LDA sarà in gara per la prima volta al Festival di Sanremo 2023 con “Se poi domani”, una romantica ballad scritta con Alessandro Caiazza, composta da Francesco D’Alessio e dallo stesso artista. Nella serata dedicata alle cover invece canterà “Oggi sono io”, con Alex Britti.
Venerdì 17 febbraio uscirà “Quello che fa bene” (Columbia Records/Sony Music Italy), il nuovo album di LDA (nome d’arte di Luca D’Alessio), che racchiude tanti generi musicali e tematiche diverse e che sarà presentato con un tour composto da tre speciali appuntamenti, “LDA LIVE”, a Milano, Napoli e Roma, rispettivamente il 19, 21 e 22 aprile.
Luca, parteciperai per la prima volta al Festival di Sanremo, quali sono le tue sensazioni e le tue aspettative?
“Non sono un ragazzo che si crea delle aspettative perchè ho paura di rimanerci male, quindi non ne ho. Sto vivendo bene questo momento, sono sereno ma al contempo ansioso,in quanto quel palco fa un po’ paura. Andrò a Sanremo per provare a divertirmi”.
In gara porti “Se poi domani”, una canzone d’amore, con un testo poetico ma non banale, in cui racconti la speranza di ritrovare quello che si è perduto ma anche la paura che possa essere solo un’altra bugia…
“Ho scritto “Se poi domani” insieme ad Alessandro Caiazza, con la produzione di Francesco D’Alessio che ha curato la base musicale e sarà anche direttore d’orchestra. Sono quelle canzoni che scrivi quando la notte ti girano tante cose nel cervello ma sei preso da un determinato pensiero che non se ne va. Il giorno dopo sono andato in studio, Francesco ha fatto un giro di chitarra, io ho aggiunto la linea melodica e subito dopo è nato di getto il testo. E’ una canzone vera”.
credit foto Fabrizio Cestari
Per la serata delle cover hai scelto “Oggi sono io” di e con Alex Britti. Come mai?
“E’ un capolavoro assoluto, infatti l’ha cantato anche Mina e Britti ha vinto Sanremo Giovani nel 1999 con questo brano. Ogni volta che lo sento penso sia perfetto, non ha difetti. Ho scelto di duettare con Alex perchè oltre ad essere un grandissimo musicista, è anche un uomo di un’umiltà spaventosa, è simpatico, carino nei modi di fare e mi trasmette un po’ di sicurezza”.
Cosa vorresti arrivasse al pubblico di te e della tua musica?
“Posso piacere oppure no però vorrei che arrivasse la verità”.
Il 17 febbraio esce il tuo nuovo disco “Quello che fa bene”, che già dalla tracklist è variegato a livello di produzioni e tematiche. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
“E’ un disco ricco di tracce, contenuti, melodie. Tutte le canzoni che ho scritto hanno un’emozione ben precisa e capisci fin dal primo ascolto quello che provavo in quel preciso momento. Sono riuscito ad adattare su di me sette-otto stili diversi ma essendo sempre riconoscibile, non ho mai stravolto Luca e sono felice di questo”.
E’ un album quindi in cui racconti tante tue sfumature…
“Sì, c’è “Cara Napoli”, ma anche “Luca” o “Toxic Love” che parla di amori tossici che fanno male, e “Giostre”, con cui ho voluto aprire l’album per far capire il saliscendi che ci sarà a livello emozionale. Anche la tracklist è stata creata ad hoc”.
Da aprile sarai in tour con LDA live che arriverà a Milano, Napoli e Roma…
“Ho già la scaletta pronta e non vedo l’ora di iniziare il tour. Siamo a buon punto nell’organizzazione ma c’è tanto da fare ancora”.
di Francesca Monti
credit foto Fabrizio Cestari
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