Gaudiano ha vinto il Festival di Sanremo 2021 nelle Nuove Proposte con “Polvere da sparo”, una canzone travolgente, dedicata alla perdita del padre, capace di descrivere tutte quello che rimane quando, attraversato il dolore, accettiamo che una persona amata non sia più con noi.
“Siamo arrivati alla finale dopo un percorso lunghissimo che ha approfondito una conoscenza bellissima e un rapporto che si è andato a consolidare. C’è tanta stima tra noi e io stesso sono legato alle canzoni di Folcast, Wrongonyou e Davide Shorty. L’adrenalina mi ha portato a vivere con emozione la serata, dentro di me ero molto euforico ma la situazione che stiamo vivendo ci costringe a non sfogare la felicità. Ancora adesso faccio fatica a far combaciare il volto di quel ragazzo che vedo sui giornali con il premio in mano e il mio io interiore. Ho vinto grazie ad un’armata di persone che ha preso a cuore la mia storia e si è riconosciuta nelle parole della canzone che è nata da un concetto di ispirazione basato sulla verità e credo questa sia stata la carta vincente. Non volevo creare un arrangiamento didascalico sul significato della canzone e con Francesco Cataldo abbiamo deciso per una ritmica che trasmettesse una certa pulsione. Probabilmente sono molto impulsivo quando accadono cose che segnano la mia vita, ancora oggi faccio fatica ad accettare la scomparsa di mio padre Ciro. Bisogna tenere sempre presente che quando qualcosa ti tocca il lato emotivo è difficile rimanere calmi”, ha raccontato Gaudiano in conferenza stampa.
Il cantautore pugliese si è formato con il teatro e ha preso parte a diversi musical, da Rent e Ghost: “Il teatro è stato fondamentale per la mia formazione e rimane una forma espressiva a cui non voglio rinunciare e che porterò avanti di pari passo con il percorso musicale. Devo ringraziare il maestro Gino Landi che mi ha insegnato come stare sul palco e questo mi ha garantito una certa sicurezza anche nell’esibizione al Festival di Sanremo”.
Wrongonyou ha ricevuto il Premio della Critica Mia Martini per “Lezioni di volo”: “Voglio ringraziare la critica per il supporto e la stima nei miei confronti. E’ un premio per me molto importante. E’ stata una bellissima esperienza di formazione. Aver avuto la possibilità di cantare con un’orchestra dal vivo è stato un sogno e sono felice che si sia realizzata questa edizione del Festival”.
Davide Shorty è il vincitore del Premio della Sala Stampa Lucio Dalla per “Regina”: “E’ veramente un grandissimo onore per me avere ricevuto questo premio che porta il nome di uno dei più grandi artisti della musica italiana. Sono felice di aver condiviso questa esperienza con Marco, Daniele e Davide con cui si è creato un bel rapporto di amicizia. La musica dovrebbe sempre andare oltre la competizione e verso la condivisione”.
di Francesca Monti