“Adesso basta, quanto accaduto negli ultimi giorni non è più tollerabile. Il Calcio è patrimonio dei veri tifosi e come tale va difeso da tutti coloro che lo utilizzano come strumento per creare tensione”, con queste parole il presidente della FIGC Gabriele Gravina interviene a seguito dei gravi fatti che si sono verificati all’interno e all’esterno dello stadio Meazza di Milano. Mercoledì sera infatti prima del posticipo della 18a giornata di campionato ci sono stati dei violenti scontri all’esterno dell’impianto sportivo che hanno provocato il ferimento di quattro tifosi e la morte di uno di essi, un varesino di 35 anni.
Secondo le prime ricostruzioni la vittima, già oggetto in passato di diversi provvedimenti di Daspo, è stata investita da un Suv in via Novara, nel corso degli scontri in cui alcuni tifosi nerazzurri hanno attaccato dei pulmini di tifosi partenopei.
Il Presidente Gravina, riguardo ai cori razzisti nei confronti del difensore del Napoli Koulibaly da parte dei tifosi interisti e proseguiti per tutto il match ha dichiarato che “d’intesa con i vice presidenti Cosimo Sibilia e Gaetano Miccichè e insieme a tutte le componenti federali, condanniamo ogni forma di violenza sia fisica che verbale, con l’aggravante della discriminazione razziale. Non tolleriamo che tali comportamenti rovinino il Calcio. Abbiamo massima fiducia nelle Forze dell’Ordine, che sono sicuro garantiranno nel più breve tempo possibile i responsabili delle violenze alla Giustizia, da parte nostra mi aspetto massima severità nell’applicazione dei regolamenti federali perché è evidente che il clima che si è instaurato nell’ultimo periodo non consente il sereno svolgimento della competizione. Al prossimo Consiglio Federale, dopo aver fatto preventivamente un’opportuna valutazione con il Ministero dell’Interno e i responsabili dell’ordine pubblico, è mia intenzione proporre di cambiare le norme circa la sospensione di una gara per renderle ancora di più facile applicazione”.
Una cosa è certa: vanno presi dei provvedimenti seri e duri contro la violenza dentro e fuori dagli stadi, sia essa verbale o fisica, affinchè il calcio, da sempre considerato lo sport piu’ bello del mondo, torni ad essere tale. Questo discorso ovviamente vale per tutte le squadre, nessuna esclusa. Certi pseudo tifosi che vanno allo stadio solo per insultare i giocatori e i supporter avversari o peggio ancora con l’intenzione di fare del male agli altri non devono piu’ avere la possibilità di accedere agli impianti sportivi. Non è possibile rischiare la vita per andare a vedere una partita e nemmeno continuare a tollerare insulti razzisti.
F.M.
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