28° FCAAAL: WWW! What a Wonderful World – Come le nuove tecnologie stanno cambiando l’Africa – Tavola Rotonda Lunedì 19 marzo ore 18 Spazio Oberdan

Continua anche in occasione del 28° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, la collaborazione tra Associazione Centro Orientamento Educativo – COE e Fondazione Edu, entrambi impegnati da decenni a promuovere istruzione e cultura in Africa e con l’Africa che, dopo il successo nel 2017 della tavola rotonda “Africa continente del futuro. Università e nuova imprenditoria”, tornano a raccontare gli aspetti più interessanti e promettenti del continente  e lanciano il format  AfricaTalks, un appuntamento annuale  di approfondimento su un continente in trasformazione

Sarà la trasformazione in chiave tecnologica il focus di AfricaTalks 2018, che lunedì 19 marzo, ore 18 allo Spazio Oberdan propone la tavola rotonda “WWW! What a Wonderful World. Come le nuove tecnologie stanno cambiando l’Africa”, con l’intervento di tre case histories di successo in ambito ITC, formazione e nuovi media da Nigeria, Etiopia e Costa d’Avorio. L’edizione di quest’anno ha visto la collaborazione di Meet The Media Guru, che ha appena annunciato la nascita di MEET, il primo centro Internazionale per la Cultura Digitale, che avrà sede proprio allo Spazio Oberdan e la strategic partnership di Lenovo, leader nel mercato computer, attiva in 160 paesi e sempre attenta all’impatto positivo delle nuove tecnologie.
“Pagare il caffè ad un amico, comprare mucche, controllare l’irrigazione dei terreni agricoli, parlare con i propri famigliari migrati in Europa, guardare film, fare una visita oculistica, realizzare software, prendere un taxi, trovare l’anima gemella. Per realizzare queste attività in Africa, fino a dieci anni fa, ci sarebbero volute settimane. Adesso da Dakar a Lagos, passando da Kigali fino ad Addis Abeba, si può fare tutto in una giornata a portata di mano con un touch sullo smartphone. Apparecchi a basso costo e diffusione della Rete (traffico dati, wi-fi e banda larga) hanno ridotto il divario che caratterizza ancora molte società africane, soprattutto quelle in cui la tecnologia corre ad una velocità maggiore. In Nigeria ogni minuto si vendono 16 cellulari e grazie a quelli si possono vedere in streaming i film di Nollywood sulla piattaforma di IrokoTv o scappare dal traffico di Lagos chiamando una moto di MAXGo.
Internet e la telefonia mobile sono stati in grado di sostituire le infrastrutture fisiche ancora precarie in molti Stati africani, creando una Rete virtuale capace di creare sviluppo. Il techmade in Africa non ha aspirazioni globali, bensì regionali. Innovazioni e tecnologia per risolvere problemi concreti.  Ma è solo l’inizio. Secondo GSMA, l’organismo che rappresenta 800 operatori di telefonia mobile su scala globale, entro il 2020 ci saranno 700 milioni di smartphone in Africa. In crescita anche la penetrazione di Internet via apparecchi mobili. Un rapporto della McKinsey, nota società di consulenza americana, stima che nei prossimi 5 anni il 60% degli utenti avrà una connessione Internet sul cellulare e che l’industria della telefonia mobile, insieme a quella di Internet, avrà un impatto del 10% sui Pil nazionali: un giro d’affari da 300 miliardi di dollari.” Lorenzo Simoncelli, curatore della tavola rotonda.
Lorenzo Simoncelli, è un giovane giornalista multimedial classe 1984, che dal 2012 vive e lavora in Sudafrica. Esperto di cronaca e politica, Simoncelli ha viaggiato in diversi Paesi africani per capire come Internet sta trasformando la vita di milioni di persone e se davvero può rappresentare la chiave di volta per il futuro economico e sociale dell’Africa.
È proprio l’Africa hi-tech dell’era dell’Information Technology, raccontata nelle parole di Lorenzo Simoncelli, che sarà al centro del dibattitto durante la tavola rotonda. Un continente in cui dal 2009 ad oggi, il tasso di penetrazione di Internet è raddoppiato, passando dal 16% al 30%, che risponde alle sfide contemporanee dell’innovazione tecnologica, che cerca soluzioni concrete e possibili, valorizzando il capitale umano e la formazione dei giovani talenti e si pone l’obiettivo di creare opportunità, valore e lavoro.
A Milano per la tavola rotonda “saranno presenti due dei protagonisti della disruption (rottura) digitale che sta attraversando l’Africa, il nigeriano Bamidele Adetayo, ed il senegalese Amadou Daffe, rispettivamente fondatori di Entertale e Gebeya, due realtà che stanno lasciando il segno nel panorama tecnologico africano.” – evidenzia Lorenzo Simoncelli – “La prima aspira a fare concorrenza a Netflix, offrendo per la prima volta in Africa, la possibilità di vedere in live streaming canali televisivi pan-africani in qualsiasi parte del mondo e di poterlo condividere con i propri amici. Il target di riferimento sono proprio i giovani africani a cui vengono offerti contenuti multipli, dalle news ai reality show, cercando di colmare il vuoto lasciato dai giganti del settore come Amazon Prime e Netflix.
Nella Sheba Valley etiope, invece, Amadou Daffe, di ritorno dagli Stati Uniti, ha capito che l’Africa è dotata di un capitale umano straordinario in grado di sviluppare un’industria di software capace di concorrere con Asia ed America. Per farlo servono talenti qualificati da formare e mettere poi a disposizione del mercato internazionale. Da questo progetto è nata Gebeya, un’academy che mira a formare 5mila programmatori entro il 2021.”
A completare questo quadro, tra gli speakers, anche la fotografa ivoriana freelance Joana Choumali, che propriograzie ai nuovi media, in particolare al social network Instagram, ha avuto la possibilità di far conoscere i suoi lavori e affermarsi come artista e fotografa di fama internazionale. Joanautilizza il mezzo fotografico per esplorare la sua identità, molti dei suoi lavori di fatto parlano di Africa e sono ispirati dal continuo processo di apprendimento che lei stessa, in quanto africana, apprende dalla miriade di culture che la circondano.
Modera la tavola rotonda Martino Ghielmi,fondatore di vadoinafrica.com, blog dedicato alle opportunità win-win con l’Africa.
“Dall’anno scorso abbiamo costruito insieme all’Associazione COE un momento di riflessione sull’Africa contemporanea all’interno del Festival che è diventato un appuntamento annuale di approfondimento, dal nome Africa Talks.” – Sottolinea Paolo Stefanelli, Presidente Fondazione Edu – “La tavola rotonda di quest’anno vuole raccontare l’Africa delle nuove tecnologie, dall’alta formazione in IT all’intrattenimento digitale fino agli usi innovativi nel mondo dell’arte. Anche quest’anno, forti del nostro lavoro sull’istruzione superiore africana, vogliamo mettere l’attenzione sulle nuove opportunità di un continente attraversato da importanti cambiamenti”
Un’Africa, insomma, raccontata quest’anno in una prospettiva in chiave hi tech, che cerca di proporre una contro-narrazione del continente e di ribaltare finalmente tanti (e vecchi) stereotipi.
Al termine della tavola i partecipanti saranno invitata ad un cocktail, che si terrà nel foyer dello Spazio Oberdan e alla proiezione in prima nazionale del film Lyiana di Aaron e Amanda Kopp (2017, Swaziland, USA, QATAR, 77’)
Ingresso libero.
In allegato il programma completo degli interventi.

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