“Marina è forte, empatica, ma ha anche le sue fragilità e ho tenuto a far emergere questo lato. Non nasce cattiva ma lo diventa nel momento in cui le vengono tolte delle cose o toccati gli affetti più cari, allora si trasforma in una guerriera”. Nina Soldano da venti anni veste i panni della grintosa manager Marina Giordano in “Un Posto al sole”, in onda dal lunedì al venerdì alle 20,45 su Rai 3.
Un personaggio amatissimo dal pubblico, una donna dalle mille sfumature che l’attrice con il suo carisma e il suo talento è riuscita a far emergere, che finalmente coronerà il suo sogno, sposare Roberto Ferri (Riccardo Polizzy Carbonelli), con il quale ha vissuto una storia d’amore tormentata, con addii e ritorni, difficoltà e momenti romantici, ma sempre caratterizzata da un sentimento indissolubile, nonostante tutto.
In questa piacevole chiacchierata Nina Soldano ci ha parlato delle nozze tra Marina e Roberto, ma anche dell’emozione per aver ricevuto il premio come miglior attrice di fiction alla 14a edizione del Galà Cinema Fiction – Italian Identity, che ha voluto dedicare a Carmen Scivittaro, e del Festival di Sanremo che si è da poco concluso.
credit foto Giuseppe D’Anna/ Fremantle
Nina, nelle puntate di Un Posto al sole in onda su Rai 3 il 17 e il 20 febbraio vedremo finalmente convolare a nozze Marina e Roberto. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
“Questo matrimonio tanto desiderato dai fan di Un Posto al sole finalmente sarà realtà. Marina tenta da una vita di coronare il sogno di diventare la signora Ferri ma non ce l’ha mai fatta. Le cerimonie precedenti, tre eventi in particolare, sono state delle prove generali per arrivare alle nozze e a sentire quelle tanto agognate parole: “signora Giordano vuole prendere come marito Roberto Ferri?”. E lei risponde: sì, lo voglio”.
In effetti in questi venti anni Marina e Roberto hanno vissuto tante difficoltà, si sono presi, lasciati, rincorsi ma sono sempre stati legati da un sentimento indissolubile…
“Dal 2002 ad oggi c’è stato un tira e molla tra loro, e per Marina è una gioia infinita convolare a nozze, anche se c’è un campanello d’allarme la notte prima della cerimonia. Accade infatti qualcosa che la turba, ma avendo sua figlia Elena (Valentina Pace) al fianco si tranquillizza e il giorno dopo si sposa con Ferri. Ci saranno poi molti colpi di scena, con forti emozioni e tensioni, discussioni, un’altalena di vibrazioni. Quando sembra che stiano vivendo un periodo di armonia sopraggiunge sempre qualcosa che crea incomprensioni. Non posso aggiungere altro… (sorride)”.
Marina Giordano è un personaggio amatissimo dal pubblico e la dimostrazione c’è stata quando nel 2020 sei uscita temporaneamente di scena per poi tornare quattro mesi dopo…
“E’ vero, è un personaggio molto amato e ne ho avuto la conferma proprio in quei quattro mesi in cui ho lasciato momentaneamente la scena. I fan hanno fatto petizioni per chiedere il mio rientro, eravamo in pieno lockdown, con la crisi di governo, e la mia uscita ha fatto tanto rumore. Vedendo il mio personaggio partire all’improvviso, sentendo dalla bocca di Roberto Ferri le parole “addio Marina”, con la loro storia riassunta in qualche flashback, sono rimasti tutti sconvolti, non solo in Italia ma anche nel mondo, dove milioni di spettatori seguono Un Posto al sole tramite Rai Italia. Mio cugino che vive in Brasile mi ha chiamato per chiedere cosa stesse accadendo, così come alcuni amici che abitano in Australia e a New York. C’è un amore assoluto nei confronti di Marina, che io ho conquistato negli anni. All’inizio non era molto amata, doveva ancora definirsi bene il personaggio, poi sono riuscita a farla entrare nel cuore di tutti. Insomma, la Queen non si tocca, si sta affilando le unghie e vedremo cosa accadrà…”.
