiparci?

“Uscirà prossimamente al cinema e interpreterò un bancario. E’ un film con un cast di attori e attrici noti e sono felice di avervi preso parte perchè per chi fa questo mestiere è incredibile e interessante interpretare la vita degli altri”.

Qual è il ricordo più bello che hai legato all’estate?

“Sicuramente le vacanze trascorse nei trulli di famiglia in Valle d’Itria, preparando le conserve estive con la nonna, girando per ore la manovella per la salsa, coltivando l’orto con le verdure incartate dal nonno. C’erano i cani, i gatti, i conigli, le galline, l’uovo sbattuto fatto la mattina e la vendemmia, l’uva pigiata con i piedi, il torchio a mano e queste grandi tavolate sotto i pergolati delle viti dove si mangiava insieme e i nonni raccontavano aneddoti di vita vissuta e storie bellissime”.

Un’ultima curiosità di carattere sportivo, da tifoso della Juventus cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

“Sono felice che il Napoli abbia vinto lo scudetto, che ha strameritato. E’ stato un anno difficilissimo ma quando si sbaglia si paga, la Juventus dovrà riformare un po’ tutto e spero possa fare un campionato competitivo. E che vinca la migliore!”.

di Francesca Monti

credit foto Beppe Convertini

Grazie a Tommaso Martinelli

Rispondi