Agli Europei di Budapest 2021 pioggia di medaglie per l’Italia del nuoto e dei tuffi

Pioggia di medaglie e di emozioni per l’Italia ai Campionati Europei di Budapest 2021 di nuoto e tuffi.

Un mostruoso Gregorio Paltrinieri ha dominato la 10 km nel Lago Lupa vincendo in solitaria con il tempo di 1h51’30″6, davanti a Marc-Antoine Olivier e a Florian Wellbrock.
L’Italia non aveva mai vinto l’oro continentale su questa distanza: “Ho cercato di nuotare i primi due giri in totale risparmio perché ero stanchissimo, poi ho iniziato a salire con una progressione sempre più intensa. E’ stata una gara bellissima, negli ultimi 100 metri vedevo le stelline. C’erano tutti i più forti. Pensavo fossero più vicini a me, quindi ho tirato fino alla fine. Se mi avessero detto alla vigilia che avrei conquistato due medaglie avrei firmato col sangue. Sono arrivati due ori, sono strafelice”, ha dichiarato Greg che ha bissato il primo posto ottenuto nella 5 chilometri in cui si è affermato con il tempo di 55’43″3 davanti a Marc-Antoine Olivier e al giovane esordiente Dario Verani.

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“Questo successo è incredibile perché è il mio primo europeo di fondo e la 5 chilometri l’ho nuotata solo due volte, ma entrambe le volte l’ho vinta. Nel finale ho dato un paio di spallate, mi sono buttato dall’altra parte rispetto al gruppo e ho spinto fino alla fine. Mi sono divertito, ho vinto. Questa medaglia è pesantissima e vale tanto. Il nuoto in acque libere ti dà un’apertura mentale incredibile perchè è una gara dove si vivono momento diversi, anche di down”, ha dichiarato Paltrinieri.

“E’ una medaglia che non mi aspettavo, ma sicuramente sperata. Mi sentivo bene fin dalle prime bracciate. Ho provato a restare nel gruppo di testa per non perdere troppo spazio. Sono riuscito a infilarmi nello spazio disponibile. Sono davvero soddisfatto”, ha detto Verani.

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Rachele Bruni ha conquistato il bronzo europeo nella 10 chilometri, in 1h59’15″1, con 4 decimi di vantaggio sulla spagnola Paula Ruiz Bravo. L’oro è andato all’olandese Sharon van Rouwendaal, l’argento all’ungherese Anna Olasz. “E’ stata una vera lotta perché con la muta non si sa mai chi può partire. Immaginavo che van Rouwendaal provasse a sganciarsi per prima, ho provato a seguirla, ma la spagnola Ruiz Bravo mi ha impedito di andare in progressione come avrei voluto. All’imbuto sono arrivata stanchissima e ho capito che le prime due posizioni erano irrecuperabili, ma il terzo posto lo volevo fortemente. Sono contenta che il lavoro stia andando sulla giusta rotta, a Tokyo voglio puntare al massimo”, ha dichiarato la nuotatrice azzurra.

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Giulia Gabbrielleschi ha invece vinto l’argento nella 5 chilometri nel lago Lupa, chiudendo alle spalle soltanto dell’olandese Sharon van Rouwendaal e davanti alla francese Oceane Cassignol (oro mondiale nella 5 Km a squadre al Balaton nel 2017) in 58’51″4. “Questa quarantena mi ha incattivito. Avevo voglia di dimostrare di essere sempre competitiva malgrado lockdown e difficoltà. Dopo il primo giro di controllo, mi sono messa in scia a Sharon van Rouwendaal perché sapevamo che con la muta sarebbe stata velocissima. La tattica ha pagato. Sono contenta di aver regalato anche un piccolo sorriso all’Italia”, ha dichiarato Giulia.

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Nei tuffi i giovanissimi Matteo Santoro e Chiara Pellacani hanno conquistato uno strepitoso oro dai 3 metri sincro con il punteggio record di 300.69 mettendosi alle spalle i tedeschi Lou Noel Massenberg e Tina Punzel con 294.27 punti e i russi Ilia Molchanov e Vitallia Koroleva con 289.50. Santoro, quattordici anni, diventa il più giovane medagliato della storia dei tuffi italiana mentre Chiara Pellacani, diciotto anni, si tratta della terza medaglia in altrettante gare disputate alla Duna Arena di Budapest.
“E’ un’emozione incredibile. Sono contenta per Matteo che era al debutto ed è stato bravissimo. Mi sto divertendo molto in questi Europei e tutto sta venendo alla perferzione. Non so cosa chiedere di più”, ha detto Chiara.

“Io e Chiara ci conosciamo molto bene e sappiamo di valere tanto, ma anche di poter crescere, essendo giovani. E’ stato tutto perfetto: meglio di così non poteva andare”, ha affermato Matteo.

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Nel nuoto sincronizzato Nicolò Ogliari ed Isotta Sportelli hanno vinto anche quello nella routine libera del mixed esibendosi nell’esercizio “Il Flamenco”, con la coreografia di Patrizia Giallombardo e la musica ” Puss in boots’ (il Gatto con gli Stivali) di Henry Jackman e totalizzando 81.8667 (24.3000 esecuzione, 33.4667 impressione artistica, 24.1000). L’oro è andato ai campioni russi Aleksandr Maltsev e Olesia Platonova con 93.9333, l’argento agli spagnoli Emma Garcia Garcia e Pau Ribes Culla con 86.5333.

“Rispetto al tecnico siamo più contenti, con Nicolò ci siamo trovati subito in sintonia e in acqua credo si veda. Sono felicissima di quest’altra medaglia e di rappresentare l’Italia”, ha detto Isotta.

“Sono strafelice perché questo mondo fino a poco tempo fa per me era sconosciuto. Mi sono innamorato del sincro appena l’ho scoperto cinque anni fa per caso. Spero di continuare con Isotta, in acqua c’è un grande feeling”, ha detto Nicolò.

La coppia azzurra aveva centrato anche un bronzo nel tecnico del mixed esibendosi nell’esercizio “Robot”, con la coreografia di Rossella Pibiri e la colonna sonora “Dubstepic Symph” dei Robotboys, totalizzando 77.4281 punti (23.6000 esecuzione, 23.4000 impressione artistica, 30.4281 elementi) alle spalle dei russi Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev con 91.7963 punti e agli spagnoli Emma Garcia Garcia e Pau Ribes Culla con 84.8694.

credit foto Federnuoto

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