Speciale Tg1: Figlie di un dio minore, girato in Iraq e in Siria

La guerra all’Isis è finita ma, una volta che si sono spenti i riflettori dei mass media, è subentrata l’indifferenza nei confronti delle vittime, lasciate da sole con le loro macerie, materiali e morali. E’ il caso della comunità yazida, una minoranza religiosa che vive nel nord dell’Iraq e che ha pagato il prezzo più alto della follia dell’Isis. I maschi yazidi sono stati infatti sterminati e le loro donne e bambini ridotti in schiavitù, come più volte denunciato dal Premio Nobel per la Pace Nadia Murad. Lo racconta il reportage di Amedeo Ricucci, girato in Iraq e in Siria, “Figlie di un dio minore”, in onda domenica 22 settembre alle 23.35 su Rai1 per “Speciale Tg1”.
Più di tremila furono all’epoca le vittime – era l’agosto del 2014 – e quasi 7mila le donne e i bambini rapiti dall’Isis. Di questi solo 3500 sono riusciti a fuggire o sono stati liberati, soprattutto nell’ultimo anno, mentre 3mila mancano all’appello.
Con testimonianze esclusive e immagini inedite, “Figlie di un dio minore” racconta il dramma vissuto dalle donne yazide, la ricerca di quelle che mancano all’appello e, dramma nel dramma, la triste storia dei bambini nati dalla violenza sessuale: “i figli della vergogna”, che le donne yazide sono costrette oggi ad abbandonare in Siria, nel famigerato campo di al Hol.

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