“Open Bar” è il nuovo singolo de Il Pagante, il trio milanese composto da Roberta Branchini, Federica Napoli ed Eddy Veerus che negli ultimi dieci anni ha raccontato una intera generazione, fotografando perfettamente vizi e virtù, sogni e manie.
Prodotta da ITACA (il team di Merk & Kremont) la canzone ha un ritmo fresco e frizzante e con la consueta ironia racconta la voglia di godersi ogni istante e di cogliere l’attimo perché come ci ha insegnato la pandemia tutto può cambiare in un istante.
E’ uscito il vostro nuovo singolo “Open Bar”, un brano pieno di energia e vitalità, cosa potete raccontarci a riguardo?
Eddy: “Questo brano è stato scritto due anni fa, poi nelle due passate estati abbiamo optato per altri pezzi ma ora era il momento giusto per pubblicarlo. All’interno della canzone è presente la metafora della pioggia come antagonista per dire che durante una festa estiva è probabile che ci sia un temporale che possa interrompere tutto, quindi il messaggio è cogli l’attimo, divertiti finchè puoi perché può arrivare un imprevisto che cambia tutto. Questo può essere traslato anche con open bar, che è una fascia oraria in una serata dove è concesso bere illimitatamente ed è quindi un modo per dire: approfitta, bevi, divertiti perchè quando le cose finiscono se non hai colto l’opportunità potresti avere dei rimorsi”.
Un messaggio importante dopo un anno complicato come quello che abbiamo vissuto…
Eddy: “E’ uno dei brani più generici che abbiamo fatto, andando sul classico a livello di sound. Al nostro pubblico abbiamo offerto tantissime sfaccettature di quello che facciamo ma dopo un anno che siamo fermi abbiamo ritenuto giusto che Il Pagante desse alla gente quel prodotto a cui è abituata con un drop simile a Settimana bianca. Siamo contenti del riscontro positivo che sta avendo”.
Tra i vostri progetti c’è un disco? Quest’estate farete delle date?
Federica: “Se il governo dà l’ok per la riapertura con le precauzioni necessarie lavoreremo nelle discoteche. Speriamo di poter tornare presto a fare il nostro lavoro. E poi c’è in programma un album che uscirà dopo l’estate e che abbiamo realizzato nei mesi di reclusione forzata”.
Nel testo della canzone sono citate due isole da sogno: Panarea e Turks e Caicos. Qual è il vostro posto del cuore?
Eddy: “Fuerteventura, ci ho passato due mesi ed è un luogo magnifico”.
Federica: “Tornerei a Nosy Be, in Madagascar”
Roberta: “Io ho avuto la fortuna di andare a Turks e Caicos e mi piacerebbe tornarci”.
Federica, cosa puoi raccontarci del tuo ruolo di ambasciatrice del body positive?
“Ho semplicemente raccontato la mia storia e mi sono resa conto che non sono da sola perché ci sono molti giovani che si ritrovano ad essere attaccati da queste shit storm di messaggi e insulti. Purtroppo ai miei tempi non c’era una legge che permetteva di denunciare e che tutelasse le persone. Oggi c’è, quindi invito chiunque riceva degli attacchi di bullismo a denunciare e chiedere aiuto perché non si è mai soli”.
Eddy sei autore dell’inno “Noi siamo l’Inter” scritto per il 19° scudetto nerazzurro…
“E’ da quando ho iniziato a fare musica che desideravo fare una canzone per l’Inter e dopo dieci anni di sofferenza avevamo captato che potesse essere la stagione giusta per rivincere lo scudetto. In tre giorni abbiamo scritto il brano con Merk & Kremont. E’ piaciuto alla gente e tanti tifosi dell’Inter hanno scoperto chi siamo attraverso questa canzone che mi ha permesso di arrivare ad un target diverso dal nostro”.
Roberta, puoi parlarci del tuo ruolo di Ambassador dei Giochi Invernali di MilanoCortina 2026?
Roberta: “Avrò un ruolo da digital ambassador e porterò avanti un viaggio in questi cinque anni sulla vita delle Olimpiadi cercando di avvicinare tutte le regioni italiane e renderle partecipi, perchè è giusto che ci sia uno spirito di condivisione. Prenderò parte agli eventi e racconterò quello che accade con le storie sui miei social e su quelli dei Giochi”.
“Open Bar” sarà accompagnato da un video?
Roberta: “Gireremo a breve un video, ci stiamo lavorando e sarà bellissimo ma non possiamo ancora svelare se ci saranno o meno degli ospiti”.
di Francesca Monti