“Mi piacciono in particolare le dinamiche e gli equilibri tra i personaggi di questo spettacolo, il fatto che siano cattivi ma anche buoni in un certo senso”. Giulia Sol è tra le protagoniste di “Chicago Il Musical”, la nuova produzione di Stage Entertainment, che debutta giovedì 5 ottobre, per la prima volta, al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano.
La poliedrica artista, stella del musical italiano, veste i panni di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla. Dopo essere stata condannata per il suo omicidio, finisce in carcere e trama per uscire di prigione con ogni mezzo necessario. Incarcerata in piena epoca di proibizionismo, Roxie incontra il suo idolo Velma, anche lei assassina e cantante jazz. Le due uniscono le forze con l’astuto avvocato Billy Flynn e complottano per riconquistare la libertà e la fama nella Chicago underground.
Giulia, il 5 ottobre debutta al Teatro Nazionale di Milano con “Chicago Il Musical” in cui interpreta Roxie…
“E’ una versione di Chicago molto moderna, più vicina a quella cinematografica con Catherine Zeta-Jones, Renée Zellweger e Richard Gere rispetto a quella classica di Broadway che conosciamo tutti e che è un genere teatrale a cui il pubblico medio pop italiano non è abituato. La regia di Chiara Noschese ha voluto quindi renderlo più fruibile e scorrevole, ci sono tanti cambi di scena e di costumi, con le scenografie meravigliose di Lele Moreschi. Le coreografie non sono di Bob Fosse essendo uno spettacolo no replica ma di Franco Miseria e saranno in stile classico-jazz”.
Come ha lavorato per entrare nel suo personaggio?
“Chiara Noschese fin dal giorno zero ha avuto le idee chiare sul personaggio ed è stato più facile riuscire a costruire un percorso. E’ molto bello lavorare con lei che sarà anche in scena nel ruolo di una straordinaria Mama Morton. La mia Roxie credo sarà più vicina a quella del film e avrà gli iconici capelli biondi. Lo spettacolo è ambientato in un circo e alla fine tutti i personaggi che ne fanno parte sono assassini, Velma uccide la sorella e il marito perchè li trova a letto insieme, Roxie ammazza il suo amante, quindi non sono persone buone ma la regista ha cercato di renderle più umane e vere, perchè ci sono già le loro azioni che le definiscono. I tempi dello spettacolo sono molto più brevi rispetto a quello originario di Broadway poiché come dice Chiara “non devi permettere TheFork”, cioè che il pubblico si annoi e durante la messa in scena cerchi sul cellulare dove andare a mangiare non appena sarà terminato”.
Giulia Sol nei panni di Roxie Hart – credit foto ufficio stampa
Cosa l’affascina di più di Roxie e di questo musical?
“Roxie è il ruolo più impegnativo tra quelli che ho interpretato finora, perché sono sempre in scena, ho una grande mole di cose da fare e mi piace metterle in pratica. Chicago è uno spettacolo talmente scritto bene, con musiche perfette, una storia unica nel suo genere che è affascinante nel suo insieme. Mi piacciono in particolare le dinamiche e gli equilibri tra i personaggi, il fatto che siano cattivi ma al contempo buoni in un certo senso e che abbiano una duplicità di carattere che è interessante perchè non riesci a trovarne uno a cui affezionarti di più o che possa starti antipatico”.
E’ una storia che parla di donne e, seppur in negativo, c’è anche una sorta di solidarietà tra loro, penso ad esempio a Velma e Roxie…
“Assolutamente sì. Spesso viene definito come uno spettacolo femminista, in realtà è uno spettacolo femminile. Alla fine della storia ti rendi conto che tutte le donne in scena sono delle perdenti e l’unico vincitore è l’avvocato. Roxie viene scagionata però il suo obiettivo era diventare famosa e non ci riesce, infatti appena arriva un’altra assassina più folle si dimenticano di lei e non è più sulle prime pagine dei giornali, mentre Velma non si sa uscirà da quel carcere oppure no. Ogni donna ha un carattere diverso e ben strutturato. Chicago tratta anche tematiche che sono complesse e a cui noi italiani non siamo abituati come la pena di morte che è ancora applicata in alcuni Stati degli USA. E’ uno spettacolo che parla di umanità”.
Un altro tema sicuramente attuale è la ricerca spasmodica della fama e in generale dell’apparire, anche attraverso i social…
“La ricerca spasmodica della fama, dell’apparire, è dovuta al fatto che oggi è tutto più veloce e si ottengono subito le cose, mentre in realtà quelle che poi restano non arrivano con uno schiocco di dita. Roxie è diversa, è più umana rispetto a certe persone di oggi che cercano di diventare famose anche attraverso i social. E’ una donna che ha provato per anni a raggiungere il successo e non ce l’ha mai fatta, questa è la sua vera occasione ma sfumerà”.
Giulia Sol e Stefania Rocca – credit ufficio stampa
Stefania Rocca sarà in scena con lei nel ruolo di Velma, la rivale di Roxie…
“Stefania è una bravissima attrice e penso che il ruolo di Velma sia molto giusto per lei, anche come carattere, avendo questi occhi di ghiaccio che colpiscono immediatamente. Roxie e Velma sono rivali durante tutto lo spettacolo ed è facile rendere questa relazione così tormentata semplicemente affinando il proprio personaggio, in quanto sono due donne completamente diverse ma complementari”.
Ha preso parte a tanti musical di successo, da “Fame – Saranno Famosi” a “Dirty Dancing”, da Hairspray” a “The Full Monty” e “Ghost”, e al programma “Tale e Quale Show”. Quanto queste esperienze le sono state utili nella preparazione di “Chicago Il Musical”?
“Tutte le esperienze servono nella vita in generale. Sicuramente aver interpretato personaggi diversi, anche con determinate responsabilità come in Ghost dove ero quasi sempre in scena e con un ruolo iconico, mi ha permesso di avere una maggiore serenità e voglia di fare lo spettacolo davanti al pubblico, mentre all’inizio del mio percorso artistico avevo una certa ansia da prestazione. Quando ho partecipato a Tale e Quale Show nel 2020 c’era la pandemia e nessuno di noi sapeva che per le prime puntate non avremmo avuto il pubblico in studio e quando ho fatto il mio ingresso per esibirmi è stato un trauma. Serve sempre provare, fare il rodaggio ma una parte sicuramente importante è la presenza degli spettatori”.
Dopo il debutto al Teatro Nazionale di Milano, dove sarete in scena fino al 29 ottobre, porterete “Chicago Il Musical” in tante città italiane per poi tornare di nuovo nel capoluogo lombardo…
“Abbiamo circa centocinquanta repliche nelle principali città italiane, quindi ci sarà modo di venire a vederci a teatro (sorride)”.
Nel 2021 ha incontrato Papa Francesco, ci racconta l’emozione di quel momento?
“Da tre anni sono la conduttrice del Christmas Contest, che è promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis. In occasione della prima edizione abbiamo fatto una conferenza stampa di presentazione e abbiamo incontrato Papa Francesco che è il promotore di questa iniziativa. E’ stata un’emozione indescrivibile, mi sono sentita dissociata quel giorno perchè era strano ritrovarmi di fronte a lui, che è la persona più pop del mondo. E’ un ricordo che porterò nel cuore per tutta la vita”.
di Francesca Monti
credit foto Giulia Marangoni
Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Teatro Nazionale