A Rovello Porro (Co) la terza domenica di luglio è dedicata alla Festa della Madonna del Carmine.
Il titolo scelto per questa edizione è “Giuseppe prese con sé Maria” che si inserisce nell’anno dedicato in modo particolare a Giuseppe, lo sposo di Maria e il padre di Gesù.
Questo il programma delle celebrazioni liturgiche:
Da lunedì 12 a martedì 20 luglio
ore 9.00 S. Messa in Santuario
Giovedì 15 luglio
ore 20.30 Via Matris e S. Rosario in santuario
Venerdì 16 luglio
ore 20.30 S. Messa solenne sul piazzale del santuario
Sabato 17 luglio
Dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.30: possibilità di accostarsi al sacramento del Perdono in santuario
Domenica 18 luglio
Orari Sante Messe sul piazzale del Santuario: 7.00 – 8.00 – 10.00 – 18.00.
Ore 10.00 S. Messa celebrata da don Maurizio Corbetta, ricordando il suo 40° anniversario di Ordinazione Sacerdotale.
Ore 20.30 Corteo del parroco con la reliquia e arrivo al piazzale del santuario, celebrazione dell’imposizione dello scapolare e benedizione con la reliquia della Beata Vergine.
Lunedì 19 luglio
Orari Sante Messe in Santuario: 8.00 – 10.00. Sospese le S. Messe delle 7.00 e delle 18.00
Ore 10.00 S. Messa celebrata da don Carlo Premoli, ricordando il suo 45° anniversario di Ordinazione Sacerdotale.
Ore 16.30 Momento di preghiera per i bambini.
Ore 21.00 S. Messa di chiusura della festa sul piazzale del santuario e riposizione della statua nella nicchia
Dal 13 luglio sarà aperto il Banco di beneficenza. Questi gli orari:
- Apertura: 13 luglio dalle 9.30 alle 12.00
- Giovedì 15 luglio: dalle 20.00 a fine celebrazioni
- Venerdì 16 luglio: dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 a fine celebrazioni
- Sabato 17 luglio: dalle 16.00 a fine celebrazioni
- Domenica 18 e lunedì 19 luglio: dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 16.00 a fine celebrazioni
La pietra
Per tutta la settimana della festa sarà esposta una piccola pietra proveniente della Tomba del Giusto (tomba di San Giuseppe) di Nazareth e donata dal Patriarca di Gerusalemme alla parrocchia rovellese, nell’anno dedicato a San Giuseppe. Questa pietra sarà collocata nell’altare della cappella del cimitero di Rovello.
credit foto FM
LA STORIA DEL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL CARMINE
Il meraviglioso Santuario della B.V. del Carmine, anticamente denominato Santa Maria della Lura, è molto probabile che fosse già esistente nel XIII secolo nelle forme di una piccola cappella campestre. “Il primo documento che ne parla con certezza è un atto notarile del 1519, dal quale si deduce che è stata eretta dagli abitanti di Rovello e che la sua origine è tanto remota da non potersene avere notizia sicura. Era una chiesetta di modeste proporzioni dedicata alla Natività di Maria. Essendo discosta dal centro abitato spesso rimaneva abbandonata. Da ciò sorse il desiderio da parte dei popolani di affidarla nel 1519 ai Carmelitani di Santa Maria del Carmine di Milano, che iniziarono la loro presenza a Rovello, impegnandosi a celebrare una messa quotidiana, a costruire una casa per loro abitazione, nella quale mantenere un religioso per insegnare a leggere e a scrivere ai ragazzi del luogo”, racconta il Professore Franco Premoli.
“Nel 1652 papa Innocenzo X emanò la Bolla Instaurandae regularis disciplinae con cui si decise la soppressione di tutti i piccoli conventi in cui vivevano meno di sei religiosi, tra questi vi era quello di Rovello, che venne soppresso nel 1653 con l’assegnazione del conventino, della chiesa e dei relativi beni alla parrocchia. Ma la richiesta presentata da Francesco Pagani, nobile del luogo, per erigere una cappellania con diritto di patronato, rimise in discussione la decisione dell’arcivescovo di Milano Alfonso Litta. Dopo alterne vicende, nel 1677 venne concesso a Cesare Pagani di erigere la cappellania sulla chiesa di Santa Maria della Lura, ormai denominata nei documenti Santa Maria del Carmine. Nello stesso anno il marchese donò la statua in legno della Madonna, che ancora oggi si venera. Nel 1707 morì il marchese Cesare Pagani, che nominò suo erede universale l’avvocato Carlo Giuseppe Porro di Milano; in tal modo la cappellania Pagani si trasformò in cappellania Porro. Nel corso del XIX secolo la chiesa diventò sussidiaria della parrocchiale e venne ampliata in due riprese, dapprima tra il 1804 e il 1808, successivamente nel 1872-73. Nel 1925, divenuta pericolante, venne totalmente ricostruita nelle forme del primo Rinascimento lombardo in stile neobramantesco dall’architetto Ugo Zanchetta di Milano. Nel 1935 il nuovo santuario fu solennemente inaugurato e benedetto; la consacrazione avvenne 70 anni dopo, il 15 luglio 1995. In tale occasione venne rifatto l’altare in marmo. La decorazione pittorica è stata completata a più riprese: tra il 1928 e il 1945 dal pittore Vanni Rossi con gli affreschi dell’altare, della cupola e delle navate, raffiguranti tra gli altri i misteri del rosario (gaudiosi, dolorosi e gloriosi); tra il 1991 e il 2009 dal pittore Emiliano Viscardi, con gli affreschi dei transetti, che completano il rosario con i misteri della luce. I portali in bronzo sono stati realizzati dallo scultore Giorgio Galletti tra il 1985 e il 1995″.