Dal 31 gennaio al 12 febbraio al Teatro Manzoni di Milano va in scena in prima nazionale “Il padre della sposa” di Caroline Francke, con la regia di Gianluca Guidi che vede protagonisti Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi con Martina Difonte, Roberto M. Iannone, Marcella Lattuca, Lucandrea Martinelli, e la partecipazione di Gaetano Aronica.
Giovanni è un libero professionista, ha una moglie, Michelle, e una bella figlia ventiduenne a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso.
La ragazza sta per sposare Ludo, rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straniante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà il prezzo esorbitante del matrimonio che costerà all’uomo una piccola fortuna. Tutto ciò e l’ansia di una sorta di sindrome del nido vuoto al maschile faranno sì che l’uomo assuma bizzarri atteggiamenti facendo preoccupare tutto il parentado. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico, richiestissimo e costosissimo organizzatore di matrimoni Boris e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre, che nonostante il sostegno della moglie Michelle, tra una figuraccia e l’altra, finirà addirittura in prigione, ma tutto ciò avrà lo scopo di rendere l’esagitato padre della sposa più consapevole che la figlia ormai adulta sta per sposare l’uomo che ama.
Lo spettacolo si presenta come una divertente comedy piena di gag riuscite e momenti coinvolgenti con alcune situazioni tenere e divertenti.
Qui la nostra video intervista con Barbara De Rossi, Gianfranco Jannuzzo, Martina Difonte e Gianluca Guidi:
“Il padre della sposa”, in prima nazionale al Teatro Manzoni di Milano, è una commedia brillante ma anche ricca di buoni sentimenti, in primis l’amore che prova il padre protagonista nei confronti della figlia che sta per sposarsi. Cosa vi ha più affascinato di questo spettacolo?
Barbara De Rossi: “Torno al Manzoni a 26 anni di distanza da quando portai “L’anatra all’arancia”. Con Francesco Bellomo volevamo lavorare insieme da tempo, così come con Gianfranco e finalmente è arrivata l’occasione. Io non ho sperimentato tanto la commedia brillante a teatro, dove ho fatto spettacoli più impegnati e l’idea di interpretare un personaggio come Michelle mi divertiva molto. Ho avuto questo felice incontro con Gianluca Guidi, che oltre ad essere un bravissimo attore è anche un eccellente regista quindi ha saputo guidarci in questo testo e ho potuto vivere con grandissimo interesse l’insegnamento che mi ha dato riguardo la commedia, perchè penso che un attore debba imparare sempre quello che non conosce”.
Gianfranco Jannuzzo: “Ho la gioia di lavorare in questo spettacolo con colleghi che sono veramente uno più bravo dell’altro in quanto il nostro regista ha scelto davvero bene i protagonisti. E contiamo sulla solidarietà del pubblico perchè capita a tutti prima o poi che i propri figli a un certo punto decidano di sposarsi e di lasciare casa e quando accade i genitori rimangono soli e disperati”.
Martina Difonte: “E’ bello lavorare con un gruppo di attori così bravi, che sono anche delle persone belle. E’ la mia prima volta al Manzoni, sono emozionata ma al contempo mi sento protetta e sono felice di essere diretta da Gianluca Guidi”.
Potete raccontarci qualcosa in più riguardo i vostri personaggi?
Barbara De Rossi: “Michelle è una donna buffa, tenera, molto sentimentale, attaccata al marito e alla figlia, ha quella predisposizione a mettere a posto le cose, ad appianare i dissapori, i timori e le paure di Giovanni”.
Gianfranco Jannuzzo: “Il mio personaggio è un padre che è legatissimo alla figlia e vive un dramma di fronte al distacco da Alice che si deve sposare. E’ il momento più bello della vita di una ragazza che sogna, immagina, fa progetti per il futuro, ma coincide con la tragedia del genitore. Una tragedia che nello spettacolo vira sulla farsa, sulla commedia e sul divertimento”.
Martina Difonte: “Alice è una ragazza in procinto di sposarsi con Ludo e si diverte a portare alla follia suo padre Giovanni, che non accetta il fatto che sia cresciuta e stia per lasciare la casa. Con la madre invece c’è una maggiore complicità, come accade spesso alle figlie”.
Come ha lavorato alla regia di questo testo?
Gianluca Guidi: “Ho fatto delle modifiche sul testo ma quello che è importante in una storia gradevole come questa è concentrarsi sulle attitudini degli attori e delle attrici che sono quelli che fanno le differenze. Bisogna quindi adattare il loro modo di vedere e capire, è inutile imporre ad una persona di dire e agire in un certo modo, è invece necessario lasciarle libere. E’ quello che dovrebbe fare un regista”.
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
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BIGLIETTI
Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00 – Under 26 anni € 15,50
di Francesca Monti
Grazie a Manola Sansalone