Dal 13 settembre torna su RaiPlay “Ossi di Seppia, quello che ricordiamo”

Dal 13 settembre torna su RaiPlay “Ossi di Seppia, quello che ricordiamo”, la serie non fiction che, attraverso il racconto di avvenimenti del passato recente della storia del nostro Paese, prova a dare chiavi di lettura anche del presente. La terza edizione, un percorso in 26 puntate attraverso momenti di crisi e i punti di rottura del nostro tempo, sarà disponibile il martedì a partire dal 13 settembre in anteprima su RaiPlay e il venerdì in seconda serata, su Rai3, dal 16 settembre.
“Ossi di Seppia” evidenzia quei momenti della cronaca, della politica, della società e dello sport in cui un evento improvviso ha segnato una svolta o un cambio di rotta nelle convenzioni, nelle abitudini, nel modo che avevamo di vedere il mondo. 
“Emozioni e ricordi collettivi, ma anche racconti in prima persona e nuove prospettive – sottolinea il Direttore di Contenuti Digitali, Elena Capparelli – Ossi di Seppia è per noi un prodotto premium, perchè continua a regalarci opportunità di riflettere su fatti del passato e ad arricchire la nostra capacità di analisi della realtà in cui siamo immersi, dedicato ai giovani, ma pensato per tutti”.
La nuova edizione prevede ventisei episodi per altrettanti “esercizi di memoria”, narrati da testimoni di eccezione. Si parte con “Maradona arriva a Napoli” (un ciclone nel calcio italiano) e si prosegue con “Tortora, storia di un’ingiustizia” (un punto di non ritorno nel rapporto tra cittadini e giustizia), poi “Papa Luciani, il mistero svelato” (cosa si nasconde dietro la sua morte), “Crollo a Wall Street” (6-10 ottobre 2008, una delle peggiori settimane vissute dalle borse del mondo), “Sigonella, la notte più lunga” (è l’inizio di una trama internazionale che fa tremare l’alleanza fra Italia e Stati Uniti), “La crisi energetica del 73” (in Italia si spengono le luci come nelle canzoni e le auto restano ferme nei garage). E ancora “Giorgiana Masi, morte di una studentessa” (il fatto di cronaca rompe definitivamente il rapporto di fiducia tra le istituzioni ed i movimenti giovanili di quegli anni), “Lo scandalo del sangue infetto” (seimila casi di contagio di epatite e Hiv), “Addio compagni!” ( il crollo del muro di Berlino e la fine del mondo diviso in blocchi), “Acqua Granda a Venezia” (è la notte tra il 12 e il 13 novembre 2019, l’alta marea devasta Venezia raggiungendo un picco di 187 centimetri di acqua), “La Pantera siamo noi” (le manifestazioni studentesche dalla Sicilia si espandono a Roma, contro l’allora ministro dell’istruzione Ruberti), “Arrivano gli Albanesi” (crollato il regime comunista in Albania,  inizia il primo grande fenomeno di migrazione di massa verso il nostro paese).
Si prosegue con “Val di Susa, la valle ribelle” (la battaglia contro la Tav), “Mike Bongiorno, la salma trafugata” (il re dell’ “Allegria” subisce la stessa sorte di un Santo medievale, quando le sue spoglie e la bara vengono trafugate), “Rosarno, caccia al nero” (la rivolta degli immigrati), “I sassi dal cavalcavia” (un fenomeno che oggi è diventato virale, la violenza demente fine a se stessa, figlia della noia), “Monica Vitti, una donna moderna” (non si era mai vista una donna così, capace di anticipare i cambiamenti del nostro paese), “1994, la discesa in campo” (l’arrivo di Berlusconi cambia per sempre le regole del gioco). E ancora, puntate dedicate: “Totti, fino all’ultimo gol” (la storia infinita fra il campione e la sua squadra), “La mia battaglia per Eluana” (un vuoto etico e morale non ancora colmato), “Pantani, vita e morte del Pirata” (una storia segnata dalla gloria e dalla sfortuna), “Perché Sanremo è Sanremo” (il racconto del massimo evento televisivo italiano), “La Madonnina di Civitavecchia” (l’irruzione del soprannaturale nella vita quotidiana e l’opinione pubblica divisa a metà). E infine, “Radicalmente Pannella, un po’matto un po’ genio” (gli ultimi anni di vita di un uomo che ha cambiato la società italiana), “I Serenissimi, assalto a Venezia” (l’assurda campagna di ricostituzione della Serenissima repubblica di Venezia), e “Battiato il rivoluzionario” (lo studioso dagli orizzonti amplissimi),
“Ossi di Seppia”, prodotta da 42°Parallelo, è la prima serie “nonfiction” pensata per riconnettere i Milllennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta, quello che ricordiamo.
 

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