Intervista con Paolo Belli, in scena il 3 febbraio al Teatro Giuditta Pasta di Saronno con “Pur di far Commedia”: “La vera condivisione è quella dell’anima”

“Nella vita lavorativa ma anche quotidiana devi avere accanto persone non solo che ti vogliano bene ma che siano disposte a collaborare per crescere insieme e fortificare il rapporto”. Dopo un anno di grande successo in cui ha pubblicato il disco ‘La musica che ci gira intorno’, ha portato in giro per l’Italia un tour all’insegna del sold-out, ha affiancato Milly Carlucci a ‘Ballando con le stelle’ ed è stato protagonista della maratona ‘Telethon’, il 2023 di Paolo Belli è iniziato con lo spettacolo ‘Pur di far Commedia’, in scena il 3 febbraio al Teatro Giuditta Pasta di Saronno (Va).

Lo show è l’evoluzione naturale di ‘Pur di fare Musica’, che ha riscosso il riconoscimento della critica e del pubblico nelle stagioni precedenti.

In ‘Pur di far Commedia’, scritto dallo stesso Belli con Alberto Di Risio, che ne cura anche la regia, storie e aneddoti divertenti accompagnano il pubblico alla scoperta di personaggi a volte surreali, ma che si dedicano senza limiti a realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione. Paolo racconta le mille peripezie ed i colpi di scena vissuti in oltre trenta anni di carriera, fra divertenti provini a musicisti strambi ma geniali, momenti di riflessione ed i suoi grandi successi rivisitati in una nuova veste.

La storia si svolge in una sala prove dove Paolo tenta tra mille difficoltà di allestire uno spettacolo e si deve districare tra equivoci, paradossi ed eccessi di protagonismo, per cercare comunque di portare a casa “la serata”.

Sul palco, insieme a Paolo Belli, ci saranno Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli.

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©Serena Campanini

Paolo, il 3 febbraio sarà in scena al Teatro Giuditta Pasta di Saronno con il nuovo spettacolo “Pur di far Commedia”, da lei scritto con Alberto Di Risio. Ci racconta com’è nato?

“Tutto nasce sempre dalle idee di Alberto. Spesso mi dice che la musica, per quanto riguarda il sottoscritto, va un po’ stretta, che ho doti da entertainer e che devo provare a misurarmi con una commedia. Non so se abbia ragione ma tutti coloro che hanno visto lo spettacolo sono rimasti entusiasti. Anche mia moglie mi ha confermato che si è divertita e che tornerebbe ogni sera a rivederlo. Io sono sempre stato attento alla musica e all’improvvisazione, in questo caso anche ai dialoghi e ai silenzi, che contano a teatro. C’è una recitazione molto naturale, infatti ognuno di noi recita la sua vita, per cui basta essere se stessi. Alla fine la gente si alza in piedi, ride, balla, canta ed è una grande soddisfazione per me, per Alberto e per i musicisti, poiché possiamo raccontare la musica in un modo diverso. Non vedo l’ora di portare “Pur di far Commedia” sul palco del Teatro Pasta di Saronno e vedere la reazione del pubblico”.

Protagonisti dello spettacolo sono dei personaggi che si dedicano a realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione…

“Io voglio coronare il sogno di fare questo spettacolo, quindi racconto il percorso partendo dai provini. L’obiettivo di “Pur di far Commedia” è provare a raccontare questa storia con leggerezza e serietà, e condividere le emozioni con il pubblico, perchè ormai viviamo in un contesto storico dove l’interazione con gli altri avviene soprattutto sui social, invece vogliamo far capire che la condivisione vera è quella dell’anima, attraverso la musica, i dialoghi, la comunicazione, l’interfacciarsi direttamente. I musicisti che ho al mio fianco sul palco lavorano con me da trenta anni, sono gli stessi di Ballando con le stelle, sono fantastici, e garantiscono un’altissima qualità dal punto di vista musicale”.

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Il lavoro di musicista non è tutto rose e fiori, ci sono momenti di successo e di insuccesso, e spesso se non si è attorniati dalle persone giuste si rischia di perdere la bussola. Com’è riuscito a salvaguardare i valori per lei importanti?

“E’ difficile che mi faccia dei complimenti ma se c’è una cosa di cui vado fiero è sapere tagliare i rami secchi quando è ora e coltivare bene e innestare quello che serve. Attorno a me sono riuscito a creare una famiglia grazie alla quale ho costruito giorno per giorno una corazza. Nella vita lavorativa ma anche quotidiana devi avere accanto persone non solo che ti vogliano bene ma che siano disposte a collaborare per crescere insieme e fortificare il rapporto. Questo vale anche con il gruppo di lavoro dei musicisti. Io penso che valgo tanto se ho attorno a me persone che hanno voglia di condividere, stare assieme, rispettarsi, valorizzarsi l’un l’altra, che rappresentano un valore aggiunto straordinario, non solo artistico ma anche umano. Il mio segreto è la forza del gruppo, ed è semplice fare squadra, basta essere educati, attenti alle esigenze degli altri, cercare di risolvere anche i loro problemi, non essere solo colui che trae dei benefici. E’ la mia ricetta e dopo 33 anni di carriera posso dire che funziona”.

