Intervista con Levante: “Il primo live all’Arena di Verona è una grande emozione, una pietra miliare nel mio percorso artistico”

“E’ uno spettacolo unico rispetto a quello che ho fatto precedentemente, diviso in quattro tempi perchè ho voluto distinguere i momenti attraverso le stagioni, e all’interno di ciascuno ho identificato quali potessero essere i brani adatti”. Dopo aver girato l’Italia con il suo tour estivo, Levante è pronta a salire per la prima volta sul palco dell’Arena di Verona con un grande evento live in programma il 27 settembre per festeggiare con i suoi fan i suoi primi dieci anni di musica.

Dal 2013 in cui è uscito il singolo d’esordio “Alfonso”, certificato oro e contenuto nel disco “Manuale Distruzione”, è stata protagonista di un percorso musicale importante che l’ha portata ad affermarsi nel panorama italiano grazie alla sua originalità, alla versatilità e al grande talento, mantenendo sempre quell’umiltà e quella semplicità degli inizi.

E’ tra le pochissime artiste capaci di emozionare e far riflettere, sia attraverso una scrittura libera, senza filtri, autentica, sia attraverso un timbro vocale dalle mille sfumature con cui riesce ad alternare forza e dolcezza, cantando tematiche di diverso genere senza mai risultare banale.

Nella scaletta del live all’Arena di Verona porterà i brani dell’ultimo album “Opera Futura”, pubblicato lo scorso febbraio dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con l’inedita “Vivo”, e alcune canzoni tratte dai precedenti lavori “Manuale Distruzione”, “Abbi cura di te”, “Nel caos di stanze stupefacenti” e “Magmamemoria”.

Il 29 settembre, invece, uscirà in tutti gli store digitali italiani “Wild”, il nuovo singolo di LP che vede il featuring di Levante, creando un incontro di voci uniche e potenti, trasmettendo emozione pura ed esprimendo un grande desiderio di libertà.

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credit foto Kimberley Ross

Claudia, il 27 settembre si esibirà per la prima volta all’Arena di Verona con un live speciale per celebrare i suoi primi dieci anni di musica. Quali sono le sue sensazioni alla vigilia dell’evento?

“Esibirsi all’Arena di Verona che è il tempio della musica italiana fa venire le vertigini. Io ho sempre sostenuto che non avevo nemmeno mai sognato di salire su quel palco. Qualche giorno fa invece è arrivato un messaggio da parte di una fan che mi ha scritto di aver trovato un post del 2014 in cui dopo essermi esibita proprio in quel luogo speciale prima dei Negramaro, in quanto aprivo i loro concerti, dicevo: “forse io questo posto non lo vedrò mai, ma sarebbe un sogno poter tornare”. Quindi anche solo per un giorno avevo desiderato cantare all’Arena da sola. Il live del 27 settembre è una grande emozione, è una pietra miliare nel mio percorso che ha tagliato il traguardo dei dieci anni. Sono contenta, agitata ma anche presente a me stessa”.

Qual è il suo bilancio di questi dieci anni di carriera?

“Sono stati intensi, abbiamo lavorato tanto e felicemente, abbiamo costruito, esattamente il contrario di quello che mi aspettavo di fare con la musica, infatti ho esordito con Manuale distruzione. Solitamente non sono capace di far crescere le cose, non sono mai stata brava in questo, ma mi sono resa conto che almeno con la musica ci sono riuscita”.

Ci può dare qualche anticipazione su questo speciale live?

“E’ uno spettacolo unico rispetto a quello che ho fatto precedentemente. Sul palco con me ci sarà una piccola orchestra, con quattro archi e due fiati, la mia band, quattro coriste, un corpo di ballo. Lo show è diviso in quattro tempi perchè ho voluto distinguere i momenti attraverso le stagioni, quindi si parte dall’autunno e si finisce con l’estate e all’interno di ciascuna ho identificato quali potessero essere i brani adatti. Partirò da Manuale distruzione per ripescare anche canzoni che non suonavo da tantissimo tempo fino ad arrivare ad Opera Futura che canterò dalla prima all’ultima traccia. Ci sarà qualche grande assente, perchè è una scaletta lunga e bisognava trovare dei compromessi. Ai visual ho richiamato il mio solito team con Filippo Rossi. Nonostante la famigliarità che ho con il palco e con gli elementi ci saranno anche dei salti nel vuoto in quanto farò delle cose in più rispetto a quelle che ho mostrato finora”.

