MASTERCHEF ITALIA – Iginio Massari e Antonio Lorenzon, pane e pomodoro, brigate a Bassano del Grappa

Il lungo viaggio di MasterChef Italia ha preso il via. Il benvenuto che, ieri sera, i tre giudici hanno riservato alla Masterclass è già per cuori forti: Bruno Barbieri ha “abbandonato” la giuria seguendo le prove “a distanza”, e così i 20 aspiranti chef hanno visto accanto a Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo dapprima il temutissimo Maestro Pasticcere Iginio Massari nella Golden Mystery Box e poi nell’Invention Test, quindi Antonio Lorenzon, nono MasterChef italiano, per la prima prova in esterna di stagione a Bassano del Grappa, sua città natale; infine il Pressure Test, per il quale è tornato Barbieri, in seguito al quale la prima aspirante chef a togliere il grembiule è stata Luciana, la 74enne di Milano ex pubblicitaria.

Il terzo appuntamento con il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ieri sera su Sky Uno/+1 e on demand, ha totalizzato 814mila spettatori medi, nuovamente in crescita del +6% rispetto alla scorsa settimana, e il 3,9% di share, con il 69% di permanenza. Nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 922mila spettatori medi e il 3,8% di share, con 1.337.804 contatti; a seguire, il secondo episodio di serata ha raggiunto 706mila spettatori medi, con il 4,04% di share e 1.032.525 contatti.

Dati in crescita anche per i due episodi della settimana scorsa, nei sette giorni: media di 1 milione 990 mila spettatori con quasi 2,7 milioni di contatti unici e una permanenza al 74%, in crescita del +9% rispetto alla scorsa stagione e del +3% rispetto alla settimana precedente.

Il battesimo di fuoco della nuova Masterclass non poteva essere più scintillante: la Golden Mystery Box – che dava ai migliori aspiranti chef la possibilità di accedere direttamente in balconata – nascondeva al suo interno un lingotto di cioccolato color oro del maestro Iginio Massari, eccezionalmente “terzo giudice”, con il quale realizzare in 60 minuti una classica preparazione dolce oppure una salata. Al termine della prova, l’inedita giuria ha assaggiato C.C. (Cervo e Cioccolato) di Francesco G. (cervo con cioccolato, carota glassata e coulis di lamponi), Una sera di settembre di Letizia (pera fondente al vino, crumble alle mandorle, fonduta al cioccolato bianco, salsa al ribes e peperoncino), La Sfera Scoppiata di Ollivier (crema pasticcera con patè di amaretti, arancia candita e rum, purea di mango e rum, cioccolata al peperoncino), e 33 gnocchetti divennero 3 ed entrarono a Trento di  Edoardo (gnocchi ripieni di burro di cacao alla salvia con salsa di funghi aromatizzata alla senape) facendoli salire subito in balconata. Hanno poi valutato anche Cioccolato, Cervo e Melanzana di Mattia (controfiletto di cervo con frutti rossi e cioccolato, polpetta di cervo e melanzana al cioccolato e menta), Filetto e Fondente di Bubu (filetto di manzo con salsa al vino rosso e cioccolato, coulis di ribes rosso e melanzana fritta), e Bunet Chawanmushi di Francesca (bunet in stile giapponese con mandorle e lamponi caramellati e brodo di uovo, cioccolato e rum); poi ancora A cena fuori con Ale di Lavinia (tartellette di pasta frolla con ganache di cioccolato e caffè, panna alla vaniglia e coulis di lamponi), Agnello al Cioccolato, Dolce e un po’ Salato di Nicola (agnello su fondo al cioccolato, salsa di mirtilli, cipolla candita e crema di zucca) e Il tortino suona sempre due volte di Ivana (tortino di frolla con ricotta al basilico e cioccolato al peperoncino e arancia); infine i giudici hanno anche assaggiato Il Lato Positivo di Francesco S. (filetto impanato al panko su crema di patate e cioccolato bianco con arance candite), lasciandoli tutti in attesa del giudizio finale. In balconata sono poi saliti Mattia, Francesco S., Ivana, Francesca e Bubu, che hanno potuto così evitare il temuto Invention Test.

