Arriva su Rai 1 da lunedì 23 gennaio la serie “Black Out – Vite Sospese” con Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha. Le dichiarazioni del cast

Arriva su Rai 1 da lunedì 23 gennaio “Black Out – Vite Sospese”, il mistery-drama ambientato in un lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico nella Valle del Vanoi, in Trentino, diretto da Riccardo Donna, che vede protagonista Alessandro Preziosi affiancato dall’attrice tedesca Rike Schmid, da Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, Maria Roveran, dall’attore francese Mickaël Lumière e da Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico.

Una valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con se stessi e con gli altri: potranno venirne fuori solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi e impareranno a essere una comunità. Quando si crede di aver perso tutto, spesso, si trova il coraggio di combattere per ciò che conta davvero. Questo il filo conduttore dell’intenso mistery girato in grande formato 6 K, utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali, con una troupe di più di cento persone, ottanta attori e tante figurazioni scelte sul territorio. Uno sforzo produttivo che unisce Rai Fiction ed Èliseo Entertainment, con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission, prodotta da Luca Barbareschi.

SINOSSI: È la Vigilia di Natale e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle del Vanoi impedendo i soccorsi tramite l’unico passo che porta alla valle. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. I clienti del lussuoso albergo e i residenti del paesino nel piccolo ed esclusivo polo sciistico rimangono tagliati fuori dal mondo.

Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi) è venuto per una vacanza sulla neve con i suoi due figli adolescenti, Riccardo ed Elena. Non ha badato a spese e ha preso la suite più costosa del lussuoso albergo. Per tutti Giovanni è un broker di mezza età, elegante e di successo. Per i suoi figli è un padre che, dopo la recente perdita della moglie, deve riscoprirsi genitore. Ma Giovanni è molto più di tutto questo. La verità è sepolta in un passato inconfessabile che è sul punto di ritornare quando riconosce Marco (Marco Rossetti) ospite di quello stesso albergo, insieme a Irene (Caterina Shulha), sua nuova bellissima compagna. Per Marco, meccanico che si è appena risollevato dal fallimento della sua officina, alloggiare in quell’albergo è un colpo di testa. In realtà un motivo c’è: in una baita poco distante si nascondono la figlia Anita, costretta a vivere suo malgrado sotto copertura con la madre, nonché sua ex moglie, Claudia (Rike Schmid), primario di chirurgia d’urgenza, sottoposta ad un programma di protezione testimoni in attesa del processo che la vede testimone oculare di un omicidio di Camorra per mano di uno spietato boss.

Nessuno sa che Giovanni è legato al clan malavitoso da un vincolo ‘di sangue’: è suo fratello il boss imputato nel processo e lui, pur avendo cambiato cognome e apparentemente vita, è ancora invischiato negli affari di famiglia. La testimonianza di Claudia rischia quindi di distruggere la vita di Giovanni e quella dei suoi figli e a lui non resta che provare ad eliminarla. Claudia però è anche l’unica persona nella valle in grado di salvare sua figlia, la giovanissima Elena, in coma dopo la valanga. Nessuno sembra poter fermare l’ineluttabile. Nessuno, tranne il destino.

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“E’ una storia nuova rispetto alle serie che solitamente proponiamo, in cui i protagonisti si trovano nelle valli meravigliose del Trentino, con la neve. E’ un mistery relazionale dove i destini incrociati mettono insieme tante persone, poi le dividono e le ricompongono. L’Italia è un paese molto fragile e uno dei temi della serie è il rispetto della natura. Dall’evento passeremo all’isolamento, alla relazione tra le persone e al rapporto straordinario tra individuo e natura”, ha esordito in conferenza stampa Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction.

“Black Out rappresenta una grande sfida perchè siamo su Rai 1, con una narrazione più complessa rispetto al solito. La tv di Stato è l’unica possibilità di narrazione in Italia e avrebbe bisogno di più fondi”, ha dichiarato Luca Barbareschi di Eliseo Entertainment.

“Abbiamo iniziato a lavorare su questa storia verso la fine del 2019. Nella prima serata si vede un elicottero russo, che abbiamo inserito nella trama molto prima che scoppiasse il conflitto in Ucraina. E’ come se avessimo scritto questa serie con una sfera di cristallo accanto”, ha aggiunto il capostruttura di Rai Fiction Michele Zatta.

