“Maria negli anni è riuscita ad adattarsi a quello che le stava intorno, è partita da una base di principi, di modi di pensare rigidi, invece con il tempo è cambiata, contando a volte solo su se stessa”. Chiara Russo è entrata a far parte de “Il Paradiso delle Signore” nel 2020 e ha portato una ventata di freschezza e solarità interpretando il ruolo di Maria Puglisi, che da Partanna è emigrata a Milano.
Nella nuova stagione della serie, in onda dal lunedì al venerdì alle 16,05 su Rai 1, ritroviamo la giovane sarta, ora promossa a stilista dell’intera collezione del Paradiso, in trepidante attesa del ritorno del fidanzato Vito Lamantia (Elia Tedesco), rimasto in Australia a causa dei gravi problemi che affliggono la sua azienda, e in compagnia della sua famiglia, composta dal padre Ciro (Massimo Cagnina), scappato dalla Sicilia perché caduto in disgrazia, dalla mamma Concettina (Gioia Spaziani) e dalla sorella minore Agata (Silvia Bruno), che l’hanno raggiunta nel capoluogo milanese.
In questa piacevole chiacchierata Chiara Russo ci ha parlato del suo personaggio, degli sviluppi che avrà nel corso della storia e del sogno di interpretare un musical, magari il suo preferito: Notre Dame de Paris.
Chiara Russo e Filippo Scarafia ne “Il Paradiso delle Signore” – credit foto ufficio stampa
Chiara, ne “Il Paradiso delle Signore” interpreti Maria. Cosa ti piace maggiormente del tuo personaggio?
“Maria negli anni è riuscita ad adattarsi a quello che le stava intorno. E’ partita da una base di principi, di modi di pensare rigidi, aveva anche degli aspetti retrogradi arrivando dalla Sicilia, da una famiglia tradizionale e tradizionalista, invece con il tempo è cambiata contando a volte solo su se stessa e in questo il lavoro l’ha aiutata. Il fatto che Maria si sia trasformata e io con lei mi emoziona tanto. Quando ho iniziato a recitare ne Il Paradiso delle Signore dovevo fare solo qualche posa e il mio personaggio era diverso a livello fisico, estetico, caratteriale. Ora mi diverto a girare delle scene che un tempo come Maria non avrei fatto in questo modo. Nella nuova stagione ad esempio si scontrerà con lo stilista della linea uomo, Gianlorenzo Botteri (Luca Ferrante), e gli terrà testa”.
Nelle prime puntate dell’ottava stagione abbiamo visto che Maria è diventata la stilista dell’intera collezione ed è stata raggiunta a Milano dalla sua famiglia…
“Non mi aspettavo che venissero fatti i provini per scegliere l’attore e le attrici che dovevano dare il volto alla mia famiglia. Massimo Cagnina, Gioia Spaziani e Silvia Bruno sono dei colleghi fantastici e c’è un feeling talmente particolare che non ti rendi neanche conto che stai recitando. Speriamo che le storie piacciano e che gli autori continuino a scrivere cose nuove perchè il pubblico vuole assistere a dinamiche sempre diverse. Tra Maria e il papà ad esempio ci saranno degli scambi un po’ inaspettati in quanto è stato presentato come un uomo molto rigido, severo, retrogrado. Sicuramente Ciro incarna questi aspetti ma anche lui sarà costretto a cambiare e ad adattarsi perchè Milano e il paesino da cui proviene sono due mondi differenti. Assisteremo a vicende famigliari divertenti ma anche intense”.
Chiara Russo con Gioia Spaziani e Silvia Bruno ne “Il Paradiso delle Signore” – copyright © P. Bruni
Maria in queste stagioni de Il Paradiso delle Signore ha vissuto varie vicende, dalla storia con Rocco a quella con Vito, dall’emancipazione alla crescita professionale e personale, quale tra queste line-up ti ha emozionato di più interpretare?
“Il rapporto con Agnese rimarrà sempre nel mio cuore perchè Antonella Attili è una grandissima attrice e professionista e ho instaurato con lei un legame speciale. I dialoghi, i confronti tra i nostri personaggi erano davvero belli ed è capitato che ci commuovessimo in scena senza che fosse scritto sul copione perché bastava guardarsi per vivere davvero quella determinata emozione. Agnese ha accompagnato Maria nel periodo di crescita più intenso, ha preso questo piccolo uccellino indifeso, bagnato, e l’ha accudito. L’ha fatta entrare al Paradiso, l’ha aiutata e le ha dato dei consigli quando si è innamorata per la prima volta di Rocco (Giancarlo Commare), che era suo nipote ma è stata sempre super partes. Anche con le ragazze che interpretano le Veneri c’è una connessione splendida”.
