Con il diffondersi del Covid-19, nel mondo del teatro è calato il sipario. Alla luce dell’incertezza che il settore teatrale ha vissuto durante tutta la fase più complessa dell’emergenza sanitaria, il Teatro Out Off presenta la nuova stagione attraverso una immagine emblematica e significativa: la polena. Proprio come la polena, figura mitica in grado di sfidare i mari in tempesta e di proteggere i marinai dalle forze avverse, il Teatro Out Off affronta con coraggio le ripercussioni negative che la pandemia ha avuto sul settore teatrale e protegge il bisogno di cultura dell’intera società proponendo una nuova stagione interamente dedicata al suo pubblico, che tornerà a far vivere il Teatro con la presenza fisica e gli applausi dal vivo.
L’ampia e radicale crisi che ha coinvolto il mondo del teatro ci impone una profonda riflessione che deve riguardare l’identità e la continuità con il passato, ma deve saper guardare anche alla nuova realtà e al futuro. Il progetto per la prima parte della stagione 2021\2022 è pensato per dare continuità ad alcuni progetti intrapresi nel 2021, ma che non hanno potuto essere rappresentati davanti al pubblico, e per rispondere alla necessità di proiettare la nostra progettualità oltre la barriera del presente attraverso il coinvolgimento dei giovani. Nella nuova stagione vogliamo continuare a lavorare per andare verso quello che vorremmo diventasse il teatro: un Hub culturale, incrocio di culture ed esperienze artistiche, incubatore sociale, luogo di informazione, discussione e laboratorio didattico.
La prima parte della 46ª stagione del Teatro Out Off si apre il 21 settembre con “Tutta casa, letto e chiesa” di Dario Fo e Franca Rame per la regia di Lorenzo Loris e interpretato da Monica Bonomi. Uno spettacolo storico sulla questione femminile che continua a mantenere una dirompente forza di contestazione oltre che una straordinaria comicità.
La “casa” è stata al centro delle nostre vite negli ultimi mesi e qui è il centro del primo monologo comico. La casa è il luogo dove si consumano i conflitti più aspri ed è il punto di partenza per ogni riflessione femminista, negli anni ‘70 come oggi.
Al termine dello spettacolo, per tre sere (23 settembre, 30 settembre, 7 ottobre) gli spettatori sono invitati a “non scappare”, ma a fermarsi ancora in sala e approfondire le tematiche del testo: il ruolo della donna nella società, come è cambiato in questi anni e quali sono le politiche e le misure che si possono mettere in atto. Tre momenti di riflessione con figure di rilievo come Alessandra Kustermann, ginecologa e direttrice dell’unità operativa complessa del pronto soccorso della Mangiagalli, il magistrato Fabio Roia presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, l’attrice e autrice Monica Faggiani per il collettivo Amleta, la giornalista, autrice e interprete Livia Grossi, la giornalista e scrittrice Valeria Palumbo.
La nuova stagione prosegue con la XXIIIª edizione di Danae Festival (dal 14 al 24 ottobre), che propone all’Out Off una selezione di artisti e artiste che si muovono nell’ambito di diverse discipline, dalla danza al video, dalla performing art al teatro alla ricerca sonora: il coreografo greco-svizzero Ioannis Mandafounis, l’artista croato Boris Kadin, il nucleo artistico Habillé d’Eau guidato da Silvia Rampelli, il poliedrico musicista Fabio Bonelli, il coreografo Jacopo Jenna, la coreografa e regista Elisabetta Consonni. La terza edizione della sezione Laterale, uno sguardo che oltrepassa la forma spettacolo avrà ospiti Marta Ciappina e Silvia Mai.
