La Russia ha attaccato l’Ucraina, forti esplosioni in diverse città

Questa mattina, quando a Mosca erano quasi le 6, è stato annunciato dal Presidente russo Putin l’attacco all’Ucraina. Ci sono state forti esplosioni a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.

Tanti cittadini ucraini cercano di uscire dalle città in bus o in auto per trovare un rifugio in quanto temono che arrivi l’esercito russo. Sette persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha affermato in un tweet: “Condanniamo fermamente l’attacco ingiustificato della Russia all’Ucraina. In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile”.

Da Firenze, dove si sta svolgendo l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, S. E. Mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), rivolge un accorato appello per la pace in Ucraina.

“Le Chiese che sono in Europa condannano con forza quanto è accaduto questa notte in Ucraina: bisogna agire insieme e con determinazione per porre fine immediatamente all’aggressione russa e fare tutto il possibile per proteggere donne, uomini e bambini innocenti: nel nome di Dio fermatevi adesso!

La Comunità internazionale, e in modo particolare l’Unione Europea, non lasci intentata nessuna via per fermare questo conflitto, perché le armi cedano il passo al dialogo e ai negoziati, perché venga difeso il diritto internazionale, l’indipendenza e la sovranità territoriale dell’Ucraina. Perché si ponga fine a una guerra che dall’Ucraina si estenderebbe inevitabilmente agli Stati vicini e diventerà una minaccia per tutta l’Europa.

I vescovi europei e le comunità cristiane pregano per le vittime di questo conflitto e per i loro familiari, sono vicini a quanti soffrono per questi atti di violenza.

Si uniscono all’invito di Papa Francesco che chiede preghiera e digiuno per la pace: “La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra””.

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