A L’Aquila la fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile 2009

Alle 21.50 del 5 aprile, da via XX settembre, è partita a L’Aquila la fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile 2009. Prima dell’avvio, il sindaco della città, Pierluigi Biondi, ha incontrato Hasan Enes MABOÇOĞLU, primo segretario dell’ambasciata turca in rappresentanza dell’ambasciatore, che ha preso parte alla fiaccolata.

Quest’ultima, composta da un migliaio di persone, ha sostato davanti all’area dove si trovava la casa dello studente, crollata la notte del terremoto e nella quale persero la vita ragazze e ragazzi che frequentavano l’università dell’Aquila. Passando per viale Crispi, la fiaccolata ha raggiunto intorno alle 23.30 Piazzale Paoli, dove si trova il Parco della Memoria.

Il braciere installato all’interno della fontana è stato acceso da due donne, Cansu Sonmez, ricercatrice di nazionalità turca, dottoranda al Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, e Rasha Youssef, siriana, ingegnere chimico industriale, che lavora da diversi anni in città, operando anche presso l’università. Una scelta per testimoniare la vicinanza nei confronti delle popolazioni di Turchia e Siria, colpite dal sisma del 6 febbraio scorso, in ragione della sensibilità che la comunità aquilana ha maturato a seguito della calamità che l’ha colpita 14 anni fa. Dopo l’accensione del braciere, sono stati letti i nomi delle 309 vittime.

“È un giorno importante per questa città la grande rappresentanza di esponenti delle Istituzioni e del Governo del Paese, senza precedenti come in questo anniversario, testimonia la grande attenzione che questa terra merita e continua a ricevere dallo Stato. L’Aquila e i comuni del cratere stanno sostenendo uno sforzo molto significativo per continuare nel percorso di ricostruzione materiale e rinascita sotto il profilo sociale, economico e culturale. Quella del terremoto è una sfida che viviamo quotidianamente per dare risposte alle nostre comunità, superando difficoltà e imprevisti che si incontrano nell’affrontare processi molto complessi. L’attuale esecutivo ha dato già dimostrazione nei confronti dei nostri territori, con provvedimenti significativi in tema di semplificazioni per la ricostruzione pubblica e fondi per i ristori dei bilanci degli enti locali. Sono certo che è solo l’inizio di un nuovo viatico in cui L’Aquila e i centri colpiti dal sisma di 14 anni fa hanno recuperato centralità nell’agenda politica italiana”, ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi.

Alle 3.32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa delle Anime Santa ha suonato 309 rintocchi, uno per ogni vittima del sisma.

credit foto Comune Dell’Aquila – Facebook

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