Il primo Invention Test di stagione ha omaggiato la cucina italiana con due suoi elementi fondamentali, il pane e il pomodoro: i concorrenti, in 45 minuti e con un solo viaggio disponibile in dispensa, hanno dovuto preparare un piatto che rispettasse e nobilitasse i due prodotti, versatili e mediterranei, giocando con cotture e consistenze, abbinamenti e originalità. Frisella e Gazpacho di Rachele (frisella bagnata nel gazpacho con pomodori, basilico e menta) è il primo piatto che i giudici hanno deciso di assaggiare, seguito da Dove c’è casa c’è amore di Sara (crostini alla curcuma con frutti di mare e olio al basilico), Pane Amore e Pomodoro di Silvia (raviolo caprese con julienne di friggitello), Il Profumo di un inizio di Hue (millefoglie di pomodoro e pane con succo di pomodorini gialli) e Pane e Pomodoro 2.0 di Giuseppe (gel di pomodoro, pane fritto, pomodorini e cipolla); poi ancora Italia alla terza di Nicola (dischi di pane di Matera, pomodorini e ricotta setacciata), Pomodoro Mio di Leonardo (melanzane di osmosi con pane croccante e datterini), Zuppa di Frisella al Pomodoro di Roberto (frisella cotta nel brodo con insalata di pomodoro), Il Calore del Sole di Luciana (polpette di pane e ricotta con pomodori gratinati); infine hanno assaggiato Antipasto alla Mediterranea di Lavinia (insalata di pomodori su pane croccante) e Tromp d’Oeil di Pomodoro e Pane di Laura (finti pomodori ripieni di formaggio, menta e basilico, con pane fritto in salsa yogurt). Al termine degli assaggi, i giudici si sono complimentati con Sara e Luciana, ma è stata quest’ultima a guadagnarsi il titolo di capitana di brigata della prima Prova in Esterna. Al contrario, peggiore della prova Lavinia che ha dovuto rinunciare alla Prova in Esterna ricevendo il grembiule nero, ultima chance per giocarsi la permanenza in Masterclass al Pressure Test.

Bassano del Grappa, con il suo celebre Ponte Vecchio, ha fatto da sfondo alla prima Prova in Esterna, che ha omaggiato l’asparago bianco DOP, eccellenza del territorio dal gusto dolce-amaro e dalla caratteristica texture non legnosa. I concorrenti hanno dovuto cucinare per commensali molto speciali, 35 contadini e produttori di Bassano attenti al rispetto per l’ingrediente. Luciana, vincitrice dell’Invention Test, ha potuto comporre le brigate, una delle quali formata da un elemento in meno a causa dell’assenza di Lavinia ma con 15 minuti di aiuto da parte del “padrone di casa” Antonio Lorenzon. Il menù della brigata rossa (Leonardo, Mattia, Hue, Sara, Laura, Francesco S., Giuseppe, Rachele, Silvia e Roberto, eletto capitano) prevedeva uovo barzotto e asparagi con salsa olandese come antipasto, e bigoli tirati con l’antico torchio e asparagi di Bassano come primo piatto; la brigata blu (capitanata da Luciana, con Ivana, Bubu, Letizia, Francesca, Edoardo, Nicola, Ollivier e Francesco G. più l’aiuto di Antonio), invece, ha preparato asparagi fritti in pastella con maionese come antipasto, e gnocchi di patate con cuore di Asiago e impasto aromatizzato alla grappa, conditi con asparagi di Bassano come primo piatto. Il secondo, invece, era lo stesso per entrambe squadre: baccalà mantecato con contorno creativo. Al termine del pasto, i commensali hanno premiato la brigata rossa con un punteggio schiacciante: 27 a 8, condannando i Blu al Pressure Test dove, sotto la cloche, si nascondeva il purè Robuchon, ideato da Joël Robuchon, il detentore del record di 32 stelle Michelin. I 10 aspiranti chef, in soli 20 minuti, hanno dovuto riprodurre il piatto, mostrando tutta la loro tecnica culinaria: le peggiori della prova sono risultate Luciana e Lavinia, ma è stata la prima a togliere il grembiule riconoscendo sportivamente i suoi errori.

Rispondi