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E’ reduce da un’estate di successo, con un tour in giro per l’Italia, un brano molto apprezzato quale “Canzone d’estate” e due premi, il Soundtrack Stars Awards per aver curato la colonna sonora del film “Romantiche” di Pilar Fogliati con il brano “Leggera”, e il Venice Awards, vinti nell’ambito dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Cosa rappresentano per lei questi importanti riconoscimenti?

“A dir la verità i premi mi mettono sempre in grande difficoltà (sorride). E’ un po’ come quando ti fanno i complimenti… a me scappa da ridere. Sono grata nel riceverli però non cambiano me stessa né quello che faccio e che farei. Sono riconoscimenti di cui è bello gioire ma non so mai come gestire questa cosa”.

Com’è nata la collaborazione con Pilar Fogliati?

“E’ stata un’occasione meravigliosa. Ho scritto non solo “Leggera” ma tutta la colonna sonora di Romantiche e credo sia fantastico poter musicare delle immagini pensate da qualcun altro. Era uno dei miei sogni e l’ho realizzato. Spero di avere nuove opportunità in futuro anche con altri registi. Io e Pilar ci siamo incontrate, ci siamo piaciute, è nata subito una simpatia reciproca e mi ha raccontato del progetto, di queste sue quattro donne. Anche in questo caso ho diviso il film in quattro parti, come suggeriva la stessa sceneggiatura e ho declinato “Leggera” con quattro personalità diverse, Eugenia, che è molto rock, una sicula arrabbiata che vuole diventare una regista, Uvetta che sta nel suo mondo quindi abbiamo mixato tutto con strumenti legnosi, la musica classica, gli archi, poi ci sono Tazia, donna dei Parioli, e Michela. E’ stato bello trovare tante facce a questo brano e a tutti i momenti del film. Sono super orgogliosa e non ringrazierò mai abbastanza Pilar e Giovanni Veronesi che ci ha messi in contatto e che ha diretto insieme a lei parte di Romantiche”.

In “Leggera” canta “quanti sogni servono a sentir di meritare, quanti sogni servono per volare”. Le chiedo quindi quanti sogni servono secondo lei per volare?

“Anche quanti soldi servono (ride)… Scherzi a parte, io a volte mi dimentico anche dei miei sogni. Ne servono tanti o magari uno soltanto. Tutte le volte che conquisto un traguardo però desidero andare più in alto, non so se sia un’ambizione, probabilmente è una tensione a non accontentarsi mai di ciò che si è raggiunto. Sento il bisogno di mettermi sempre alla prova in qualcosa che vorrei e che non ho ancora. Forse, per rispondere alla domanda, basterebbe solo un sogno per sentirsi leggeri e riuscire a volare”.

LP e LEVANTE_foto ufficiale singolo WILD_foto di Francesco Prandoni

Il 29 settembre uscirà invece in tutti gli store digitali il singolo “Wild” che la vede cantare per la prima volta insieme a LP…

“E’ nato tutto in una maniera inaspettata. Ci siamo incontrate a Bari in occasione di un evento, io salivo sul palco e lei scendeva. LP ha fatto delle considerazioni sul mio aspetto e poi ha detto che apprezzava la mia voce e attraverso BMG mi hanno contattata chiedendo se mi andasse di fare un featuring. Io ho sentito il brano, che esprime perfettamente il concetto di libertà, mi è piaciuto tantissimo e lei mi ha dato carta bianca. Sono entrata in punta di piedi, ho riscritto la seconda strofa in italiano, ho fatto i controcanti nei ritornelli, e finalmente ho incontrato LP qualche giorno fa quando è venuta in Italia. In quel momento mi sono resa conto della potenza di questo featuring e mi sono totalmente innamorata di lei. E’ una persona generosa, carismatica, divertente, siamo entrate subito in sintonia, ci siamo scambiate i numeri, ci siamo promesse che ci rivedremo e che si sentiremo, che la raggiungerò a Los Angeles. C’è una bella intesa ed è un goal per me realizzare una collaborazione con un’artista che stimo anche umanamente”.

di Francesca Monti

Si ringraziano Jessica Gaibotti e Valentina Marcandelli – About Srl

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