Qual è la sfumatura di Marina che più ti è piaciuto raccontare in questi anni?
“Marina è forte, empatica, ma ha anche le sue fragilità e ho tenuto a far emergere questo lato. Non nasce cattiva ma lo diventa nel momento in cui le vengono tolte delle cose o toccati gli affetti più cari, allora si trasforma in una guerriera. Ha preso, ad esempio, le difese degli operai che lavorano ai Cantieri, è una mamma chioccia per i suoi figli e per quelli di Ferri, nel bene e nel male è istintiva, vive di pancia, a volte anche se è dalla parte della ragione inciampa e sembra passare nel torto ma poi fa di tutto per fare uscire la verità. In questi venti anni ho voluto affrontare fortemente anche il suo essere mamma e nonna e che si raccontassero varie sfaccettature di lei. Molte donne si rivedono in Marina, che è una sorta di paladina della verità. E’ come se il pubblico mettesse su di me una bella lente di ingrandimento, cercando di cogliere tutte le sfumature”.
Marina è stata protagonista di tante linee narrative in cui si sono affrontate tematiche importanti, c’è ancora qualcosa che non è stato raccontato attraverso di lei e che ti piacerebbe venisse trattato?
“Il mio personaggio è stato protagonista di tante linee narrative diverse e ne sono davvero contenta. Ho avuto modo di raccontare anche situazioni forti a livello emotivo, come quando è entrato nella serie il padre di Marina, o quando è stata rapita, legata con le catene e ha subito violenza da parte di Fabrizio, ma anche i problemi con l’alcol e la doppia personalità quando si travestiva da Lucia Gravina, una sua cara amica. Riguardo qualcosa che ancora non ha vissuto il mio personaggio, forse potrebbe affrontare una crisi mistica (sorride), o più verosimilmente qualcosa di forte e di carattere psicologico legato alla nipote Alice (Fabiola Balestriere), che nel frattempo è cresciuta e ora ha 19 anni. I giovani di oggi sono un po’ particolari, legati alla tecnologia, ai social, e ci sono sicuramenti molti spunti da cui attingere. Mi affido alla penna e alla fantasia degli autori”.
credit foto Galò
Lo scorso settembre hai ricevuto il premio come miglior attrice di fiction per “Un Posto al sole” al Castello Medioevale di Castellammare di Stabia, nel corso della 14a edizione del Galà Cinema Fiction – Italian Identity. Cosa ha significato per te?
“Non ci potevo credere. E’ stata un’emozione fortissima. In quaranta anni di carriera ho ricevuto vari premi, ma questo mi ha fatto fare un tuffo nel passato, mi sono rivista per un attimo ragazzina, appena approdata a Roma, con tanta voglia di fare e senza certezze sul futuro. All’inizio era un gioco per me, poi è diventato un lavoro. Quella sera ho dedicato il Premio a Carmen Scivittaro, amica e collega di Un Posto al sole (dove interpretava il ruolo di Teresa), che è scomparsa ad agosto. E’ come se questo riconoscimento fosse arrivato dal cielo e mi è venuto spontaneo rivolgere un pensiero a lei. Non sono riuscita a trattenere la commozione e mi batteva forte il cuore. Finché non ho avuto il premio tra le mani non mi è sembrato vero”.
Tra i vari lavori a cui hai preso parte c’è anche la sit-com “Casa Vianello”. Che ricordo conservi dei mitici Raimondo Vianello e Sandra Mondaini?
