E’ grande Italia agli Europei paralimpici di atletica di Bydgoszcz

E’ grande Italia agli Europei paralimpici di atletica di Bydgoszcz, in Polonia. Una strepitosa Martina Caironi ha conquistato l’oro nel salto in lungo centrando anche il record del mondo con la misura di 5,06 al quarto salto. Il podio è stato completato dalla svizzera Elena Kratter, seconda con 4,30 e dalla spagnola Desiree Vila Bargiela, terza a 4,23.

“Sono felicissima. Questa è una tappa importante verso il Giappone e mi fa capire che ci sono. Mancano oltre due mesi all’appuntamento olimpico e credo di avere ancora cartucce da sparare. Ho lavorato parecchio per questo e qui l’unico salto giusto che ho fatto a livello di tecnica e rincorsa è stato quello migliore di 5,06. Punto però ancora più in alto e voglio raggiungere i 5,20. Per me vivere quest’Europeo è stato fondamentale per sentire la vicinanza della squadra che mi è mancata molto negli ultimi tre anni. Voglio dedicare questa gara al mio nonnino che proprio oggi è entrato in un hospice e verrà accompagnato in un nuovo mondo”, ha dichiarato Martina che ha vinto anche un altro oro nei 100 T63 con un crono di 15.01, precedendo le svizzere Elena Kratter (15.94) e Sofia Gonzalez (16.50).

Sui 400 T47 Riccardo Bagaini ha centrato un bronzo speciale con record italiano in 50.92. Il quattrocentista piemontese si è piazzato alle spalle del croato Ivan Cvetkovic, oro in 50.63, e del britannico John Bridge, secondo in 50.75. “Dal Grand Prix di Jesolo di aprile ho fatto cinque gare, ma ne ho concluse solo due per problemi fisici. Sono davvero fiero di questo nuovo record. Eravamo in quattro a poter puntare al podio e con una gara complicata da gestire, ma sono contento di quello che ho fatto”.

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Nei 100 della categoria T63 Alessandro Ossola ha vinto il bronzo in 12.65, nuovo record italiano: “Sono molto felice, questa medaglia è qualcosa di magico e l’ho vinta al mio primo Europeo. È un’emozione incredibile, sapevo che la terza piazza era alla portata e ci credevo. Il record è poi il coronamento di un anno di impegno che mi ha portato anche a migliorare il primato nei 60 e 200. Continuerò a combattere per fare ancora meglio perché il vero obiettivo è Tokyo”.

Bronzo anche per Riccardo Cotilli in 11.87 nei 100 T44-64: “Provo una grande gioia per me, ma mi dispiace tantissimo per Simone Manigrasso che è caduto durante la gara. Questo è comunque uno dei risultati che non scorderò mai nella mia vita”.

Emanuele Di Marino è invece tornato a correre una competizione internazionale dopo il lungo stop per infortunio, centrando il quinto posto in 12.59: “Per la mia categoria (T44) è un buon tempo ma sento che sui 100 ho ancora un mese di lavoro davanti. In gara ho avuto un sussulto perché ho sentito Simone cadere e di questo sono molto dispiaciuto”.

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Arjola Dedaj ha vinto l’argento nei 100 T11 in 13.51, tornando sul podio dopo la maternità: “Sono contenta perché piano piano le grandi soddisfazioni ritornano. Dedico tutti questi enormi sforzi a mio figlio Leonardo. Ci voleva tempo per rimettersi in forma dopo il parto e spero che questi risultati possano servire a difendere il diritto alla genitorialità di noi donne atlete”. Arjola ha conquistato anche il bronzo nel salto in lungo son la misura di 4,49 ottenuta nell’ultimo tentativo.

Nel salto in lungo T44-64 maschile Marco Cicchetti ha centrato il bronzo con la misura di 6,72: “Dopo Berlino mi sono ripreso questo bronzo che mi avevano strappato all’ultimo salto. Pensavo di emozionarmi di più durante la gara, invece sono riuscito a rimanere concentrato fino alla fine. Ho piazzato un buon salto subito e questo mi ha ripagato. È la mia prima medaglia in Nazionale, sono davvero molto contento”.

di Francesca Monti

credit foto Fispes

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