Recensione di “Kurios – Cabinet of Curiosities”, lo spettacolo itinerante del Cirque du Soleil

“Kurios – Cabinet of Curiosities”, lo spettacolo itinerante del Cirque du Soleil Entertainment Group, è in scena a Milano presso Piazzale Cuoco, sotto il Grand Chapiteau giallo e blu, presentato dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti, fino al 25 giugno.

Un cast di 49 artisti, più di 8.000 costumi e 426 oggetti di scena realizzati per questa produzione, che conduce lo spettatore in un mondo affascinante, onirico, surreale, dove un ambizioso inventore sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare la realtà intorno a lui.

“Kurios – Cabinet of Curiosities” si apre con lo sbuffo di un treno a vapore che segna l’inizio di un viaggio spettacolare, tra curiose invenzioni, strani oggetti che prendono vita, gentiluomini e dame, scoperte sensazionali che hanno portato l’umanità fino alla rivoluzione industriale.

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credit foto Mathew Tsang

Via via si susseguono giocolerie, numeri acrobatici eccezionali, dalla bicicletta aerea all’Acro Net con sei artisti che rimbalzando compiono evoluzioni fino a raggiungere un’altezza di 13 metri, passando per una cena sottosopra ad alta quota fino ad arrivare a contorsionismi pazzeschi, musiche dal vivo, evoluzioni, momenti divertenti, che lasciano a bocca aperta il pubblico di ogni età, che sottolinea con scroscianti applausi e sguardi pieni di stupore la bellezza delle varie performance.

Ad impreziosire lo spettacolo ci sono magnifici costumi, scenografie eleganti e una coinvolgente colonna sonora, oltre ad una regia minuziosa e curata nei dettagli.

Uno spettacolo imperdibile, dove la grazia dei corpi in movimenti, la poesia e la leggerezza si sposano armoniosamente portando gli spettatori in una favola in cui tutto diventa possibile attraverso il potere dell’immaginazione, ricordandoci che non bisogna mai smettere di sognare.

di Francesca Monti

credit foto Mathew Tsang

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