VENEZIA75: Firmata la Carta per la parità e l’inclusione

Alla 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è tenuta la conferenza stampa di La Biennale, Women in Film e Dissenso Comune, per parlare della disparità tra uomini e donne nel mondo del cinema e non solo, dopo le polemiche per il fatto che in Concorso a Venezia75 ci sia solo una percentuale bassissima di film diretti da una donna.

Al tavolo erano presenti Alberto Barbera, direttore artistico, Paolo Baratta, presidente della Biennale, Margherita Chiti, Jasmine Trinca.  “Il Festival di Venezia non ha un consiglio o un’amministrazione, c’è l’istituzione unitaria della Biennale che si occupa di vari campi. Nessun Festival ha firmato impegni quantitativi sulla selezione dei film. A noi fa piacere che qualcuno ci solleciti a farlo. Questa firma è la migliore dimostrazione del fatto che non vi sia alcun pregiudizio nella costruzione di un percorso di organizzazione del festival, a partire dai gruppi di lavoro che rappresentano entrambi i generi nella stessa misura”, ha dichiarato Barbera.

“Conoscere è la migliore arma per qualsiasi tipo di battaglia, abbiamo ricevuto 1600-1700 film per la selezione, abbiamo rilevato percentuali indicative: 21-22 per cento di registe femminili, che conferma l’esistenza del problema. Questo è solo l’inizio, non bisogna lasciar cadere tutto con questa firma sul documento. Ci impegniamo affinché l’impegno ci sia un momento dedicato alla condivisione di tutte le informazioni raccolte nel corso dell’anno”, ha spiegato Baratta.

Infine l’attrice Jasmine Trinca ha dichiarato: “Vi ringrazio per la vostra attenzione. Il documento è stato sottoscritto dal Festival di Cannes e da altri Festival, non poteva mancare Venezia. Uno dei punti del documento è eliminare il sospetto della disparità. E proprio perché parliamo di arte, deve rappresentare il mondo in tutta la sua complessità. Intendiamo creare un percorso per guardare questi dati, e capire se c’è qualcosa che non funziona”.

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