La XIV edizione del Gran Festival del Cinema Muto di Milano

Giunge alla XIV edizione il Gran Festival del Cinema Muto di Milano, tradizionale appuntamento autunnale che si realizza a Milano, in collaborazione con enti e istituzioni, col fine di valorizzare il rapporto del cinema muto con la musica.

In questa edizione il Festival torna ad approfondire le opere di un regista e lo sguardo è volto alla cinematografia nipponica nel cinema non sonoro e in particolare a Yasujirō Ozu, scoprendo come, sin dai primi passi cinematografici, la sua poetica sia stata in grado di generare una produzione filmica speciale con un ritmo, un’azione, un montaggio, una forza comunicativa fuori dal comune.

In programma alcuni film di grande rilevanza nella storia del cinema:

Venerdì 29 settembre 2023 ore 19

Università Bicocca – Milano, Auditorium Martinotti.

Una madre dovrebbe essere amata, film del 1934 diretto da Yasujirō Ozu.

Musiche originali di Rossella Spinosa in prima esecuzione assoluta per pianoforte solo.

Il film è interamente imperniato sul difficile rapporto di una madre con i suoi due figli, dopo la morte del padre. Purtroppo, le bobine contenenti l’inizio e la fine del film, prodotto dalla Shochiku, sono andate perdute; la copia utilizzata è stata gentilmente concessa dal Consolato Generale del Giappone di Milano.

Lunedì 13 novembre 2023 ore 19

Università Bicocca – Milano, Auditorium Martinotti.

Storia di erbe fluttuanti, film del 1934 diretto da Yasujirō Ozu.

Musiche originali di Rossella Spinosa in prima esecuzione assoluta per pianoforte solo.

Il protagonista è Kihachi, un attore che dirige una compagnia di attori girovaghi. Nel suo peregrinare, il protagonista e i suoi compagni girano molti luoghi, senza mai individuare una residenza stabile, in una vita girovaga e impeditiva anche per questo dello sviluppo di relazioni stabili e durevoli. Kihachi vive bene questa situazione e non se ne preoccupa più di tanto, fino a quando non giunge il momento dell’incontro con il proprio figlio, avuto da una relazione di molti anni prima. Da quel momento anche la sua vita andrà in crisi.

Martedì 5 dicembre 2023 ore 19

Università Bicocca – Milano, Auditorium Martinotti.

Una locanda di Tokyo, film del 1935 diretto da Yasujirō Ozu.

Musiche originali di Rossella Spinosa in prima esecuzione assoluta per pianoforte e orchestra d’archi.

Il film fa parte di una serie di quattro pellicole incentrate sulla vita del protagonista Kihachi (interpretato in tutti i film da Takeshi Sakamoto) e tutte dirette da Yasujirō Ozu. La serie completa è, infatti, la seguente: Capriccio passeggero (1933), Storia di erbe fluttuanti (1934), Una ragazza innocente (1935), film andato perduto e, infine, Una locanda di Tokyo (1935).

La storia è in questo caso la narrazione di una fase della vita di Kihachi, rimasto senza lavoro, senza dimora e con due figli piccoli a carico, costretto a girare per la periferia di Tokyo in cerca di occupazione. Ma ogni speranza di trovare lavoro si rivela vana ed alla fine di ogni giornata, lui e i bambini si rifugiano in una vecchia locanda, meta di molte altre persone nelle loro stesse condizioni. È qui che Kihachi conosce Otaka, anche lei in cerca di un lavoro per poter sfamare sua figlia Kimiko. Dopo altri giorni di inutile ricerca, Kihachi si imbatte in Ka, una sua vecchia amica e proprietaria di una locanda che riesce a trovargli un lavoro. Felice di essersi sistemato insieme ai suoi figli, ora il desiderio di Kihachi è di rifarsi una nuova vita in compagnia di Otaka. La donna lavora in un locale malfamato, costretta ad un impiego infimo a causa dell’improvvisa malattia di Kimiko, sofferente di dissenteria. Pur di aiutarla, Kihachi finisce per rubare per lei il denaro necessario per curare la malattia. Resosi conto del crimine commesso, affida i suoi due figli a Ka e si costituisce alla polizia.

È inoltre previsto un appuntamento di approfondimento sulle tecniche di sonorizzazione della musica sul cinema giapponese, con un focus speciale dedicato ad un compositore giapponese di grande rilievo, recentemente scomparso, Ryūichi Sakamoto, in programma il 13 dicembre alle ore 19, presso la Biblioteca dell’Università Bicocca.

Infine, in collaborazione con l’Istituto Giovanni Verga e l’Associazione Amici della Musica Bicocca, saranno realizzati tre appuntamenti per le famiglie e gli studenti più giovani, con alcune pellicole di carattere didattico-educativo.

La musica dal vivo diviene l’essenza che colma l’assenza della parola. Una musica che parla dell’oggi, che va ad interpolare tutte le tecniche compositive a disposizione, creando sempre partiture in grado di dialogare ed interagire con il pubblico in sala, ma non dimenticando mai il legame filologico con la scena filmica e rendendo la fruizione del film un’esperienza ad alto coinvolgimento emotivo. Negli anni il Festival ha passato in rassegna i precursori del cinema e la nascita del divismo ma anche i kolossal che hanno segnato la storia del cinema.

Il Gran Festival del Cinema Muto è realizzato in collaborazione con il Consolato Generale del Giappone di Milano e con Università degli Studi di Milano Bicocca, Biblioteca di Ateneo, CuriosaMente. Appuntamenti culturali in Ateneo e Bbetween.

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