Vito è attualmente in Australia dove è rimasto per risolvere i problemi con l’azienda, mentre Maria è a Milano, quali saranno gli sviluppi della loro relazione?
“Vito entrerà tra un po’ di tempo nella nuova stagione della serie. Già dalle prime puntate si capisce che ci sono dei problemi da affrontare, delle incomprensioni. A Maria manca tanto il fidanzato e si dimostra un po’ arrabbiata, seccata a causa della difficoltà di gestione di questo rapporto a distanza. Negli anni Sessanta poi non c’erano messaggi e videochiamate, ma solo una telefonata ogni tanto che era costosa essendo intercontinentale e bisognava centellinare le informazioni, quindi Milano e l’Australia sembravano ancora più lontane. Quando Vito farà il suo ritorno troverà una situazione diversa rispetto a quando si sono separati. Maria ha vissuto questo periodo non facile che un po’ condizionerà il suo rapporto con lui, sarà presa dal lavoro e avrà fatto magari degli incontri che l’hanno distratta. Il suo rientro a Milano sarà comunque inizialmente motivo di gioia per entrambi, essendo tanto agognato e desiderato, e cercheranno di far funzionare questo rapporto. Non sappiamo come andrà a finire, ma il sentimento che li lega è sincero”.
Il Paradiso delle Signore è stato venduto in settanta Paesi del mondo, tra cui Siria, Iraq, America Latina, Giappone e Filippine, e sta riscuotendo ovunque un grande successo. Quale pensi sia il segreto?
“Secondo me ci sono più elementi, innanzitutto Il Paradiso delle Signore attrae una certa fetta di pubblico che ha una sorta di nostalgia per l’epoca in cui è ambientata la serie, infatti quando le persone mi fermano per strada sento spesso dire che ricordano con tanta emozione quei tempi, i costumi, che le loro zie o nonne indossavano quel tailleur o avevano quell’acconciatura. C’è un senso di appartenenza come se attraverso le nostre storie raccontassimo anche le loro. E poi ci mettiamo tanto amore perchè interpretiamo da tempo gli stessi personaggi e siamo affezionati a loro, cerchiamo di attenzionare le scene, di essere coerenti. Siamo una grande squadra, unita, ogni volta che arrivi sul set è una festa ed è come se ci fosse una forte serenità che abbiamo creato e arriva anche al pubblico che ci guarda in tv”.
Com’è nata la tua passione per la recitazione?
“E’ nata all’asilo, nel momento in cui ho interpretato Giulietta ma non era un “Romeo e Giulietta” classico bensì una commedia. Ricordo che mi divertii tanto, ero piccolissima ma sapevo quando il pubblico avrebbe riso e non vedevo l’ora di dire la battuta per capire se gli spettatori, prevalentemente genitori, si divertivano. Nelle recite scolastiche poi le maestre mi assegnavano i ruoli più imbarazzanti che gli altri si vergognavano di fare, perché avevo una certa disinvoltura. Infatti essendo spettacoli amatoriali potevano capitare degli imprevisti, ad esempio il microfono che non funzionava o il bambino che non entrava in scena al momento giusto e io ero sempre pronta a improvvisare”.
Sei stata soprano nel coro delle voci bianche del conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo diretto dal maestro Antonio Sottile. Che ruolo ha oggi il canto nella tua vita?
“Il canto è l’altro grande amore della mia vita, è un’àncora di salvezza. Ringrazio i miei genitori che a 9 anni mi hanno portata a fare un’audizione al Conservatorio, sono stata presa e ho passato dieci anni nel coro delle voci bianche, con cui ho partecipato a concorsi anche fuori dall’Italia e ne abbiamo vinti alcuni. Il canto è il motore delle mie giornate, quando non riesco a prendere il via o mi sento giù metto la musica che ha un potere salvifico. Spero in futuro di trovare il modo di ritornare a questa passione e trovare un lavoro che mi permetta di mettere in campo anche il canto, benché non sia una cantante”.
Gli anni Sessanta, in cui è ambientato Il Paradiso delle Signore, erano un’epoca con un’atmosfera magica, sognante. Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Un musical, quello del mio cuore è Notre Dame de Paris e farne parte sarebbe un sogno. L’ho visto negli anni tante volte a teatro in giro per l’Italia, a Roma, a Palermo, a Verona e quelle canzoni ogni volta mi commuovono”.
di Francesca Monti
Grazie a Daniela Piu