Siamo arrivati alla finale del 71° Festival di Sanremo. Un’edizione diversa, insolita, strana ma ugualmente bella.
L’ultima serata si è aperta con le note dell’inno di Mameli suonato dalla Banda Militare della Marina Italiana. Amadeus ha dato poi il via alla gara dei Campioni che ha visto salire per primo sul palco Ghemon con “Momento perfetto”, seguito da Gaia con “Cuore amaro”, Irama con “La genesi del tuo colore” (con il video registrato nella prima prova), Francesca Michielin e Fedez con “Chiamami per nome”, Willie Peyote con “Mai dire mai (La locura)”, Orietta Berti con “Quando ti sei innamorato”, Arisa con “Potevi fare di più”, Bugo con “E invece sì”, Maneskin con “Zitti e buoni”, Madame con “Voce”, La Rappresentante di lista con “Amare”, Annalisa con “Dieci”, Coma_Cose con “Fiamme negli occhi”, Lo Stato Sociale con “Combat Pop”, Random con “Torno a te”, Max Gazzè con “Il farmacista”, Noemi con “Glicine”, Fasma con “Parlami”, Aiello con “Ora”.
La serata finale ha visto tanti prestigiosi ospiti a cominciare dall’immensa Ornella Vanoni che ha cantato un medley di suoi grandi successi quali Una ragione di più, La musica è finita, Mi sono innamorato di te, Domani è un altro giorno, e poi accompagnata al piano da Francesco Gabbani ha duettato con lui sulle note del nuovo splendido singolo Un sorriso dentro al pianto.
Sul palco dell’Ariston anche Serena Rossi, reduce dal successo della serie Mina Settembre, e alla conduzione dal 12 marzo su Rai 1 del programma La canzone segreta: “E’ una nuova sfida e a me le sfide piacciono. Ogni sera avremo sette ospiti che entrano in studio senza sapere nulla di quello che abbiamo preparato per loro, prendendo spunto dalla loro canzone segreta”, ha detto l’attrice dedicando ad Amadeus “A te” di Jovanotti.
Due grandissimi campioni dello sport quali Federica Pellegrini e Alberto Tomba, ambasciatori dei Giochi di Milano Cortina 2026, hanno lanciato il contest per scegliere sul sito della kermesse il logo ufficiale delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali. La scelta è tra Futura e Dado. “L’ultima volta che sono stata al Festival era 9 anni fa con Gianni Morandi. L’ansia di scendere quelle scale è la stessa, ma l’emozione è ancora più forte. Questi Giochi saranno una vetrina straordinaria e una grande occasione per l’Italia”, ha detto Federica Pellegrini. “Questo Festival ha unito musica e sport e non poteva che chiudersi con la celebrazione del prossimo grande evento che ospiterà il nostro Paese. Vorrei veramente che fossero i Giochi di tutti gli italiani” ha chiosato Alberto Tomba. La votazione resterà aperta per due settimane sul sito http://www.milanocortina2026.org e sull’app Milano Cortina 2026. Il risultato verrà svelato in una puntata speciale dei Soliti Ignoti su Rai 1 dedicata ai Giochi.
Tecla Insolia ha presentato il film “La bambina che non voleva cantare” che racconta la storia di Nada e andrà in onda su Rai 1 il 10 marzo, mentre Achille Lauro ha proposto il suo quinto quadro artistico dedicato al mondo della musica classica sulle note di C’est la vie con protagonista il ballerino dell’Opera di Roma Giacomo Castellana.
Fiorello, cui è stato assegnato da Amadeus il Premio Città di Sanremo, accompagnato dalle spettacolari coreografie degli Urban Theory, la dance crew con oltre 600 milioni di visualizzazioni, ha omaggiato Little Tony con un medley di Cuore Matto, Riderà, Profumo di mare.
