Intervista con Cristina Zucchiatti, ideatrice del “Premio Afrodite”

A causa delle restrizioni dovute alla pandemia quest’anno il Premio Afrodite e il festival Afrodite Shorts si svolgeranno insieme il 29, 30 e 31 marzo online sulla piattaforma My Movies.

Il Premio Afrodite, giunto alla 18a edizione, ideato dall’Associazione Donne nell’Audiovisivo Promotion – Women in Film Italy”, attiva dal 1996, ogni anno premia le donne del mondo dello spettacolo, del cinema, dello sport, della tv, del giornalismo, che hanno contribuito con il proprio lavoro, la propria creatività e immagine a promuovere la professionalità al femminile ma anche a sottolineare la sensibilità per tutti i temi che riguardano l’universo rosa.

La giuria del festival Afrodite Shorts sarà presieduta da Tosca, con Paola Minaccioni e Ema Stokholma. Sono arrivate centinaia di adesioni sulla piattaforma Filmfreeway da tutto il mondo e fra queste sono stati scelti trentuno corti (ventuno italiani e dieci internazionali) per la selezione ufficiale che si sono distinti per qualità, originalità e tematiche care ad Afrodite Shorts.

Il Progetto Afrodite è stato creato da Cristina Zucchiatti e Paola Poli sotto l’egida di Donne nell’Audiovisivo-Women in Film Italy ed è sostenuto e patrocinato da Mibac, NuovoImaie e Roma Lazio Film Commission.

Il Team di Afrodite è composto da un gruppo affiatato che lavora in sintonia da tanti anni: Cristina Zucchiatti, Paola Poli, Lorenza La Bella, Paola Squitieri, e alla comunicazione Patrizia Biancamano, Paola Spinetti e Ursula Seleenbacher.

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Cristina, ci racconta com’è nata l’idea di dare vita al “Premio Afrodite”?

“Nel 1996 abbiamo creato l’Associazione Donne nell’Audiovisivo, che era il capitolo italiano di Women in Film internazionale. All’inizio abbiamo avuto un grande successo e si sono iscritte oltre cento donne ma in seguito siamo rimaste in poche perché le italiane allora non erano ancora pronte all’associazionismo, non c’era molta consapevolezza ed era difficile collaborare. Successivamente abbiamo pensato che sia a New York che a Los Angeles organizzavano un riconoscimento per la cinematografia femminile, abbiamo preso spunto e nel 2001 è nato il Premio Afrodite, che negli anni è stato assegnato a quasi tutte le donne del cinema italiano, da Laura Morante a Virna Lisi, passando per Cinzia Th Torrini, che è stata tra le fondatrici e a cui abbiamo portato anche un po’ di fortuna avendola premiata prima che andasse in onda Elisa di Rivombrosa. Nelle prime edizioni premiavamo solo un film e la miglior attrice, in seguito si sono aggiunti dei riconoscimenti tecnici. Quest’anno a causa della pandemia abbiamo deciso di fare un’edizione digitale sulla piattaforma My Movies. E’ stato un po’ complicato capire come organizzarsi ma abbiamo delle giovani ragazze molto digitalizzate che ci danno una mano. Verranno assegnati sei premi”.

E poi è nato anche “Afrodite Shorts”…

“Afrodite Shorts è nato cinque anni fa e premia i corti a tema femminile per lanciare anche le giovani registe che non avevano molte possibilità di mostrare le loro opere. E’ stata un’esperienza molto bella cha ha riscosso una grande partecipazione. Abbiamo una sezione italiana e una internazionale, con quattro premi (Miglior Corto, Miglior Tematica Femminile, Migliore Attrice e Menzione Speciale) assegnati dalla giuria che quest’anno è presieduta da Tosca, con Paola Minaccioni ed Ema Stokholma, a cui si aggiungono il premio del pubblico e un premio internazionale”.

Secondo lei cosa manca per far sì che ci possa essere quell’ulteriore passo in avanti nel miglioramento della condizione femminile?

“E’ molto difficile sradicare un millennio di cultura, ci vorrà del tempo, gli uomini non sono ancora pronti a vedere una donna completamente diversa, però, specialmente dopo il #metoo, le donne sono più consapevoli e più unite e penso che le cose miglioreranno, anche se ci sono ancora tanti pregiudizi che derivano dall’educazione e che devono essere superati. E’ una questione di tempo e di lotta”.

All’inizio di questa chiacchierata ha detto che tra le attrici che hanno ricevuto il Premio Afrodite c’è anche l’indimenticabile Virna Lisi. Che ricordo ha di lei?

“Era una donna di grande intelligenza, molto educata, una vera signora, bellissima, riservata, mi ha fatto un’ottima impressione, non si dava delle arie, era molto seria e gentile”.

Il settore del cinema e del teatro è stato tra i più colpiti dalla pandemia, quali pensa possano essere le prospettive future?

“Io spero innanzitutto che riaprano i cinema e i teatri, perché in quei luoghi è semplice distanziare i posti e rispettare le regole di sicurezza. I set stanno ricominciando, ci saranno i vaccini, si fanno i tamponi, vedo molto fermento. Inoltre quest’anno Netflix aprirà una grande sede e ha promesso di raddoppiare gli investimenti in Italia. La cosa più importante è che si riesca a debellare questo virus. Noi intanto stiamo organizzando un’edizione in presenza a metà ottobre, all’aperto”.

di Francesca Monti

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