MITO 2017: Serata dedicata alla magia del pianoforte venerdì 8 settembre

Serata dedicata alla magia del pianoforte venerdì 8 settembrealle ore 21, al Piccolo Teatro Studio Melato, per il concerto serale di MITO SettembreMusica. Sul palco una delle nuove star del pianoforte: Zhang Zuo, in arte Zee Zee, che proporrà un programma comprensivo di alcune delle più celebri pagine di repertorio dedicate all’acqua e i nuovi, delicatissimi acquerelli del compositore cinese Tan Dun. Lo spettacolo sarà preceduto da una breve introduzione di Gaia Varon.
Giovane e affascinante fuoriclasse della tastiera, nelle recenti stagioni Zee Zee si è esibita, tra le altre, con la BBC Symphony, con la BBC Philharmonic, la London Philharmonic, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la Los Angeles Philharmonic, la Cincinnati Symphony, la Hong Kong Philharmonic, e la Shanghai Symphony Orchestra ed è stata diretta da importanti direttori quali Paavo Järvi, che di lei ha detto: «Zhang Zuo è una delle migliori e più appassionate pianiste che abbia mai incontrato». Il Los Angeles Times la ha dipinta come una potente, appassionante e avvincente rappresentazione di puro talento. Come avvenne per il celebre Lang Lang, Zee Zee ci proporrà un nuovo e intrigante approccio all’esecuzione alla musica stessa.

Non è un caso che, in programma, Zee Zee presenti a Milano gli acquerelli di Tan Dun (1957), Eight Memories in Watercolor, una raccolta portata all’attenzione del pubblico internazionale proprio dal celebre Lang Lang nel 2003 e che in questa occasione verrà eseguita da Zee Zee in prima assoluta in Italia. Otto piccoli pezzi pianistici nei quali l’elemento acquatico è l’assoluto protagonista, come accade in moltissima della produzione del compositore cinese. Tan Dun li compose quando si trasferì dal suo villaggio natale a Pechino per studiare musica, come fossero pagine di un diario, una collezione di schizzi della sua memoria di bambino. La peculiarità del tratto musicale di Tan Dun è nell’attenzione al timbro e nel valore della reminiscenza, che richiama motivi folkloristici ascoltati durante l’infanzia, temi tipicamente cinesi contaminati da vene debussyane e raveliane.

Il tema acquatico si ritrova anche nei due brani in programma firmati Maurice Ravel (1875-1937), Jeux d’eau, Giochi d’acqua e Gaspard de la nuit, dove il pianoforte diventa il liquido messo in moto dalle mani dell’interprete, e ogni tasto, ogni nota, sono gocce pronte a schizzare, evocando zampillanti e limpidi spruzzi, cascate, tuffi, impatti sulle rocce, immersioni. Ancora giochi d’acqua negli ultimi brani in programma: Les jeux d’eau à la Villa d’Este Venezia e Napoli di Franz Liszt Liszt (1811-1886). Entrambi i brani sono tratti dal viaggio di Liszt in Italia e dal volume “Anni di pellegrinaggio” ad esso legato. Lo spettacolo visivo e, soprattutto, sonoro delle numerose e ingegnose fontane di Villa d’Este, a Tivoli, è celebrato da Liszt in una composizione pianistica molto colorata e spumeggiante, che mira a riprodurre il flusso ricco e variegato dell’acqua. Senza dimenticare che Liszt vedeva nell’acqua il significato religioso della purificazione.

Il contributo musicologico da cui attinge questo testo, edito sul programma di sala, è a cura di Federico Capitoni.

PROGRAMMA

Tan Dun (1957)
Eight Memories in Watercolor
Missing Moon
Staccato Beans
Herdboy’s Song 
Blue Nun
Ancient Burial
Floating Clouds
Red Wilderness
Sunrain
Prima esecuzione assoluta in Italia

Maurice Ravel (1875-1937)
Jeux d’eau
Gaspard de la nuit

Ondine • Lent
Le gibet • Très lent
Scarbo • Modéré 

Franz Liszt (1811-1886)
Vallée d’Obermann
da Années de Pèlerinage. Première Annéè: Suisse 
Les jeux d’eau à la Villa d’Este
da Années de Pèlerinage. Troisième Annéè 
Venezia e Napoli
da Années de Pèlerinage. Deuxième Année: Italie 

Zee Zee, pianoforte

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