Un evento di musica, danza, teatro e arti performative ogni sera fino al 25 agosto 2019: è questo il programma della settima edizione dell’Estate Sforzesca, la rassegna curata e promossa dall’Assessorato Cultura del Comune di Milano che dal 2013 porta musica, spettacolo e cultura nel cuore del centro cittadino.
Il palco dello storico Cortile delle Armi del Castello Sforzesco sarà lo scenario di 87 eventi totali, di cui 22 a ingresso libero, che danno spazio a 62 concerti, 19 performance teatrali, 6 spettacoli di danza e ospitano la rassegna musicale Suoni Mobili di Musicamorfosi. Il programma dell’iniziativa mira a rappresentare un’offerta tanto varia quanto ricercata, coniugando originalità ad accessibilità con un quarto degli eventi a ingresso gratuito o con prezzi calmierati per il pubblico.
Il programma è delineato anche da due focus specifici di questa edizione: quello dedicato alle grandi Orchestre, come la Civica Orchestra di Fiati di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali e l’Area M Orchestra con Fabrizio Bosso, e i bambini e ragazzi dei Giovani talenti nelle discipline artistiche della rassegna, come i Piccoli Cantori di Milano, il Galà delle Accademie di Danza e la National Youth Orchestra of China.
Dopo il successo già riscosso nelle prime settimane della rassegna, in scena questa settimana uno spettacolo dedicato agli Sforza, Game of Sforza, i 50 anni che sconvolsero Milano (22/07), Amine & Amza (23/07), prima delle tre date a cura di Metamorfosi insieme allo spettacolo “Mediterraneo. Quel che la terra separa, il mare unisce” (24/07) e alla serata con Chiquelo & Mezquida (25/07), la Civica Orchestra di Fiati di Milano con Orchestra di Fiati della Valtellina impegnata in un concerto per il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci (26/07), Swingin’ Castle (27/07), per concludere la settimana con Romeo e Giulietta, balletto in due atti su musiche di P. I. Čajkovskij a cura di Balletto di Milano (28/07).
Martedì 23 luglio, ore 21.30
Amine & Hamza
Ingresso libero
Musica #worldmusic, durata 90’
Il duo tunisino, svizzero di adozione, formato dai fratelli Amine e Hamza, è considerato la voce contemporanea e il volto della musica araba ed è diventato un simbolo di intercultura.
Suonano rispettivamente l’oud e il qanun, i due principali strumenti della musica araba classica. Fin dalla più tenera età, sono cresciuti con musica araba classica che ha permesso loro di sviluppare una vasta padronanza dei loro strumenti. Da allora si sono evoluti in diverse tradizioni musicali tra cui musica classica occidentale, jazz, flamenco, musica indiana, persiana e molti altri. Amine e Hamza sono i leader di una nuova voce nel panorama musicale arabo, ancorato alla tradizione araba classica ma aperto ai diversi stili musicali. Sono l’immagine di una nuova generazione, orgogliosi delle loro identità multiple ma aperte e tolleranti verso le altre culture.
Concerto presentato dal festival Suoni Mobili 2019 dell’associazione Musicamorfosi a corollario dell’Estate Sforzesca.
Amine e Hamza si sono esibiti in molte scene prestigiose in tutto il mondo, tra cui l’Arab World Institude di Parigi, la BBC, il Medina Theatre di Beirut e l’Opera del Cairo. hanno registrato e pubblicato sette album con musicisti provenienti da tutto il mondo e da diverse tradizioni musicali. Il loro ultimo progetto, The Band Beyond Borders, si tuffa ancora più in profondità in armonie moderne, groove ipnotici e sensazioni profonde, e include il clarinettista francese Blaise Ubaldini e il violinista svizzero-indiano Baiju Bhatt, nonché il bassista polacco Lukacz e il percussionista svedese Fredrik. Il loro ultimo album “Fertile Paradossi” (Arc Musica / Marzo 2017) continua ad essere top 10 delle classifiche di world music.
Mercoledì 24 luglio, ore 21.30
Mediterraneo – Quel che la terra separa, il mare unisce
Ingresso libero
Musica #worldmusic, durata 90′
Canzoni popolari siciliane che si mescolano con i colori di tutte le sponde del Mediterraneo: dalla voce del misticismo Sufi del tunisino Houcine Ataa (Orchestra di Piazza Vittorio, e attore nell’omonimo film) alle percussioni di Dudu Kouatè (Art Ensemble di Chicago) che ci portano sulla sponda dell’Africa d’Italia fino ad arrivare al Santur, mitico strumento persiano che ci traghetta dalla Mesopotamia alle sponde del Mare Nostrum con l’ arte assoluta dell’iraniano Alireza Mortazavi.
Concerto presentato dal festival Suoni Mobili 2019 dell’associazione Musicamorfosi a corollario dell’Estate Sforzesca.
Houcine Ataa nasce nel 1971 a Tunisi, da una famiglia di musicisti di lunga tradizione, è infatti suo padre a insegnargli il mestiere del canto. Sono state le navi da crociera su cui si è esibito per un periodo che, nel 1998, lo hanno portato in Italia, a Palermo, luogo in cui decide di fermarsi attratto da una cultura tanto simile alla sua. Oggi vive a Roma.
