Addio a Carlo Mazzone, icona del calcio italiano

E’ scomparso all’età di 86 anni Carlo Mazzone, grande allenatore di calcio e recordman di panchine in Serie A con 792 partite da tecnico.

Nato a Roma il 19 marzo 1937, ha legato gran parte della sua carriera di calciatore all’Ascoli, dopo aver vestito anche le maglie di Latina, Roma, Spal e Siena. Sempre con il club marchigiano ha iniziato ad allenare, portando l’Ascoli dalla Serie C alla Serie A nel 1974, prima di tornare a guidare i bianconeri dal 1980 al 1984.

Successivamente è stato l’allenatore di Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno, entrando nel 2019 a far parte della Hall of Fame del calcio italiano che celebra giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti capaci di lasciare un segno indelebile nella storia del nostro calcio.

Verace, sincero, carismatico, grintoso, uomo vero, ha lanciato grandi campioni quali Totti, Roberto Baggio, Guardiola, Materazzi, Toni, Pirlo, e con la sua simpatia è entrato nel cuore di tutti gli appassionati di calcio, a prescindere dal colore della maglia.

Indimenticabile la sua corsa sotto la curva dell’Atalanta quando allenava il Brescia al termine di un match concluso sul 3-3, in risposta alle offese subite.

“Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano, un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato. Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo”, ha dichiarato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.

Per ricordare e onorare Carlo Mazzone è stato disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma nel weekend, compresi i posticipi di lunedì.

credit foto FIGC

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