Intervista con Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica, presente alla Milano Music Week con tre interessanti appuntamenti

Assomusica è stata protagonista alla Milano Music Week 2018 nell’ambito del Linecheck Music Meeting and Festival con tre importanti appuntamenti volti ad analizzare le diverse tematiche di rilevanza per il settore musicale e in cui sono stati coinvolti operatori professionali, referenti internazionali, personalità istituzionali europee, esponenti del mondo della cultura e della musica.

Ne abbiamo parlato con Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica, recentemente nominato membro del Consiglio Superiore dello Spettacolo.

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Presidente Spera, si rinnova anche nel 2018 la collaborazione tra Assomusica e la Milano Music Week in cui avete proposto tre interessanti incontri…

“Assomusica è lieta di sostenere anche quest’anno una manifestazione come la Milano Music Week. Quest’anno abbiamo presentato tre grandi appuntamenti, che aiuteranno a proiettare nel futuro il lavoro all’interno del settore, in previsione anche di alcune leggi molto importanti pensate per il 2019. Abbiamo puntato sulla parte contenutistica, ogni anno cerchiamo di arricchire gli appuntamenti e organizzare dei panel con delle analisi che possano essere utili al settore”.

Entriamo nel dettaglio parlando di “cCLEP!: Professionisti e tecnici nell’industria dell’entertainment”…

“Questo panel riguarda un progetto ERASMUS+, finanziato dalla Comunità Europea, promosso da Assomusica in collaborazione con Patou international (Francia), Epralima (Portogallo), Plasa (Regno Unito), Meso (Grecia) e la Regione Emilia Romagna. Affronta in particolare la tematica della mancanza di un formale riconoscimento nell’industria dell’intrattenimento delle attività professionali. L’obiettivo è arrivare a una definizione delle figure professionali e del nuovo know how attraverso un percorso che parte dal progetto europeo”.

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Il secondo panel che avete presentato si intitola “Milano Creative industries in Europe: the future sounds good!”, che ha visto la presenza dell’On. Silvia Costa, Parlamentare Europeo e coordinatore S&D della Commissione Cultura… 

“Noi chiediamo che venga riconosciuto il ruolo fondamentale della musica dal vivo all’interno del settore cultura, perchè è un elemento che crea economia e lavoro ma è anche un collante tra generazioni ed è l’aspetto culturale che riesce a regalare maggiori emozioni. Abbiamo presentato uno dei due programmi su cui stiamo lavorando con altri cinque paesi europei che prevede una serie di iniziative volte a creare integrazione e circolazione degli artisti e delle figure professionali del settore della musica. In questi giorni a Milano c’è stato un momento importante per questo progetto con la presenza di tutti i rappresentanti dei 6 Paesi ciascuno con i propri artisti che hanno avuto modo di scambiare le esperienze, suonare dal vivo e sono stati scelti tra tanti che hanno presentato domanda. In Italia hanno risposto 160 band e ne sono state scelte 5”.

Il terzo appuntamento aveva come titolo “Da Paganini ai talent – Come si è evoluto il management dell’artista”…

“E’ un’analisi sul passato ma anche su quello che potrà accadere nel futuro. Una ricerca su Paganini e su alcuni documenti da lui lasciati testimoniano con precisione che oltre ad essere un grande musicista era anche un grande manager di se stesso. Nel 1800 riusciva a fare 178 concerti per l’Europa, si organizzava in proprio e teneva conto dell’economia di ogni suo spettacolo, quindi troviamo scritto quanto spendeva in pubblicità, per affittare teatri, per viaggiare. La conclusione è che quell’anno ha guadagnato 2 milioni di euro attuali rapportati al valore della moneta di allora”.

Quali sono i prossimi obiettivi di Assomusica?

“Stiamo cercando di lavorare con i parlamentari italiani ed europei affinchè vengano recepite queste nostre istanze all’interno del Programma Creative Europe, uno degli obiettivi è promuovere e far crescere i giovani artisti. Se verrà approvata questa riforma dovremo poi capire dove e come intervenire per reperire le risorse necessarie”.

Se la vendita dei dischi negli ultimi anni ha avuto un calo in Italia, per contro invece c’è stato un aumento della vendita di biglietti per assistere ai concerti e lo confermano anche i numerosi sold out per i live di artisti italiani e internazionali…

“Abbiamo una crescita annuale che va dall’8 al 12%, in Italia negli ultimi 5 anni, nel periodo 2012-2017, c’è stato un incremento nella vendita dei biglietti del 50% e questo indica che in un mondo in cui la musica è sempre piu’ fruibile via internet e sempre piu’ liquida, la gente preferisce ancora stare con gli altri e condividere un’emozione guardando un concerto dal vivo”.

di Francesca Monti

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