Bruno Vespa è il protagonista dell’appuntamento conclusivo con «Confessione Reporter-Incontri». Stella Pende intervista la memoria storica del Paese, mercoledì 5 luglio, in seconda serata, su Retequattro.
Al centro del faccia a faccia, la lunga vita professionale del giornalista, conduttore e scrittore, il cui approfondimento Porta a Porta è stato definito (con un pizzico d’ironia) La terza Cameradel Parlamento italiano da Giulio Andreotti.
Una carrellata che parte dagli esordi di Vespa, a 16 anni, a Il Tempo come collaboratore da L’Aquila, passando per l’arrivo in Rai a 18 e, a seguire, la notizia in diretta al TG1 del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro nel 1977; lo scoop che la strage alla stazione di Bologna non era stata causata da un incidente, ma da una bomba (di cui mostrò per primo il cratere); la direzione del TG1 tra il ’90 e il ’93; l’intervista a Saddam Hussein nel ’91; il commento ufficiale alle esequie di Enrico Berlinguer nel 1994; la telefonata di Papa Giovanni Paolo II in diretta a Porta a Porta nel 1998, fino al premio Saint Vincent alla carriera (dopo averlo vinto due volte per la televisione).
Nel corso dell’intervista, Pende ricorda anche i volumi di grande successo di Vespa, come il più recente Donne d’Italia. Da Cleopatra a Maria Elena Boschi. Storia del potere femminile.