Luca Calvani ha ricevuto il Premio Kinéo, ideato e diretto da Rosetta Sannelli, nell’ambito della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, per la Miglior opera prima commedia con Il cacio con le pere, che segna il suo debutto alla regia e lo vede coinvolto anche come sceneggiatore e protagonista.
Il film, prodotto da Gate 99 films e IOK- 1 Production, è una commedia corale dall’atmosfera fresca e piacevole; accanto a Luca Calvani, che veste i panni di Fred Ruspanti, attore di successo improvvisamente rientrato nel borgo toscano di origine, troviamo Francesco Ciampi, versatile attore di teatro e commedia che veste i panni dell’odiato-amato fratello Fosco ed è co-sceneggiatore; Anna Safroncik, volto noto del cinema e della tv che interpreta la dolce Sofia; Elena Di Cioccio, comica navigata che qui interpreta Barbara, amica e collega di Fosco da una vita; Geppi Cucciari, irresistibile badante rumena; Giusi Merli, raffinata attrice di teatro salita alla ribalta per il ruolo de La Santa ne “La grande bellezza” di Sorrentino e qui in un cameo di grande forza ironica e emotiva; Gianluca Gori, che per la prima volta dismette i panni della sua sagace e elegantissima Drusilla Foer per interpretare il ruolo del notaio Mastini, impeccabile professionista d’alto rango e un po’ deus ex – machina della vicenda.
Il progetto, inoltre, si avvale della prestigiosa collaborazione di artisti internazionali quali Luisana Lopilato, attrice e modella argentina tra le più amate in tutto il Sudamerica, e l’attore polacco Piotr Adamczyk, noto in Italia per il ruolo di Papa Wojtyla nella fiction Mediaset e apparso recentemente su Disney+ nella serie Marvel “Hawkeye”.
Ambientata in Toscana la vicenda ruota intorno al rapporto tra i fratelli Frediano e Fosco, una relazione che la differenza di personalità dei due ha reso sempre molto complessa, e che la distanza e le scelte opposte di vita ha contribuito ad indurire. Intorno a loro e con loro vive e assume via via un ruolo determinante nella vicenda un carosello di figure estremamente caratterizzate e ognuna a suo modo affascinante.
Luca, cosa rappresenta per te la vittoria del Premio Kinéo?
“E’ un riconoscimento per un piccolo film che è uscito in maniera contingentata e così torna ad essere al centro del discorso e ci fa ben sperare per poter crescere, magari approdare sulle piattaforme e arrivare al pubblico. Il Kinéo è un premio a cui sono particolarmente legato avendolo presentato in passato e che quindi conosco dagli albori, e ci gratifica molto riceverlo. Tornare a Venezia con un progetto così fortemente voluto è una grandissima soddisfazione”.
Com’è nata l’idea di “Il cacio con le pere”?
“E’ una storia di due fratelli agli opposti e credo sia interessante quando si parla di confronto in un momento storico in cui la retorica tende a polarizzare ogni cosa e il dialogo e il dibattito sono fatti da posizioni diametralmente opposte. Invece i due protagonisti si accorgono che il confronto è la chiave stessa della loro felicità. E’ un film sul coraggio, sulle seconde chance e mi rappresenta molto”.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
“Sto scrivendo un libro di lifestyle sul mio cambio vita, in quanto ora vivo in campagna”.
di Francesca Monti
credit foto Daniele Venturelli
Grazie a Licia Gargiulo