La casa è al centro anche del lavoro del giovane regista Andrea Piazza, che porta in scena, dal 2 al 21 novembre, “Le serve” di Jean Genet, tradotto da Franco Quadri, con due giovani attrici, Giulia Amato e Maria Canal. Il cast è arricchito dalla partecipazione di un’attrice di esperienza come Monica Bonomi, protagonista di numerosi spettacoli dell’Out Off. Ispirato a un fatto di cronaca che negli anni ’30 sconvolse la Francia, quando una ricca signora venne atrocemente uccisa con la figlia dalle due domestiche di casa. La spietata e viscerale favola nera di Jean Genet, nella viva e precisa traduzione di Franco Quadri, ci parla con una forza senza pari in questo periodo che ha visto tutti noi sacrificare parte della propria libertà per il bene comune e che vede ora i membri più deboli ed esposti della società, soprattutto i giovani, guardare in un futuro pieno di incertezze.
Roberto Trifirò, dal 30 novembre al 19 dicembre in prima nazionale, propone “Confessioni di un roditore”, liberamente tratto da “La tana” di Franz Kafka. Lo spettacolo, cancellato in seguito alla chiusura dei teatri nel marzo 2020, è stato riprogrammato nel marzo 2021 e nuovamente annullato per le restrizioni della pandemia. La riproposizione a novembre/dicembre 2021 assume un valore simbolico e di riflessione sulle paure fittizie e reali che ci circondano di grandissima attualità che speriamo divenga per tutti un’esperienza catartica e purificatrice. La paura dell’altro, sconosciuto e potenzialmente pericoloso, ha come conseguenza l’isolamento, la vita si trasforma così in una solitaria attività di difesa della propria tana.
La vita vicino a casa, la conoscenza del quartiere e dei suoi abitanti è uno dei lasciti positivi di questa pandemia. Dalla riflessione sull’importanza della prossimità nasce “Incontri Sotto Casa” del Teatro Out Off. In collaborazione con il collettivo di danza del Tempio del Futuro Perduto si sviluppa un lavoro collaterale allo spettacolo “Confessioni di un roditore” ispirato al racconto “La tana” di Kafka. A partire dai temi sulla solitudine e l’isolamento del racconto di Kafka, nasce dunque il “Progetto multidisciplinare “L’AVANZO. Un viaggio nelle solitudini di un quartiere” un racconto corale che vuole essere la rappresentazione di un tessuto umano reale e documentato. Un labirinto di testimonianze e scene di vita quotidiana poeticamente rappresentate.
La crisi dell’individuo e la sua frammentazione in qualcosa d’altro da sé è un tema che ritroviamo nello spettacolo che chiude questa prima parte di stagione: “Uno, nessuno e centomila” (dall’11 gennaio all’6 febbraio in prima nazionale) di Luigi Pirandello con l’adattamento di Renato Gabrielli e la regia di Lorenzo Loris. Vitangelo Moscarda, uno dei personaggi più complessi del mondo pirandelliano, nella rielaborazione drammaturgica di Renato Gabrielli si triplica, dando vita a tre personaggi distinti. “Non si rappresentano” dice Gabrielli “i personaggi che nel libro circondano il narratore/protagonista Moscarda, bensì tre incarnazioni dei “centomila” Moscarda in cui costui si avverte moltiplicato. Queste figure portano avanti l’azione scenica, evocando a turno i personaggi esterni, alternandosi e spesso contraddicendosi a vicenda nel racconto”.
TEATRO OUT OFF – 46a STAGIONE 2021-22
PROGRAMMA da settembre 2021 a gennaio 2022 – prima parte
dal 21 settembre al 10 ottobre – prima nazionale
TUTTA CASA, LETTO E CHIESA
di Dario Fo e Franca Rame
dal 12 al 24 ottobre
DANAE FESTIVAL XXIIIa edizione
A cura di Teatro delle Moire
dal 2 al 21 novembre 2021 – prima nazionale
LE SERVE
di Jean Genet
dal 30 novembre al 19 dicembre – prima nazionale
CONFESSIONI DI UN RODITORE
di Roberto Trifirò
liberamente tratto da “La tana” di Franz Kafka
22 e 23 dicembre
INCONTRI SOTTO CASA
L’AVANZO. Un viaggio nelle solitudini di un quartiere
In collaborazione con Tempio Daylight, collettivo di danza del Tempio del Futuro *Perduto
dall’11 gennaio al 6 febbraio 2022
UNO, NESSUNO E CENTOMILA
di Luigi Pirandello