Novantasette anni compiuti, smalto rosso sulle unghie, un’energia e un entusiasmo che nemmeno i ventenni hanno, e una capacità straordinaria di arrivare al cuore delle persone con le sue parole. Norma Miller, la Regina dello Swing, si è esibita sul palcoscenico dello Spirit de Milan, insieme alla Billy Bros Swing Orchestra, con cui ha realizzato il suo ultimo cd “A Swinging’ Love Fest”, incantando il numerosissimo pubblico presente. L’occasione per tornare allo Spirit de Milan è stata doppia: i festeggiamenti del 103° compleanno di Frankie Manning, il ballerino che ha creato il lindy hop e che è scomparso otto anni fa e il secondo anniversario del locale milanese, che ha scelto come data di nascita il 26 maggio proprio per celebrare Frankie Manning.
Norma Miller, autrice, coreografa, ballerina, cabarettista e attrice, classe 1919, è l’ultima testimone vivente dell’epoca d’oro dei club swing di New York degli anni ’20 e ’30. Prima di esibirsi sul palco ha presentato l’edizione italiana di ‘Swing, Baby Swing’, il libro in cui racconta le tappe culturali e sociali di un secolo di storia americana e gli aneddoti della sua vita: dalle esibizioni al Savoy Ballroom di New York, locale che, a differenza del suo simile Cotton Club, consentiva l’ingresso sia a ballerini bianchi che di colore, alle sue collaborazioni con alcuni dei più grandi protagonisti della scena musicale come ad esempio Louis Armstrong, Cab Calloway, Duke Ellington, Ella Fitzgerald, per arrivare alla tematica della segregazione razziale, contro cui si è sempre battuta. Norma Miller rappresenta dunque anche una voce autorevole per descrivere quasi 100 anni di integrazione. Da testimone e protagonista della scena jazz newyorkese, ha assistito da vicino alla nascita del lindy hop, lo stile di danza associato allo swing fin dagli anni ’30 e che proprio allo Spirit de Milan viene celebrato e praticato con ritrovi regolari.
Alla presentazione insieme a Norma Miller sono intervenuti anche Paolo Noseda, interprete a “Che Tempo Che Fa”, e la ballerina e performer Leona Laviscount, artista afroamericana con collaborazioni italiane del calibro di Roberto Vecchioni, Loredana Bertè, Giuni Russo, Celentano, Walter Chiari, Totò, Mario Biondi, che è tornata sul palcoscenico con la Miller, dopo più di 50 anni che non si esibivano insieme.
“L’unica cosa che ho fatto nella vita è stata danzare, non sono mai stata brava a fare nient’altro, ma la danza mi ha dato la possibilità di parlare una lingua, ecco perché la compagnia Norma Miller era fatta da cantanti e danzatori di jazz. Quando le mie ossa purtroppo hanno iniziato a non sorreggermi più e ho smesso di ballare, ho iniziato a scrivere e di cosa avrei potuto parlare se non del ballo?”, ha detto la Regina dello Swing durante la presentazione del suo libro. “Oggi Frank Manning avrebbe compiuto 103 anni. E’ stato l’unico partner della mia vita, è stata la persona con cui ho danzato per 70 anni, quando volevo divertirmi ballavo con lui. Ha creato questo ritmo, il lindy pop, e l’ha portato in tutto il mondo. Ora tutti lo ballano. Possiamo dire che ha creato l’emozione del ballo, è come quando i mariachi cantano O’ sole mio. E’ questa la lingua del ballo, il lindy pop è uno scambio di emozioni tra due persone”, ha concluso la Miller che ha poi ringraziato il pubblico e con grande semplicità e disponibilità ha firmato le copie del suo libro e si è fermata volentieri a parlare con la gente, dimostrando di essere davvero un’artista con la A maiuscola.