“Ho un ricordo tenerissimo, erano veramente pazzeschi. Se Raimondo ti prendeva in giro con le sue gag era perchè gli stavi simpatica e per me era un divertimento in quanto solo così ti manifestava il suo affetto e il suo essere così giocherellone, pungente e attento a quello che facevi. Sandra era straordinaria e riempiva la scena quando con questi occhialoni scuri entrava sul set a Milano. Io ero giovane e quella città era strana per me e capitava che avessi spesso un umore un po’ grigio. Allora Sandra e Raimondo si preoccupavano, chiedevano cosa avessi. E io rispondevo che stavo bene ma che non capivo Milano. Avranno pensato che fossi matta (ride). E’ stata una bellissima esperienza e un onore essere riuscita ad entrare nelle loro grazie. Ho incontrato vari personaggi nel corso della mia carriera che mi hanno dato tanto e dai quali ho appreso molti insegnamenti. Sono stata fortunata, sono nata sotto una buona stella”.
credit foto Giuseppe D’Anna/ Fremantle
Cosa rappresenta per te “Un Posto al sole”?
“Un Posto al sole per me è la vita. Sono entrata nel 2002 e non pensavo di rimanerci così tanto. All’inizio Marina era una guest e dovevo girare a Napoli per otto mesi, non era previsto un percorso così lungo. A quei tempi stavo terminando la fiction “Casa Famiglia” con Massimo Dapporto, in onda su Rai 1, anche se avevo già fatto esperienza nella lunga serialità con “In nome della famiglia” e “Ricominciare”. A metà degli otto mesi previsti mi chiesero se volessi proseguire per un altro anno e da guest passare a protagonista. Ho accettato con entusiasmo perché mi piaceva il personaggio di Marina e in un battito di ciglia mi sono ritrovata nel 2023. Un Posto al sole mi ha dato tanto e viceversa. Ci siamo abbracciati e oggi posso dire che sono orgogliosa di far parte di questo gruppo, che ha un team forte, non solo a livello attoriale ma anche produttivo. In questi venti anni fiction e realtà sono andate avanti parallelamente. Io ho sempre cercato di mantenere staccati i due ambiti, ma ci sono degli eventi della vita che ti travolgono. Ho avuto due lutti e quando ho perso i miei cari non è stato facile per me, ma il calore e l’affetto profondo ricevuto da parte della produzione e dei miei colleghi mi hanno permesso di affrontare quei momenti così difficili, pur lavorando sodo”.
Si è da poco concluso il Festival di Sanremo 2023, qual è la canzone che ti è piaciuta maggiormente?
“Come il popolo di Un posto al sole quando va in onda la puntata segue in silenzio quello che accade, così quando c’è il Festival di Sanremo non mi deve chiamare nessuno e mi immergo completamente nella kermesse. Ho visto tutte le cinque serate. Il mio podio ideale sarebbe stato composto da Madame, Tananai ed Elodie. In generale ho sentito delle belle canzoni. Madame ha un pezzo forte, radiofonico, che racconta una sorta di riscatto, Elodie è un animale da palcoscenico, bella come il sole, espressiva, empatica, “Due” è stupenda, mentre Tananai, che nella passata edizione del Festival era arrivato ultimo, ha sbalordito tutti, ha avuto un grande successo, è cresciuto, si è presentato in una nuova veste, con un brano romantico, particolare, mi ha ricordato un po’ Tenco, e secondo me andava premiato. Mi sono piaciuti anche Marco Mengoni che è bravissimo, i Colla Zio, Ariete, i Coma_Cose che da un loro percorso di crisi hanno presentato “L’addio” e poi in conferenza stampa hanno dichiarato che si sposeranno a breve. E poi avrei dato il premio della serata cover a Giorgia ed Elisa. Una nota di merito va infine a Gianni Morandi, valore aggiunto di Sanremo 2023″.
Per concludere, tornando a Marina e Roberto, quale canzone sceglieresti come colonna sonora della loro storia e delle loro nozze?
“Come colonna sonora sceglierei “Il bene nel male” di Madame e “Due” di Elodie, che ha quella frase “Lacrime mie o lacrime tue, le cose sono due” che si addice perfettamente a Marina e Roberto”.
di Francesca Monti
credit foto copertina Giuseppe D’Anna/ Fremantle
Grazie a Stefania Lupi