Il regista Riccardo Donna ha raccontato quali sono state le difficoltà nella realizzazione della serie: “Quando Luca mi ha chiamato per propormi questo film ho capito che non sarebbe stato facile. Al cinema temiamo le barche, i bambini, gli animali e la neve. Abbiamo iniziato a girare e dopo 48 ore la neve non c’era più e abbiamo dovuto fingere che ci fosse. Quello che conta è il risultato e il film è pieno di neve. Abbiamo avuto pazienza, forza, perché lavorare al freddo non era semplice, ma gli attori mi hanno seguito e supportato”.

Valerio D’Annunzio ha firmato la sceneggiatura: “Abbiamo puntato molto sui sentimenti, perchè si tratta di un racconto complesso che ha come fare e guida le relazioni e non è stato facile trovare il giusto equilibrio per essere il più generalisti possibile, nel senso positivo del termine”.

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Alessandro Preziosi interpreta Giovanni Lo Bianco: “E’ stata un’avventura nell’avventura, ed è stato bellissimo entrare in questa famiglia che Luca Barbareschi riesce a creare intorno al frontman che è l’attore. E’ stata un’esperienza forte a livello personale e artistico. E’ interessante vedere come la natura, intesa come vita, ti offra sempre una seconda possibilità. Abbiamo girato per 13 settimane dove non c’era nulla. Grazie ai colleghi perchè tecnicamente lavorare in quelle condizioni non è stato facile. Giovanni è un padre che ha appena perso la moglie, è un uomo in difficoltà e lo è ancora di più nel momento in cui si ritrova a dover risolvere dei problemi mentre cerca di aggiustare e riaccordare le corde famigliari. Poi incontra Marco che lo catapulta in un blackout abbastanza forte finchè le faccende personali vengono assorbite dal disastro che attende tutti loro”.

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Rike Schmid dà il volto a Claudia: “E’ un medico tedesco che vive in Italia da molto tempo e aiutare gli altri è il centro della sua vita, che è stata stravolta quando è entrata a far parte di un programma di protezione testimoni. Ora vive in solitudine con sua figlia (interpretata da JuJu Di Domenico) in un paese isolato a Vanoi. E’ una donna molto forte, diligente ma la cosa che per me rende il personaggio interessante è il suo lato fragile, perchè ha vissuto un grande trauma, ha visto un omicidio di mafia, ha perso la sua vita normale e porta dentro di sè un grande dolore e diventa dipendente dai tranquillanti. Quando succede la catastrofe della valanga a Vanoi deve trovare un modo di connettersi con il suo interiore, un po’ come tutti i nostri personaggi ed è interessante che in questa situazione estrema esca il lato oscuro di ognuno di loro. Le nostre maschere cadono a poco a poco e in questa situazione estrema è un aspetto molto interessante. Per me è stato un grande dono fare questa strada con Claudia”.

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Marco Rossetti veste i panni di Marco Raimondi: “E’ un padre di famiglia, ex marito di Claudia, ora fidanzato con Irene, e in un momento in cui tutti pensano a se stessi lui dedica tempo invece all’amore per sua figlia. Vi racconto un aneddoto divertente: un giorno non c’era neve e abbiamo preso il pick-up alle 4,30 del mattino per andare dall’altra parte della valle a 3000 metri. Arriviamo in questo posto suggestivo, ci infilano le ciaspole, mi danno la radio per coordinare la distanza tra regia e cast e a un certo punto Maurizio Fanin sparisce nella neve tanto che si vedeva solo il suo braccio. Faccio presente la cosa a Riccardo Donna e lui dice: dobbiamo girare, azione, lo levo in post (sorride). Scoprirete quanto siamo bravi con gli effetti speciali”.

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Aurora Ruffino interpreta Lidia: “Dopo la valanga rimane l’unica figura che rappresenta le forze dell’ordine nella valle. E’ un personaggio complesso che ho apprezzato già dopo aver letto le sceneggiature perchè vive una trasformazione totale. All’inizio è una ragazza ingenua che non ha mai avuto a che fare con omicidi, anche inconsapevole di chi sia. Si è trovata a fare questo lavoro non perchè lo volesse ma per compiacere le persone care. Il giorno della valanga perde l’uomo che ama, rimane da sola e si trova in una situazione complicata perchè tutte le persone fanno riferimento a lei. Vive quindi una crisi personale, si sente il nulla, tocca il fondo e poi riesce a risalire. E’ stata una bellissima esperienza. Mi sono lasciata totalmente trasportare da Riccardo e mi sono affidata a lui”.

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Caterina Shulha dà il volto a Irene: “Il regista ha creato una grandissima squadra di attori e attrici e ci ha fatto dimenticare le difficoltà. Sono tutti ruoli complessi e ambigui, compreso il mio”.

di Francesca Monti

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