“Molte persone mi hanno scritto che hanno avuto l’impressione di incontrare Giacomo, lui non c’è ma attraverso le parole di chi lo racconta è come se vivesse anche negli occhi di chi ascolta. Questo è potente e bellissimo“. Si intitola “A DOMANI – La scomparsa di Giacomo” il podcast nato dalla mente e dalla voce di Niccolò Agliardi, prodotto da Vois, tra i più ascoltati su Spotify e disponibile su tutte le piattaforme audio.
Durante le otto puntate (le prime quattro già disponibili e le successive pubblicate a cadenza settimanale ogni martedì) si alternano voci di familiari, amici, giornalisti, magistrati, professionisti che sono entrati in contatto con questa storia e non sono riusciti a non rimanerne profondamente legati.
La vicenda di Giacomo Sartori, 29 anni, arrivato a Milano dalla provincia di Belluno la cui sparizione, nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2021, è diventata ben presto il caso di cronaca di cui tutti i media parlano, dai giornali ai Tg fino ai programmi televisivi principali.
Dopo una serata con gli amici durante la quale gli viene rubato lo zaino, scompare senza lasciare nessuna traccia ma il caso di cronaca ben presto lascerà spazio a una storia completamente differente.
Il podcast (ascolta qui) ci porta tra le strade di Milano, ci farà conoscere l’altra faccia della quiete delle montagne, ci condurrà attraverso i misteri digitali e il lavoro di chi ogni giorno si trova ad affrontare la scomparsa di una persona, ma non solo.
E’ un viaggio intenso attraverso l’affetto smisurato delle persone con cui questo ragazzo è cresciuto, che ne hanno amato le mille sfaccettature del suo mondo per poi lasciarci muti e atterriti davanti alla sua ultima scelta. Chi resta deve quindi compiere la fatica più grande, sopravvivere alla decisione che li ha esclusi dalla scelta stessa, consci però che non saranno mai allontanati dall’amore, quello inesauribile e ancora più potente, costretto a rinascere dalle macerie, per potersi dare ancora una volta, anche con il cuore scomposto e le parole spezzate in gola, appuntamento “A DOMANI”.
Niccolò, è disponibile sulle piattaforme audio “A domani – La scomparsa di Giacomo”, non un podcast crime ma piuttosto un’analisi di questa vicenda, anche con testimonianze di amici e famigliari che hanno voluto bene a Giacomo. Come ha incontrato questa storia?
“Tutto parte da un fatto di cronaca accaduto due anni fa a Milano, che mi ha molto colpito. Un ragazzo di nome Giacomo, in seguito al furto di uno zaino, è sparito e non è tornato a casa. All’inizio tutti hanno cercato di comprendere che tipo di relazione ci fosse tra la sparizione dello zaino e quella del giovane. Siccome è successo anche a me di subire il furto di uno zaino in cui fatalmente quel giorno avevo diversi oggetti fondamentali per la mia identità digitale, mi sono sentito molto confuso, smarrito nel cercare di ricomporre i pezzi, non tanto per me stesso quanto per gli altri, per la società, la questura, il comune e mi è tornata in mente la vicenda di questo ragazzo. Così sono andato a rileggere alcuni articoli risalenti al mese di settembre del 2021 e ho capito che dentro questa storia ce n’erano molte altre, che sono quelle delle persone che hanno cercato di comprendere in ogni modo per tanti mesi cosa fosse accaduto a Giacomo e perchè non fosse tornato a casa. E’ una coincidenza, è qualcosa che è successo anche a me che ha fatto da scintilla per lanciarmi in questo progetto. Prima pensavo di essere su un motorino in una piccola strada di campagna mentre ora mi sembra di essere su una nave gigante uscita dal porto che va verso qualcosa che non so cosa sia, perchè il pubblico che sta ascoltando il podcast è numeroso e ne sono lusingato e felice. Sono stato accompagnato da persone capaci, che mi hanno sostenuto fin dall’inizio, su tutti Tommaso Ruggeri. Come si può parlare di una canzone quando c’è commistione di musica e testo, così nel podcast ci deve essere un mix di parole e musica. La qualità di questo progetto è significativa, la casa di produzione è Vois che ha creduto in me e non era scontato. E’ una storia scura, cupa e respingente ma se si trova un modo interessante e utile a chi ascolta per raccontarla allora le cose cambiano. E per fortuna è andata così”.