Zlatan Ibrahimovic, che nel corso delle serate, ha fatto emergere il suo lato più ironico e acquisito maggiore sicurezza sul palco, ha letto un monologo rendendo omaggio all’Italia e al festival: “Alla fine di questa settimana, voglio dirvi una cosa: tutti conoscevano già Zlatan prima di questo festival. Allora perché Zlatan è venuto qui? Perché gli piacciono le sfide, l’adrenalina, gli piace crescere e se non affronti le sfide con te stesso non puoi crescere. Quando fai una sfida è come scendere in campo, e quando scendi in campo puoi vincere o puoi perdere. Io ho giocato 9545 partite, ne ho vinte tante, ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho anche persa qualcuna. Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partire. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Il fallimento non è il contrario del successo, ma è una parte del successo. Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. Se sbaglia Zlatan puoi sbagliare anche tu, la cosa importante è fare ogni giorno la differenza. Impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ho organizzato questo festival per dirvi che ognuno di voi nel suo piccolo può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. E questo non è mio festival, non è il festival di Amadeus, ma è il vostro Festival, dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa”.
Giovanna Botteri, tra le più brave giornaliste italiane, partendo dalle parole della canzone di Lucio Dalla “L’anno che verrà” ha raccontato come ha vissuto in Cina l’inizio della pandemia esattamente un anno fa. Poi ha detto ad Amadeus: “Guarda quello che c’è oltre la telecamera, vedi la gente che è lì a guardarci con affetto, senti i cuori che battono e quel battito significa calore e affetto. Senti che chi ci segue da lontano ci vuole bene per come siamo, anche se siamo imperfetti, e questo ti dà la forza di non sentirti più solo, di capire che puoi farcela, devi farcela. E noi ce la faremo, l’Italia ce la farà, sono sicura”.
Umberto Tozzi ha cantato “Dimentica dimentica” al piano e poi un medley delle sue hit più famose “Ti amo”, “Stella stai”, “Tu”, “Gloria”, annunciando che il 10 aprile terrà un concerto in streaming allo Sporting di Montecarlo per raccogliere fondi per i suoi musicisti e tecnici che fanno parte di un settore in gravissima crisi in questo doloroso periodo di pandemia.
Dopo l’esibizione del vincitore delle Nuove proposte Gaudiano che ha cantato “Polvere da sparo”, Amadeus e Fiorello hanno annunciato la classifica generale finale dal ventiseiesimo al quarto posto:
Colapesce Dimartino con Musica leggerissima
Irama con La genesi del tuo colore
Willie Peyote con Mai dire mai (La locura)
Annalisa con Dieci
Madame con Voce
Orietta Berti con Quando ti sei innamorato
Arisa con Potevi fare di più
La rappresentante di lista con Amare
Extraliscio feat. Davide Toffolo con Bianca luce nera
Lo Stato Sociale con Combat Pop
Noemi con Glicine
Malika Ayane con Ti piaci così
Fulminacci con Santa Marinella
Max Gazzè con Il Farmacista
Fasma con
Gaia con Cuore amaro
Coma_Cose con Fiamme negli occhi
Ghemon con Momento perfetto
Francesco Renga con Quando trovo te
Gio Evan con Arnica
Bugo con E invece sì
Aiello con Ora
Random con Torno a te
Sono quindi Ermal Meta con Un milione di cose da dirti, Francesca Michielin e Fedez con Chiamami per nome e i Maneskin con Zitti e buoni a contendersi la vittoria.
In attesa di scoprire il vincitore sono saliti sul palco Michele Zarrillo, Paolo Vallesi e Riccardo Fogli che hanno cantato rispettivamente La notte dei pensieri e Cinque giorni, La forza della vita e Storie di tutti i giorni quindi è stata la volta del produttore e cantautore Dardust che ha deliziato gli spettatori con la sua musica.
Amadeus e Fiorello hanno annunciato i Premi collaterali:
Premio della Critica Mia Martini a Willie Peyote con Mai dire mai (La locura)
Premio Sala Stampa Lucio Dalla a Colapesce Dimartino per Musica leggerissima
Premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Madame per Voce
Premio Giancarlo Bigazzi per la Miglior Composizione Musicale a Ermal Meta per Un milione di cose da dirti
Amadeus e Fiorello hanno annunciato che i vincitori del Festival di Sanremo 2021 sono i Maneskin con “Zitti e buoni” davanti a Francesca Michielin e Fedez con “Chiamami per nome” e a Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”.
di Francesca Monti