Esce il 5 marzo “Metamorfosi” (Sony Music), il nuovo album di Noemi anticipato dal brano “Glicine” in gara al 71° Festival di Sanremo.
Con questo progetto, prodotto da Andrea Rigonat e i Muut, l’artista torna forte di un rinnovamento profondo che l’ha portata a esplorare sonorità diverse e colori inediti della sua voce. Per la prima volta Noemi si è cimentata in un album autobiografico realizzato lavorando a stretto contatto con gli autori e i produttori da cui ha deciso di farsi affiancare. Ha creato il suo team di lavoro e grazie ai producer Dorado Inc. di Dario Faini, Muut, Andrea Rigonat, e ai testi di Ginevra e Arashi, il pop ha incontrato l’underground in modo contemporaneo e credibile. Firmano come autori i bani di “Metamorfosi” anche Franco 126, Neffa, Dario Faini, Federica Abbate, Francesco Fugazza, Roberto Casalino, Davide Simonetta, Marcello Grilli, Silvia Tofani, Tattroli e Daniele Magro.
“Per lavorare a questo disco sono partita da me, dalla mia voglia di cambiamento, di evolvermi, di trovare sempre degli spunti nuovi per raccontarmi sotto una luce diversa ma senza perdere la mia essenza. Metamorfosi è uno dei pezzi fondamentali per capire il vibe e il fraseggio nuovo con cui sono entrata in contatto ed è stata una sfida per me, un bellissimo viaggio. E poi tramite queste melodie ho potuto aggiungere nuove dinamiche e colori alla mia voce. In questo album mi sento come se fossi riuscita ad aprire una porta segreta dentro di me e ho scoperto questo giardino con fiori e colori bellissimi. All’interno del disco si sono aggiunti altri cantautori come Franco126, Neffa e autori come Federica Abbate, Silvia Tofani che sono scoperte molto belle e sono contenta di aver incontrato queste persone nuove che mi hanno dato la possibilità di appassionarmi ancora di più alla musica“, ha raccontato Noemi in conferenza stampa.
Diverse canzoni sono nate dalla condivisione delle esperienze e delle emozioni che l’artista ha vissuto in questa fase della sua vita: dalla crisi profonda alla metamorfosi. Un cambiamento radicale e necessario che nasce dall’esigenza di evolvere, di riacquistare il controllo sulla sua vita, di ritrovare la passione per se stessa e la musica: “Questo momento storico ha imposto una riflessione su me stessa e il fatto che dovessi cercare una soluzione, mi ha fatto capire che dovevo trovare la mia identità. Quello che ci tengo a sottolineare è che parte tutto dalla testa che ci dà la possibilità di essere forti interiormente. Credo che sia fondamentale trovare la felicità dentro di noi ed essere veramente quello che vogliamo. Le persone mi dicono che ho una nuova luce negli occhi, e questo dipende proprio dalla felicità interiore. Sento che sto ancora vivendo questa metamorfosi e sono contenta della mentalità dinamica che sono riuscita a raggiungere”.
Noemi sarà in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Glicine” scritto da Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza, Tattroli e Dario Faini: “E’ una canzone che amo perchè sento dentro questo pezzo una doppia anima, la classicità a anche la modernità. E’ stata una bella emozione capire al volo di dover salire sul palco al posto di Irama, non me l’aspettavo e ho cercato di sostituirlo al meglio. Sono strafavorevole al fatto che lui possa partecipare alla gara esibendosi tramite la registrazione video perché so quanto lavoro ci sia dietro”.
Come il glicine, pianta rampicante dalla fioritura delicata, ma in grado di piegare nel tempo il ferro, e dalle radici robuste, così la donna cantata da Noemi scopre dentro di sè la forza di rinnovarsi nel momento fragile della fine di un amore. Una forza molto simile a quella che ha trovato la Noemi di oggi.
Nella serata dedicata alle cover l’artista porterà “Prima di andare via” con Neffa: “E’ un cantautore che amo da sempre e c’è un suo pezzo nel mio disco che si chiama Tu non devi, con melodie soul che ha un testo che sembra leggero ma in realtà ha un forte messaggio. Mi sento molto affine a lui anche per il lavoro emotivo che ha fatto nel suo nuovo disco. Abbiamo scelto Prima di andare via che è un pezzo funky, e abbiamo inserito sui fiati Superstition di Stevie Wonder. Non vogliamo svilire il momento difficile che stiamo vivendo ma non vogliamo nemmeno rinunciare alla voglia di sognare e speriamo che il pubblico si diverta con noi. La platea vuota è stata una botta ma è importante che il Festival sia l’emblema delle regole che dobbiamo rispettare per combattere il virus”.
di Francesca Monti