Dopo tre anni e 101 reti le strade della Juventus e di Cristiano Ronaldo si separano. Nella giornata di giovedì, a poche ore dalla chiusura della sessione estiva del calciomercato, CR7 ha comunicato alla società bianconera la sua volontà di lasciare Torino e di iniziare una nuova avventura calcistica, tanto che oggi non si è allenato, ha salutato i compagni ed è partito alla volta di Lisbona.
Si è parlato prima del PSG, poi del Manchester City ma la destinazione più probabile per il fuoriclasse portoghese è il Manchester United che gli offrirebbe un contratto biennale a 25 milioni l’anno e che avrebbero presentato un’offerta alla dirigenza juventina intorno ai 28 milioni. Un ritorno al passato perché CR7 aveva già giocato con i Red Devils dal 2003 al 2009. Se anche questa pista non dovesse andare in porto resterebbe la rescissione del contratto che lo lega ai bianconeri ancora per un anno.
Un addio quello tra Cristiano e la Juventus che si consuma con freddezza e nel peggiore dei modi. Che il numero sette avesse intenzione di cambiare aria si era percepito già da diversi mesi ma la situazione è stata gestita male da entrambe le parti. Dalla società bianconera che forse avrebbe dovuto imporre una deadline al procuratore Mendes per trovare una nuova squadra al suo assistito senza arrivare agli sgoccioli del calciomercato e a campionato già iniziato, e dal cinque volte Pallone d’Oro che avrebbe dovuto esplicitare le sue intenzioni in modo chiaro.
Mister Allegri nella conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Empoli ha dichiarato a riguardo: “Ieri (26 agosto, ndr) Cristiano mi ha comunicato che non ha intenzione di rimanere alla Juventus ed è per questo che sabato non sarà convocato. Stamattina non si è allenato e ha salutato i compagni. Ronaldo ha fatto una sua scelta, nella vita le cose passano. Alla Juventus sono passati Sivori, Platini, Del Piero, Zidane, Buffon e altri grandissimi campioni e allenatori. Rimane la Juventus che è la cosa più importante. Cristiano è stato qui tre anni ed ha dato il suo apporto, si è messo a disposizione della Juventus e adesso va via. Gli auguro tutte le fortune del mondo”.
Una storia che si conclude con un finale amaro. Forse per poter puntare a conquistare davvero la Champions dopo tanti anni la società torinese avrebbe dovuto costruire una squadra diversa, più forte e solida soprattutto a centrocampo, intorno a CR7, senza contare che il cambio di tre allenatori in tre anni e la pandemia hanno probabilmente influito negativamente. Restano i gol, le fantastiche giocate e le emozioni regalate da Cristiano Ronaldo e l’orgoglio per i tifosi della Juventus di aver visto indossare la maglia bianconera ad uno dei più grandi calciatori di sempre.
di Francesca Monti