Pupo torna a grande richiesta il 21 maggio 2024 al Teatro Manzoni di Milano, dopo lo strepitoso successo ottenuto la passata stagione, con “Su di noi” … la nostra storia, uno spettacolo tra musica e parole che ha stupito, entusiasmato ed emozionato tutti coloro che hanno avuto la possibilità e la fortuna di vederlo.
L’artista toscano, oltre ad essere il grande autore ed interprete che tutti conoscono, ha dimostrato di essere anche un impareggiabile e moderno showman.
“Su di noi” … la nostra storia non è soltanto un tuffo nelle sue canzoni storiche e indimenticabili, ma un viaggio emozionante ed unico, nella straordinaria vita di Enzo Ghinazzi.
Enzo, il prossimo 21 maggio tornerà al Teatro Manzoni di Milano con “Su di noi” … la nostra storia, spettacolo che ha riscosso un grande successo nella passata stagione. Ci saranno delle novità rispetto al precedente?
“Siamo a replicare perchè lo scorso anno le due serate sono andate veramente oltre ogni aspettativa. “Su di noi” … la nostra storia avrà la stessa ossatura perchè ho girato il mondo e continuerò a farlo ma si evolverà. Il concept sarà lo stesso ma con nuovi filmati e rivelazioni perché non è solamente uno spettacolo musicale ma è anche un racconto di vita che si aggiorna con le varie esperienze”.
Se pensa ad un’immagine della sua carriera straordinaria quale le viene in mente?
“L’immagine che mi viene in mente è quella della prima volta che venni al Teatro Manzoni di Milano non come attore, teatrante o musicista ma come giovane promessa. Al Cinegiornale nel 1975, quando questo era ancora un cinema, fecero vedere la copertina del mio primo disco. Era ottobre e annunciavano che stava uscendo un cantante di nome Pupo lanciato dalla Baby Records che si trovava in Piazza della Repubblica 26 a Milano e tutto è cominciato da qui. E al Manzoni ci sarà anche una fine perchè quello del 21 maggio sarà l’ultimo spettacolo dal vivo che farò per ora in Italia”.
Quali sono i suoi futuri progetti?
“Mi prenderò un lunghissimo periodo di fermo, già ho chiuso il 10 settembre con le feste all’aperto e ho deciso di dedicarmi per qualche anno maggiormente all’estero, alla televisione e ad altre attività che racchiudono la mia professione”.
di Francesca Monti