Laura Pausini nominata Person of the Year 2023 dalla Latin Recording Academy: “Mi sento orgogliosa e molto fortunata”

Un nuovo importante e prestigioso riconoscimento si aggiunge alla bacheca dell’artista italiana più amata nel mondo: il 16 novembre a Siviglia nell’ambito della Latin Grammy Week 2023 Laura Pausini riceverà il titolo di Person of the Year 2023, una delle massime onorificenze degli Awards, che la Latin Recording Academy assegna annualmente ad un cantante per i suoi successi artistici nell’industria musicale latina e per il suo impegno umanitario.

In passato sono stati premiati, tra gli altri, Marc Anthony (2016), Caetano Veloso (2012), Shakira (2011), Plácido Domingo (2010), Gloria Estefan (2008), Ricky Martin (2006), Carlos Santana (2004), Gilberto Gil (2003).

Laura Pausini è l’unica artista non di lingua madre spagnola e terza donna ad essere premiata con il Person of the Year 2023: “Penso che la parola orgogliosa sia quella più adeguata per esprimere quello che provo. Mi sento una donna e un’artista fortunata. Viaggiando mi presentano come l’italiana più latina del mondo ed è un orgoglio immenso e insperato essere premiata come Person of the year. Lo scorso anno ho presentato i Latin Grammy e alcuni mesi dopo il presidente della Latin Recording Academy Manuel Abud mi ha chiamato e detto che doveva parlarmi ma non sapevo riguardo cosa. Ci siamo visti e ha annunciato a nome dell’Accademia che ero stata nominata come Persona dell’anno 2023. Io gli ho chiesto se fosse possibile perchè non ho sangue latino e mi ha risposto che ero stata votata all’unanimità. Ho sentito i brividi, perchè è stato come essere adottata da voi. All’inizio non potevo svelare a nessuno questa bella notizia ed è stato difficile per me che sono una chiacchierona, poi non appena è stato possibile ho condiviso la gioia con i miei parenti e i miei amici come Vanessa Martín, Ricky Martin, Luis Fonsi. Sarà una notte speciale per tutta la mia famiglia. Io non mi sento mai all’altezza del successo e dei premi che ricevo. Devo dire grazie al pubblico, che da trenta anni mi supporta e mi dona un affetto incredibile. E’ un legame forte quello che mi lega alla Spagna e all’America Latina. Credo che solamente Raffaella Carrà abbia vissuto dentro di sé lo stesso sentimento, ed è difficile spiegare cosa significhi essere adottati e sentirsi come parte di una famiglia”.

Da sempre l’artista è impegnata nel sociale e si batte contro la fame nel mondo, la violenza contro le donne e per i diritti LGBTQIA+, come ha raccontato nell’incontro con la stampa internazionale: “Quando ero piccola e non ero ancora famosa mio padre insegnò a me e a mia sorella Silvia che era importante conoscere e rapportarsi con le persone diverse da noi. Eravamo una famiglia normale a livello economico ma felice, e ogni Natale mio papà andava nelle strutture a cantare con le persone anziane, e io ho compreso cosa significasse l’altruismo e prendersi cura degli altri. Ho iniziato poi a collaborare con varie associazioni per aiutare i bambini che hanno situazioni difficili, le donne maltrattate, per difendere i diritti umani. Io vivo su questa terra con persone che hanno pensieri differenti dal mio e mi piace lottare per la differenza, non sono una politicante e non voglio esserlo ma i diritti umani sono essenziali e ognuno con il suo lavoro, noi cantanti e voi giornalisti, dobbiamo ricordarlo sempre. Qualche anno fa ho pubblicato un disco che si chiama Simili che parlava della similitudine tra persone diverse nel cuore e nei pensieri, ora è uscito Almas Paralelas che parla di anime e pone al centro la parola amore. Le associazioni che ho aiutato in questi anni in Ghana, Brasile, Spagna, Italia mi hanno insegnato la differenza e come rispettarla. Se mettessimo amore al posto di odio come parola che rappresenta questo millennio non avremmo notizie di bullismo, violenza sulle donne, guerra. Io ho una figlia di 10 anni e sono preoccupata per quello che accade nel mondo. Non abbiamo una risposta per risolvere tutto ma cerco di dare un messaggio di speranza. La diversità è molto interessante ed è un argomento di cui dobbiamo parlare soprattutto alle nuove generazioni”.

Screenshot 2023-11-14 140658

credit foto FM

Laura Pausini il 15 novembre verrà celebrata con un concerto tributo, con interpretazioni del suo repertorio, eseguite da artisti e amici di rilevanza internazionale: “Una delle cose che mi incuriosisce di più è sapere chi canterà le mie canzoni e quali sono state scelte. Sono la terza donna ad essere insignita di questo prestigioso premio ed è bellissimo essere al fianco di colleghe incredibili come Gloria Estefan e Shakira. Mi piacerebbe essere io l’artista che va a cantare alla persona dell’anno nel 2024 e spero che sia un’altra donna”.

Infine riguardo il successo degli artisti italiani all’estero e di quelli latini in Italia Laura Pausini ha ricordato: “In passato molti colleghi e amici mi chiedevano informazioni sulla musica spagnola e latina per conoscerla meglio, oggi invece è molto interessante lo sviluppo che c’è stato e il grande apprezzamento che hanno artiste bravissime quali Rosalia o Karol G. Sono felice anche del percorso che stanno facendo i Maneskin che hanno iniziato come artisti di strada e ora sono una delle rock band più famose nel mondo, parlano perfettamente in inglese e questo non è da tutti. Negli anni Novanta io, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli siamo riusciti ad arrivare con le nostre canzoni nei Paesi Latini con uno stile più melodico. Quando ero ragazzina mi esibivo al pianobar con mio papà. Specialmente in estate in Emilia Romagna passavano molti turisti e mi chiedevano brani in altre lingue, di Gloria Estefan, di artisti brasiliani, che conoscevo grazie a mio padre. Ovviamente non le cantavo perfettamente ma prima di iniziare leggevo la traduzione letteraria delle parole del testo per capire cosa significassero. Oggi mi piace ascoltare le mie canzoni adattate in un’altra lingua”.

La ventiquattresima edizione dei Latin Grammy Awards sarà trasmessa da TelevisaUnivision in collaborazione con Radio Televisión Española (RTVE), in diretta dal Conference and Exhibition Centre (FIBES) il 16 novembre.

di Francesca Monti

Rispondi