Mohamadou Kouatè, in arte Dudù, griot figlio di griot, custode e erede di una tradizione millenaria che ha portato in Italia, sbarcando a Messina nel 1988, musicista dalle doti eccezionali, membro stabile dal 2017 dello storico Art Ensemble of Chicago, racconta, soffia, canta, percuote e suona i suoi mille strumenti con i quali ci conduce in un viaggio alla radice dei suoni degli elementi della terra.
Alireza Mortazavi, musicista e compositore iraniano, nonché maestro di santur. Considerato un musicista dotato di grande abilità nell’esecuzione delle opere della musica classica persiana, vince numerosi premi conferitigli fin dalla giovane età. Il contatto con la musica occidentale gli ha permesso di acquisire uno stile personale che si evolve verso una musica moderna e contemporanea. Dal 2001 al 2003 ha studiato musicologia a Cremona, ed ha iniziato la sua carriera concertistica in Europa. Dal 2012 è tornato a vivere in Italia.
Giovedì 25 luglio, ore 21.30
Chiquelo & Mezquida
Ingresso libero
#worldmusic, durata 90’
Uno dei più sensazionali chitarristi flamenco: Juan Gómez ‘Chicuelo’ incontra il pianoforte senza confini di Marco Mezquida, giovanissima stella del firmamento pianistico intenazionale.
Una perfetta “Conexion” tra jazz e flamenco. Un flamenco irresistibile che si nutre di ritmi e crescendo incontenibili, rivelando le mille sfumature di una danza che è uno dei cuori pulsanti del mar Mediterraneo.
I due musicisti presenteranno il repertorio del loro nuovo progetto discografico Conexión (Taller de Músics, 2017). Chicuelo porterà sul palco la potenza espressiva del Flamenco, di cui è un’autorità sia come chitarrista che come compositore. Mezquida dialogherà con la musica tradizionale spagnola attraverso un pianismo unico, arricchito dalla versatilità del suo stile che abbraccia le contaminazioni del jazz contemporaneo.
Concerto presentato dal festival Suoni Mobili 2019 dell’associazione Musicamorfosi a corollario dell’Estate Sforzesca.
Juan Gómez ‘Chicuelo’ è uno dei maggiori esponenti contemporanei della chitarra Flamenco. Prolifico compositore, ha collaborato con artisti quali Mario Escudero, Angelita Vargas, La Tolea, Yerbabuena, Sara Baras, Adrián Galia, Belén Maya, Antonio ‘El Pipa’ e Joaquin Grilo. Ha accompagnato importanti cantanti flamenco come Enrique Morente, Miguel Poveda, Duquende, Mayte Martín, Rancapino, Chano Lobato, José Mercé, El Cigala, Potito and Carmen Linares, esibendosi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Nel 2013 vince il Goya Award per la miglior canzone originale.
Marco Mezquida è un pianista jazz di rilievo internazionale. È stato premiato ‘Musician of the Year’ per quattro volte (2011, 2012, 2013 e 2015) dall’Association of Jazz and Modern Music of Catalonia. È attivo come performer asseme al suo trio e in piano solo, esibendosi in 20 peasi nel mondo tra cui Svizzera, Belgio e Germania. Ha registrato oltre 40 album come autore e session man, collaborando con artisti del calibro di Marc Miralta Quartet, Perico Sambeat quartet, Giulia Valle Group, Raynald Colom Quartet, Albert Cirera Quartet, Herb Robertson, Omar Tamez e molti altri, e si è esibito in location di prestigio quali il Palau de la Música di Barcellona, il Blue Note di New York, il SF Jazz di San Francisco, il Bimhuis di Amsterdam, il Porgy and Bess di Vienna e molti altri.
Sabato 27 luglio, ore 20
Swingin’ Castle
Ingresso € 12 + d.p (10 + d.p early bird/ 8 + d.p tesserati Golden Swing Society)
#musicaswing, durata 240’
Un viaggio nella musica swing e nell’immaginario dell’epoca, dove DJ-set e live si alternano a partire dall’ora dell’aperitivo fino a tarda sera per coinvolgere i presenti in balli senza sosta.
Un balzo, lungo quattro ore, nel passato degli anni 20, nostalgico e vibrante. Si parte dal classico Lindy Hop, passando per il manouche della Woody Gipsy Band, per arrivare al Modern Swing dei Free Shots e al DJ set electro-swing di Madsoundsystem. Una serata divertente e danzereccia dove, oltre alla musica, trovano spazio proposte food e vintage corner rigorosamente in stile.
Senza dimenticare il look: a tema swing, ovviamente.
Domenica 28 luglio, ore 21.00
Romeo e Giulietta Balletto su musiche di P. I. Čajkovskij
Ingresso 20 €
#Danza classica, durata 90′
Una delle più grandi storie d’amore in una nuova produzione in due atti su musica di P. I. Tchaikovsky. Liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare, lo spettacolo vede le scenografie di Marco Pesta e la coreografia di Federico Veratti concretizzarsi nelle danze d’assieme, i passi a due, i virtuosismi classici, che si fondono a un’espressività moderna del corpo di ballo dell’Associazione del Balletto di Milano.
Il Balletto di Milano, diretto dal 1998 da Carlo Pesta, è una delle compagnie di danza di maggior prestigio in Italia, oltre al grande ente scaligero è l’unica compagnia di balletto stabile a Milano e di tutta la Lombardia ad avere un proprio teatro e un’attività internazionale. La compagnia è riconosciuta e sostenuta da MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), titolare di “Riconoscimento di rilevanza regionale – REGIONE LOMBARDIA” e patrocinata dal COMUNE DI MILANO.