Da martedì 11 a domenica 16 dicembre, al Piccolo Teatro Studio Melato, va in scena Ivan, diretto da Serena Sinigaglia e interpretato da Fausto Russo Alesi.
Lo spettacolo è prodotto da ATIR Teatro Ringhiera e Teatro Donizetti di Bergamo.
Ivan è il secondo dei Karamazov. Il tormentato, l’inquieto, l’ateo che si interroga sull’esistenza di Dio. A lui Fëdor Dostoevskij affida il compito di raccontare La leggenda del Grande Inquisitore, splendido capitolo del romanzo che ha come tema il libero arbitrio e il senso “rivoluzionario” del perdono: una parabola che parla del ritorno sulla terra di Cristo, nella Spagna dell’Inquisizione. Imprigionato come eretico, il figlio di Dio ha una lunga conversazione con il Grande Inquisitore, che gli illustrerà perché la Chiesa non ritenga l’uomo pronto per la libertà, ma necessiti, per la sua stessa felicità, di un fermo controllo da parte dell’istituzione.
Nella sua messa in scena Serena Sinigaglia parte da questa parabola per allargarsi a una riflessione più ampia sull’uomo e le sue contraddizioni.
«Ivan è un uomo tra gli uomini, o forse è solo un ragazzo troppo maturo per i suoi anni – spiega Serena Sinigaglia –. È il più tormentato, ma il più assolutamente umano dei fratelli».