Quando è nato il suo sogno di vivere seguendo la passione della musica?

“Avevo 5 anni e sognavo di fare la televisione, il sabato sera su Rai 1. Ricordo che mi sembrava una cosa così lontana e astratta. Vivevo in un paesino sperduto nella Pianura Padana, dove c’era la nebbia, quindi accendevo la tv e si creava una magia. Piano piano crescendo ho iniziato a studiare al Conservatorio, a conoscere tante persone e ho visto che qualcosa poteva concretizzarsi”.

C’è ancora un sogno nel cassetto?

“Ne ho tantissimi perché ho scoperto che i sogni sono gratis, a volte si avverano ma devi farti trovare al posto giusto. Ho imparato che, per fortuna o per combinazioni strane o perché dopo tanti sacrifici arriva l’occasione, si possono avverare e per essere pronto devi studiare, lavorare, avere non solo passione ma anche dedizione. Ho avuto tutto dalla vita e ne sono grato, ma continuo a dedicarmi anche a questi sogni e chissà che se ne avveri qualcun altro”.

COVER album La musica che ci gira intorno

Nel 2022 è uscito il suo nuovo disco “La musica che ci gira intorno”, in cui ha omaggiato insieme alla sua Big Band i grandi cantautori italiani, da Dalla a De Gregori, da Vasco Rossi a Enzo Jannacci e Fossati. Come ha selezionato i brani?

“Il lockdown ci ha permesso di trovare delle soluzioni per passare il tempo, siccome non sono capace di cucinare ho iniziato a tirare fuori dai cassetti i miei vinili e ho scoperto quante canzoni mi abbiano influenzato musicalmente, artisticamente e umanamente. Non solo li ascoltavo ma mandavo ai miei musicisti i brani di questi maestri dicendo che volevo provare a realizzarli con un certo stile. Era come se fossi il professore della dad musicale e sono nate delle versioni fantastiche. Quando c’è stata la riapertura e siamo potuti andare in studio, per esigenze di mixer abbiamo usato le prime take, mentre le seconde le terremo per il prossimo progetto. La soddisfazione è stata ricevere i complimenti da alcuni degli artisti che abbiamo omaggiato, come Ron che ha apprezzato molto “Vorrei incontrarti tra cent’anni” o come Toto Cutugno. Abbiamo potuto lavorare al disco come si faceva una volta, senza fretta, con un’orchestra di sessanta elementi, dando a questi grandi maestri il giusto valore e sono orgoglioso del risultato. Per i miei sessanta anni ho voluto farmi un bel regalo”.

In quali progetti sarà prossimamente impegnato?

“Ora siamo molto concentrati su questo tour ma attorno a me ruotano una trentina di famiglie e programmare ci permette di avere una continuità lavorativa e una certa serenità. Quindi stiamo organizzando il tour estivo e mi auguro che possa ripetersi anche un percorso televisivo”.

E poi ci sarà la nuova edizione di “Ballando con le stelle”, programma amatissimo dal pubblico…

“Spero di sì. Per me prendere parte a “Ballando con le stelle” insieme a Milly Carlucci è sempre un grande onore e un piacere”.

Paolo Belli (foto webaze.biz _ Mirko Neri)

foto webaze.biz – Mirko Neri

Ha partecipato tre volte al Festival di Sanremo, le piacerebbe in futuro tornare in gara sul palco dell’Ariston?

“Se dovessi avere il brano giusto, scritto da me o da qualche altro autore, perchè no? La musica ha un valore enorme a prescindere dal palco su cui ti esibisci, ma indubbiamente se hai un buon prodotto e lo porti a Sanremo hai a disposizione un’importante vetrina e in una settimana fai la promozione di un anno”.

Per concludere, lei è un grande tifoso della Juventus per la quale ha cantato e arrangiato anche l’inno “Juve (storia di un grande amore)”. Che opinione si è fatto riguardo la pesante penalizzazione inflitta alla squadra bianconera per la questione plusvalenze?

“Sembra che la Juventus sia come il signor Malaussène di Pennac, cioè il capro espiatorio. Ci sono cose che non tornano, è come se avessimo comprato e venduto a noi stessi i giocatori. Mi rimetto sempre alla giustizia e al rispetto e adesso più che mai ci devono rispettare. E’ stata inflitta una penalizzazione pesante senza che venisse data l’opportunità alla società bianconera di spiegare, di difendersi, di confrontarsi e non mi sembra corretto”.

PUR DI FAR COMMEDIA

Teatro Giuditta Pasta di Saronno (Va)

Spettacolo:
venerdì 3 febbraio 2023 | ore 21.00

Biglietti:
posto unico € 31
ridotto gruppi € 27

di Francesca Monti

credit foto Ila Scattina

Si ringraziano Stefano Ghionni e Francesca Rossi

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