In quanto tempo ha raccolto tutte queste informazioni?
“Il lavoro è stato lunghissimo, dal momento in cui ho iniziato a cercare le prime testimonianze ad oggi sono passati 19 mesi, non sempre facili perchè quando maneggi una materia così delicata puoi andare incontro a qualsiasi sensazione, dubbio, ripensamento, emozione ma sono arrivato più o meno sano e salvo alla fine”.
Come mai la scelta del podcast rispetto magari a un libro o un’altra tipologia di piattaforma?
“Innanzitutto la contemporaneità ce lo consente poiché in molti si sono abituati a questo tipo di formato, e poi perchè avevo bisogno delle voci, delle verità degli altri per portare avanti questo racconto e lo spazio di una canzone non sarebbe mai stato sufficiente. Il podcast ti dà la possibilità di stretchare una narrazione su più parti, lo puoi ascoltare quando hai voglia, magari da solo in macchina quando si viaggia. Avevo fatto una piccola incursione lo scorso anno in questo mondo con un podcast musicale ed è una strada che spero di ripercorrere, ma era un altro tipo di racconto. “A domani – La scomparsa di Giacomo” è uno storytelling a tutti gli effetti dove si può immaginare quello che accade. Molte persone mi hanno scritto che hanno avuto l’impressione di incontrare Giacomo, lui non c’è ma attraverso le parole di chi lo racconta è come se vivesse anche negli occhi di chi ascolta. Questo è potente e bellissimo”.
Da questo podcast traspare l’importanza del concetto della fallibilità e a mio avviso personale è forse anche un mezzo per ridare dignità a Giacomo, qualora fosse stata in qualche modo intaccata da questa vicenda…
“Sono d’accordo con te riguardo l’importanza del concetto di fallibilità. Non credo invece che Giacomo abbia perso la dignità ma è la vita che lui guardava che si stava sgretolando in dignità. Ha preso una decisione terremotante perchè probabilmente a un certo punto si è trovato a vivere un’esistenza che non corrispondeva a quella che desiderava e si è sentito sconfitto in quanto non riusciva a darle la dignità che voleva”.
credit foto Pietro Baroni
E’ un podcast che fa riflettere le persone, la storia di Giacomo è il punto di partenza per provare a capire il disagio che possono vivere i giovani di oggi…
“Il nostro obiettivo è questo, volevamo partire da un racconto per arrivare a più gente possibile a cui dire sottovoce: “legittimiamoci a raccontare anche la nostra parte più buia, quella che ha bisogno di aiuto, di essere protetta, coccolata, quella che a volte ci fa sentire naufraghi in mezzo al mare ma basta un atto di gentilezza, qualcuno che ti ascolta col cuore, con attenzione perchè le cose possano prendere di nuovo un aspetto più luminoso”. Vorrei che un podcast così crudo, che non fa sconti in termini di linguaggio e contenuti, potesse permettere a chi si trova in difficoltà di riflettere, fermarsi e immaginare la persona a cui chiedere aiuto perchè sicuramente esiste”.
Quanto si sente arricchito o cambiato grazie a questo progetto?
“Mi sento indubbiamente molto arricchito. Ora stiamo lavorando per realizzare una chiusura degna di ciò che questo racconto sta raccogliendo, con degli elementi arrivati in corso d’opera”.
di Francesca Monti
credit foto Pietro Baroni
Grazie ad Elisa Marchina – About Srl