CON “OGNINA BORGO D’ECCELLENZA” IL PORTO DI ULISSE  SI ILLUMINA DELLA GASTRONOMIA UNICA DI UN BORGO STORICO DI CATANIA

“Ognina, Borgo di Eccellenza”, manifestazione di promozione di un quartiere dalle forti connotazioni legate alle attività marinare di Catania, ha avuto, il 31 agosto, la sua splendida prima assoluta gastronomica  sulla Nave Atlante , che ha ospitato un evento ricco di momenti di grande interesse.

Il Golfo di Ognina, che ospita al suo interno, il Porto di Ulisse (noto anche come Porticciolo di Ognina) ha fatto da teatro ad un momento intitolato La cucina marinara di Ognina. Esso ha esemplificato la grande propensione all’enogastronomia di una città come Catania che vive di realtà differenti, sempre pronte ad offrire percorsi sensoriali unici e indimenticabili.

Proprio Ognina, attraverso un ricettario creatosi nel tempo e concretizzatosi, in parte, nei cooking show, dell’evento animato da sei prestigiosi chef della zona (e non solo), esprime la grande capacità di regalare, nel solco della tradizione, importanti innovazioni ed interpretazioni di elementi e combinazioni gastronomiche dal sapore antico, legate alla millenaria e multietnica storia catanese.

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Per questo motivo è stato portato avanti un progetto che, sostenuto e proposto dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, è stato ideato da Francesco Chittari e accresciuto e svolto compiutamente dall’agenzia Scirocco, in cooperazione con il Comune di Catania.

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Per promuovere l’identità dei gusti e sapori siciliani del quartiere di Ognina è stato realizzato un apposito insieme di ricette – che sarà a breve disponibile online – atto a valorizzare, attraverso antipasti, primi, secondi e contorni, le voci gastronomiche di un borgo marinaro unico, grazie anche all’uso di materie prime locali. Protagonista assoluto è il pescato del luogo che si differenzia in base alla stagione e che offre un ensemble complessivo composto da aguglie, spigole, tonni, triglie, sgombri e alici. Tra quest’ultime è compresa la Masculina da Magghia, divenuta da tempo Presidio Slow Food, il cui referente Gaetano Urzì, ha narrato la storia di questo importante alimento e del suo metodo di pesca.

L’evento, condotto dalla brillante Chiara Russo, si è quindi sostanziato nella realizzazione, da parte di sei rinomati chef, di prelibatezze che si sono giovate degli interessanti olii siciliani forniti dell’azienda Zammara e Feminò. Ad integrare e complementare le degustazioni culinarie sono state anche le birre artigianali de La Compagnia del Fermentoi vini di Cantina Nicosia e la DOC Etna Bianco Saponaria, referenza creata dallo chef di Km.0 Marco Cannizzaro e della moglie Arianna Vitale (peraltro anche elemento portante della cantina Mannino Li Plachi). Gli alcolici che hanno allietato i partecipanti all’evento sono stati offerti anche dall’azienda Sciare dell’Alba, da La valigia di bacco, con i superalcolici, ossia i gin (serviti anche come gin tonic) e l’Amaro  Cutimanna – ovviamente siciliano – targati DMG Spirits.

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Francesco Chittari, creatore del progetto, ha affermato come fulcro della sua idea sull’evento sia: “Mettere a risalto gastronomia, storia, miti e valori che vengono tramandati da generazioni di pescatori e questa aristocrazia del mare che ha fede e rispetto del tempo. Tutto questo lo vogliamo raccontare attraverso mezzi moderni, comunicazione visiva e un’azione di marketing innovativa”.

Le degustazioni gastronomiche e le narrazioni delle preparazioni si sono svolte tutte a bordo dell’imbarcazione Nave Atlante della nota e storica famiglia marinara  dei Testa, condotta da Nino, Tuccio e dal capitano Pippo Testa. Ad iniziare l’evento è stato lo chef del ristorante Crudo dello chef Daniele Napoli che ha proposto Nigiri di alice scottata e carpaccio di lampuga, con cubetti di pomodoro. Alessandro Ingiulla, stella Michelin con il ristorante Sapìo, ha preparato i suoi Tortellini di ricotta salata con tenerumi e zucchine marinate, utilizzando però, al posto di queste ultime, alici marinate, pomodori arrosto, uva passa e pinoli.

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Successivamente è stato il Presidente dell’Associazione Cuochi Catania (ente che fa riferimento alla Federazione Italiana cuochi) e fondatore del polo interdisciplinare  Blu Lab Accademy, Alfio Visalli. Quest’ultimo ha realizzato un suo piatto con la sarda a beccafico a crudo, facendo assaggiare anche la bottarga di tonno rosso, elemento della cucina siciliana di cui è uno dei maggiori conoscitori in assoluto, in quanto Mastro Salatore bottarga di tonno rosso. Salvo Saitta, chef  del ristorante Lacciughetta Fish  & Cocktail, ha deliziato i presenti con spaghetti con colatura di alici e bottargaMarco Cannizzaro, chef di Km.0, in odore di Stella  Michelin (già presente in guida da qualche tempo), ha offerto  come sua creazione la cotoletta di alalunga in carpione. Infine lo chef Mario Traina, docente di cucina e coordinatore didattico e tecnico dell’area ristorazione della scuola Arché – Piazza dei Mestieri di Catania, nonché tra i fondatori della Comunità Educativa Gastronomica Etnea di Slow Food, ha concluso l’evento solleticando i palati dei partecipanti con crostini di pane e alici, offrendo  inoltre la tradizionale pasta ca’ muddica alla catanese, ultimando un evento che ha saputo promuovere appieno la gastronomia d i un borgo che dalla tradizione si rivolge compiutamente ad un importante futuro di sapori.

di Gianmaria Tesei

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